9 dicembre 2010

Le città invivibili

Come ogni anno «Il Sole 24 ore» stila la classifica della qualità della vita nelle nostre città. Come ogni anno i primi posti sono riservati alle città del nord (Bolzano, Trento, Sondrio e Trieste quest’anno sono le prime quattro); come ogni anno le peggiori stanno al sud (Trapani, Caserta, Foggia e Napoli le ultime quattro). La classifica finale è il risultato di una media fra tutti gli indicatori che riguardano, ad esempio, il reddito, il lavoro, l’inflazione, le infrastrutture, l’attenzione all’ecologia, la criminalità, ecc.


La «sesta tappa» riguarda il tempo libero e la cultura, di cui molto meno si è parlato – ovviamente, visto le urgenze socio economiche di questi tempi. La classifica degli acquisti dei libri vede (prevedibilmente) al primo posto Milano, la capitale italiana dell’editoria, seguita (sempre prevedibilmente) da Bologna. Poi Firenze e Padova; solo quinta Roma. Il centoseiesimo posto, l’ultimo, è coabitato, a pari (de)merito, da Enna e Medio Campidano (provincia sarda sorta nel 2001) e salendo si incontrano Crotone, Carbonia Iglesias e Agrigento.
Non manca qualche piccola sorpresa: Rovigo, ad esempio, comune veneto che occupa solo la novantaduesima posizione insieme a tutto il gruppo meridionale, superata pure da Trapani. Palermo è la città del sud dove si acquistano più libri; nonostante quel che si potrebbe pensare è posizionata al trentacinquesimo posto.

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