I motivi sono tanti: le figure a tutto tondo dei protagonisti così diversi tra loro, il dramma della guerra, la morte e la fame ma anche lo stupore, la gioia di vivere.
1 febbraio 2021
“La Storia” di Elsa Morante
I motivi sono tanti: le figure a tutto tondo dei protagonisti così diversi tra loro, il dramma della guerra, la morte e la fame ma anche lo stupore, la gioia di vivere.
12 gennaio 2021
L'estate muore giovane a Castle Rock o in un paesino del Gargano
8 gennaio 2021
Natale in casa Cupiello: il gioco degli opposti
Vita e Morte; Infanzia e Età Adulta; Innocenza e Ipocrisia; Ingenuità e Consapevolezza; Commedia e Tragedia: Natale in casa Cupiello mette in scena lo scontro dei contrari
21 dicembre 2020
Meraviglioso Boccaccio. Elementi carnevaleschi nel Decameron (parte II)
Nella prima parte abbiamo accennato ai vari livelli di lettura del capolavoro boccacciano, notando al terzo punto la presenza e l’importanza che riveste l’anarchia tipica del carnevale in molte novelle.
15 dicembre 2020
Meraviglioso Boccaccio. Evasione, vitalità e rinnovamento (parte I)
Ogni opera d’arte è una porta che fa accedere ad infiniti corridoi ed ognuno di questi conduce ad una destinazione diversa. Il Decameron, «cognominato prencipe Galeotto», di Giovanni Boccaccio non fa eccezione.
30 novembre 2020
Rodari e il fantastico errore
23 novembre 2020
Norma grammaticale e identità di popolo: ci sentiamo davvero “italiani”?
La nostra storia sembra insegnarcelo: ogni qual volta si avverte l’esigenza di regolare l’uso di una lingua secondo una norma ben precisa, si verifica contemporaneamente una crisi identitaria dei parlanti.
A ben vedere è anche logicamente comprensibile: si regola sempre “dall’esterno” ciò che “già a posto” non è. La sempre crescente tolleranza nei confronti dell’errore grammaticale nonché la aperta affermazione (lo si intenda: da parte del cittadino medio, digiuno da studi di linguistica) del valore dei dialetti locali quali varianti della lingua nazionale è, dunque, da intendersi come segnale di una acquisita piena italianità oppure le “divisioni interne” , sulla bocca di molti in questo momento storico delicato, sono ancora forti e si è semplicemente cambiato punto di riferimento per definire l’identità di popolo?
22 novembre 2020
Intervista a Ginevra Roberta Cardinaletti autrice del libro "Il sorriso è dei forti"
In un periodo di difficoltà e di ansia come quello che stiamo vivendo, sorridere sembra essere diventato un lusso. Per Ginevra Roberta Cardinaletti, invece, è l'unica (o quasi) forza a cui aggrapparsi. Proprio come recita il titolo del suo nuovo libro, Il Sorriso è dei Forti (Edizioni Aloha). Autrice che negli ultimi anni, con le sue precedenti opere letterarie (Il Peggio è Passato e gli ho Sorriso, Undici Donne e Ci Vediamo Fuori Luogo) ci ha abituato ad uno stile frizzante, fresco, romantico, ma al tempo stesso profondo e ricco di personale introspettiva. Come personale è Il Sorriso è dei Forti, un tuffo nel mondo di Ginevra Roberta Cardinaletti, dove i protagonisti sono le tante persone che incontrate nel suo percorso e che tanto l'hanno arricchita in termini di sentimenti ed esperienze umane. Un nuovo capitolo nell'attività letteraria di Ginevra Roberta Cardinaletti, un volume pronto ad affascinare e, perché no, a strappare un sorriso. Ma sentiamo cosa ci ha raccontato di se stessa, e del suo più recente lavoro, la brava Ginevra Roberta Cardinaletti...
6 novembre 2020
La figura della grande madre nel monoteismo Cristiano
15 ottobre 2020
Un giallo in versi: indagini del commissario Magrelli
Con questi versi Valerio Magrelli (Roma, 1957) apre la sua «piccola ma nutrita enciclopedia del reato» come lo stesso commissario la definisce nella quarta di copertina, opera che nasce da una profonda insofferenza verso la recente “giallizzazione” della letteratura contemporanea.
6 ottobre 2020
Invito al viaggio: da Dante a Over the garden wall
Osservazioni (semi) serie sul II canto dell’Inferno e sulla miniserie animata Over the garden wall
«Ma la modernità di Dante?», questo si domanda Carlo Verdone nel film Gallo cedrone; infatti non esiste autore più moderno di Dante Alighieri: le sue opere, in primis la Commedia, hanno ancora molto da insegnarci. La letteratura non ha età: i tormenti dell’animo umano non mutano, i sentimenti e le emozioni non cambiano aspetto nell’avvicendarsi dei secoli. Ecco perché, ad esempio, testi come il II secondo canto dell’Inferno possono descrivere alla perfezione un nostro stato d’animo, come se ci fossimo confidati con l’autore e questi avesse deciso di mettere tutto per iscritto!
Quanti nel corso della propria vita hanno dovuto affrontare un viaggio importante? Quanti invece sono in procinto di lasciare la propria terra, la propria zona di comfort, per dirigersi verso una nuova, distante mèta? Qual è l’emozione predominante? Sicuramente la paura ed il dubbio!
Nulla di allarmante, anche Dante provò questi stessi tormenti.
10 febbraio 2020
Il primo vero amore di D’Annunzio: Giselda Zucconi
D’Annunzio in un'incisione di Ephraim Moses Lilien |
Girando tra i mercatini di libri vecchi mi imbatto in un volume di Ugo Ojetti dal titolo Cose viste edito nel 19281. Il libro copre il triennio 1926-1928 e fa parte di una serie di sette volumi dove Ojetti (1871-1946) aveva raccolto gli articoli scritti per il Corriere della Sera nell’arco di 15 anni, dal 1923 al 1939. Oggi Ojetti è praticamente dimenticato anche per il suo passato di fascista e l’adesione alla Repubblica Sociale Italiana (Gramsci scrisse di lui che “la codardia intellettuale dell’uomo supera ogni misura normale”) ma Indro Montanelli in un articolo del 2000 ne ha rivalutato le qualità di giornalista e scrittore2.
14 ottobre 2019
Re biblico, gigante dantesco: Nembròt
Nembròt, Fialte e Anteo |
6 giugno 2019
«Parlo con Paul Auster?» «Qui non c’è nessuno che si chiami così.»
«Parlo con Paul Auster?»«Qui non c’è nessuno che si chiami così.»
1 aprile 2019
Il kali yuga e i suoi effetti descritti da René Guénon
Abbiamo parlato, in un precedente articolo, della differente interpretazione escatologica del tempo menzionando anche René Guénon, forse uno dei più accesi sostenitori del tradizionalismo e della critica alla società moderna. Molti dei suoi testi si riferiscono proprio agli aspetti insiti nel degrado progressivo della civiltà umana nell’epoca del cosiddetto kali yuga. Guénon ovviamente si riferisce all’interpretazione ciclica induista del tempo (vedi articolo menzionato). Tuttavia ciò che impressiona nel leggere i suoi libri sull’argomento, soprattutto in ciò che è il testo più rappresentativo ossia Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi del 1945.
14 gennaio 2019
Edgar Allan Poe: un uomo che intrise di mistero anche la sua morte
19 novembre 2018
Tempo lineare e tempo circolare: le ricadute sulla storia umana
Secondo un’interpretazione tipicamente Occidentale la storia, per come la conosciamo, segue un avanzamento progressivo che porta le società verso un aumento del grado di civiltà e di complessità tecnologica. Per quanto lo studio dei popoli ci mostri sempre un apogeo delle civiltà e un’involuzione che sostituisce un dominatore con un altro, l’idea generale sembra comunque essere quella appena enunciata. I fattori che giustificano questa interpretazione sono ovviamente le svariate conquiste del genere umano come le evoluzioni artistiche, giuridiche (l’abolizione della schiavitù e i diritti fondamentali dell’uomo), i progressi della tecnica ma anche del pensiero e della conoscenza in senso generale.
15 maggio 2018
«A escrita é um delírio organizado». António Lobo Antunes e il profumo delle parole
27 marzo 2018
"La Fuoriuscita" di Giuseppe Lago
12 marzo 2018
E’ – dicono – la Regina del Pulp. Ma la sua corona è ereditaria…
Il mio nome è Starlet. Non so perché i miei mi abbiano chiamato così. Nemmeno loro lo sanno. Non amano le cose facili, già collaudate.
Comunque Starlet mi piace. È insolito, diverso come me. Anche la figlia di Marisa Berenson si chiama Starlet. Mi diverte la faccia che fa certa gente quando sente il mio nome. Se mi chiamassi Laura o Sabrina, nessuno ci farebbe caso.