18 settembre 2009

Pessoa - poesie (audiolettura)

Fernando Pessoa

Fernando Pessoa (1888-1935) era una personalità eteronima, un uomo che viveva interiormente diverse vite parallese. Il più importante scrittore e poeta portoghese nascondeva la sua vera identità sotto le mentite spoglie di Alberto Caeiro poeta-filosofo contadino, Bernardo Soares semi-eteronimo di Pessoa, Ricardo Reis medico (latinista e monarchico come si autodefinisce), Alvaro de Campos ingegnere meccanico e ovviamente egli stesso.
Le differenze stilistiche di ogni eteronimo sono evidenti, per questa ragione proponiamo qui tre poesie di Alberto Caeiro, Fernando Pessoa (ortonimo) e Alvaro de Campos.




Sei solo. Non lo sa nessuno. Taci e fingi.
Ma fingi senza fingimento.
Non sperare niente che già in te non sia,
ognuno con se stesso è triste.
Ha il sole se c'è sole, rami se i rami cerchi,
fortuna, se fortuna è data.

(6.4.1933)


IV

Non ho più anima. L'ho data alla luce e al rumore,
sento solo un vuoto immenso laddove avevo l'anima...
Sono qualcosa di esteriore appena,
cosciente appena di già niente essere...
appartengo alla baldoria e alla crapula della notte,
esse mi hanno, disperso mi ritrovo
in ogni grido ebbro, in ogni tono
di luce nell'ampia pancia delle bottiglie.
Partecipo nella nebbia luminosa,
dell'orgia e della menzogna del piacere.
È una febbre, un vuoto che in me
mi confessa già morto... Tasto, attorno
alla mia anima, frammenti del mio essere,
con l'immortale vezzo di scrutarmi.

tratto da Primo Faust - Il fallimento del piacere e dell'amore






Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l'aria notturna,
fresca in confronto all'estate calda del giorno.

Che bello, non sto pensando a niente!

Non pensare a niente
è avere l'anima propria intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita...
Non sto pensando a niente.
È come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente...

(6.7.1935)

Tutte le poesie sono tratte dalla raccolta Una sola moltitudine di Fernando Pessoa - Adelphi 1979


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