Negli ultimi tempi mi sono trovato più volte a riflettere sul significato del libero arbitrio, questa facoltà tutta umana che consentirebbe di decidere tra il bene e il male, ma anche tra ciò che vogliamo fare e no. Su questo argomento le riflessioni, a mio avviso, sono spesso manchevoli di valutazioni pregnanti che rendano il dibattito più concreto.
In genere il libero arbitrio è mediato da una prospettiva religiosa, ed è infatti sotto questa chiave che il più delle volte i discorsi terminano, quasi non vi fosse null'altro da dover aggiungere; d'altronde non è accettabile l'idea che la propria esistenza non sia pienamente nelle proprie mani, perché ciò collide con la percezione che abbiamo della realtà.
In genere il libero arbitrio è mediato da una prospettiva religiosa, ed è infatti sotto questa chiave che il più delle volte i discorsi terminano, quasi non vi fosse null'altro da dover aggiungere; d'altronde non è accettabile l'idea che la propria esistenza non sia pienamente nelle proprie mani, perché ciò collide con la percezione che abbiamo della realtà.