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1 luglio 2020

Ciò che il Giappone ha da insegnarci

giappone

Sin dal primo istante in cui misi piede in Giappone, mi resi subito conto di come le vaste differenze culturali potessero facilmente scadere in una serie di incomprensioni. Le differenze con questo paese sono in effetti parecchie e per questa ragione è necessario conoscere subito le principali le regole comportamentali onde evitare di incappare in forme di gratuita scortesia. Queste regole apparentemente limitanti per la nostra indole, sono in realtà una modalità con cui la società nipponica coltiva una delicata forma di gentilezza che da Occidentali tendiamo a misconoscere. Entrando a contatto con questa cultura, non solo si comprende quanto il nostro approccio verso il mondo circostante e gli altri sia fin troppo spesso grossolano e persino rude, ma consente di apprendere qualcosa che potrebbe migliorare noi stessi e la nostra società. Per questa ragione un viaggio in questo paese, o più semplicemente la possibilità di approfondirne i molteplici aspetti culturali, è un aspetto da non sottovalutare.


9 giugno 2020

Hugo - I miserabili (audiolettura)

Victor Hugo

La monumentale opera di Victor Hugo è un monumento letterario francese che racconta con passione la vita degli ultimi, dei derelitti e lo spirito rivoluzionario dei francesi contro l'oppressione dei governi. Attraverso la vita di Jean Valjean Hugo racconta tutto questo, ma soprattutto si sofferma sulla difficoltà per un forzato di potersi redimere e cambiare vita.

13 marzo 2020

Saramago - Cecità (audiolettura)

josé saramago

Tutto cominciò con un'auto ferma al semaforo e con il conducente che improvvisamente afferma di non vede più, anzi di vede tutto bianco: è diventato improvvisamente cieco! Una volta soccorso però accade che anche le altre persone che gli sono state a contatto diventano cieche e così avanti, si scopre così in poco tempo che è scoppiata una vera e propria epidemia di cecità.

27 settembre 2019

Alves - poesie (audiolettura)

Rubem Alves

Rubem Azevedo Alves è stato un intellettuale brasiliano che si è occupato di pedagogia ma anche di teologia, oltre a molteplici libri sugli argomenti a lui cari ha scritto anche diverse poesie. Quelle che riportiamo sono pregne di significato e di voglia di comprendere l'oltre che si nasconde dietro al tangibile. L'ascolto della lingua assieme alle parole ne aumenta il carico emotivo.

24 gennaio 2019

In viaggio con Erodoto - Ryszard Kapuściński (Autobiografia - 2004)

In viaggio con Erodoto

Anch’io, come molti altri probabilmente, durante le lezioni di letteratura greca ho lasciato viaggiare la mente, con i gomiti poggiati su un banco di legno e gli occhi sognanti davanti ai racconti delle avventure di Erodoto. In balia degli eventi, come direbbe “il greco”, mi sono ritrovata tra le mani questo libro ed ho iniziato a leggere.

19 gennaio 2019

Maraini - Ore giapponesi (audiolettura)

Fosco Maraini

Fosco Maraini assomma le qualità di un uomo dalla vasta cultura, con un'innato spirito di avventura e l'amore per la comprensione delle cose. La sua scrittura è brillante, mescolando il racconto delle vicende di vita ad uno spirito di fine osservazione. Un antropologo che è anche poeta ed orientalista nell'epoca in cui lo studio era rigore e sudore, Maraini ha dato un grande contributo nella comprensione della cultura orientale ma soprattutto giapponese.

3 gennaio 2019

Dieci anni di Elapsus


Da alcune settimane mi ronzava per testa un’idea, da quando cioè ero rimasto “orfano” di uno spazio in cui poter scrivere i primi pezzi con cui m’ero gettato, con molto azzardo, nel mondo del giornalismo. La piccola quanto modesta rivista cartacea aveva chiuso i battenti e a dire il vero i limiti d’una tiratura locale, i problemi di impaginazione e il taglio redazionale mi convincevano molto poco. Eppure quella chiusura poteva essere vista come un’opportunità... Così pensai di radunare tutti coloro che desideravano intraprendere l’avventura d’una rivista online, d’una webzine.

20 dicembre 2018

Pinketts – Bassi appetiti (audiolettura)

Andrea G. Pinketts

Riproponiamo, in occasione dell'improvvisa morte dello scrittore l'articolo con audiolettura...

Bassi appetiti è uno dei racconti che compongono la raccolta Io, non io, neanche lui, edita presso Feltrinelli nel ’96. Andrea G. Pinketts preferisce però parlare di «romanzo di racconti» (come per i successivi Il dente del pregiudizio e L’ultimo dei neuroni), raccolta, cioè, di storie indipendenti legate da un filo comune. In questo caso l’analisi transazionale che il protagonista – ennesimo alter ego di Pinketts – ha effettuato: «Dal 1988, la dottoressa B (un caso patologico) si occupava di me. Ad altri suoi pazienti faceva improvvisare racconti orali su parole-chiave, che so, “serpente” e “io”. A me, che ero letterariamente più dotato, li faceva scrivere. Alcuni di questi racconti hanno vinto dei premi letterari in denaro. Coi premi mi tiravo su il morale, con il denaro pagavo la terapia».

20 settembre 2018

Dalla Sicilia alla Grecia, un viaggio archeologico: da Sparta a Tebe/3

teatro di Sparta
Il teatro di Sparta

Sparta

«...se la città degli Spartani restasse deserta e rimanessero i templi e le fondamenta degli edifici, penso che dopo molto tempo sorgerebbe nei posteri un'incredulità forte che la potenza spartana fosse adeguata alla sua fama; (eppure occupano i due quinti del Peloponneso, detengono l'egemonia su di esso e su numerosi alleati esterni […]). Se gli Ateniesi invece subissero la stessa sorte, la loro importanza, a dedurla dai resti visibili della città, si supporrebbe, credo, doppia di quella reale.»
Riporto queste parole di Tucidide (I, 10) perché incredibilmente azzeccate. Di Sparta, a parte un agglomerato di moderne case insignificanti resta un’esigua area archeologica di cui parleremo a breve. Eppure nel tanto parlare dello spirito, dell’educazione e della società spartana, si sono persi tutti i segni tangibili atti ad eternarla. Anche la mitologia la marginalizza, dato che la si menziona solo come una delle città da cui partirono i contingenti per Troia e per il fatto che Menelao fosse il suo re a cui succederà Oreste figlio di Agamennone. Il resto è tutta storia, battaglie che vedono l’ascesa politica e militare dopo la supremazia di Argo. 

10 settembre 2018

Dalla Sicilia alla Grecia, un viaggio archeologico: da Corinto a Argo/2

tomba circolare A Micene
La tomba circolare A a Micene

Corinto

Non avrei mai preso in considerazione una sosta a Corinto se non a causa del legame storico con la mia città, essendone la madrepatria. Questa sottovalutazione tuttavia mi avrebbe allontanato da un luogo che è invece fondamentale per la storia della Grecia e dell’Occidente. 
È interessante notare come vi siano delle somiglianze morfologiche tra le due città, perché l’antica Corinto è posta tra due sponde di mare e possiede pertanto due porti, inoltre è costituita da una rocca e dalla restante parte al centro dell’istmo di Corinto.

4 settembre 2018

Il Conte di Montecristo - Alexandre Dumas

Alexandre Dumas

Anch’io, come è accaduto a ogni uomo una volta nella vita, sono stato trasportato da Satana sulla montagna più alta della terra; da lassù mi mostrò il mondo intero e, come aveva detto a Cristo, mi disse: «Allora, figlio degli uomini, che cosa vuoi per adorarmi?». Riflettei a lungo, perché da molto tempo il mio cuore era divorato da una terribile ambizione; poi gli risposi: «Ascolta, ho sempre sentito parlare della Provvidenza, ma non l’ho mai vista né ho mai visto qualcosa che le somigli, il che mi fa pensare che non esista. Voglio essere la Provvidenza perché so che al mondo non c’è niente di più bello, di più grande e di più sublime che ricompensare e punire». Ma Satana abbassò la testa e sospirò: «Ti sbagli – disse – la Provvidenza esiste; ma non la vedi perché, essendo figlia di Dio, è invisibile come suo padre. Non hai visto niente che le somigli perché agisce in segreto e per vie oscure; tutto quello che posso fare per te è di farti diventare uno degli emissari della Provvidenza». Il patto fu concluso: «Forse ci perderò la mia anima, ma non importa – aggiunse Montecristo – quel patto lo rifarei».

1 settembre 2018

Dalla Sicilia alla Grecia, un viaggio archeologico: Atene ed Eleusi/1


Quando sono giunto presso l’area archeologica di Sparta ho sentito un fremito. Non so bene spiegare per quale ragione, ma quell’area somigliante più a un parco senza visitatori, ombreggiato da ulivi e interrotto dai pochi reperti affioranti mi riempiva di gioia. Ero sulla mitica acropoli dei Lacedemoni e da qui si potevano scorgere le cime ancora innevate del Monte Taigeto. Fu in quel momento che mi resi conto di respirare la forza evocativa di una storia che coinvolge una parte cospicua del nostro modo di pensare e di essere.

Provenendo dall’“isola plurale” di Sicilia, come amava definirla Bufalino, ma soprattutto da una città come Siracusa che esprime grecità in ogni dove. L’itinerario dei luoghi della grecità, costruito secondo l’esigenza di toccare con mano laddove la civiltà occidentale ebbe inizio, ha richiesto la volontà di ricercare alcune specificità nascoste nel mare vasto della storia greca antica. Di quei luoghi visti spesso in un documentario o citati in un libro o in un passo chiarificatore di Tucidide, ne ho tratto un mio reportage. Mi si perdoneranno i rimandi al luogo natìo con ingenui e spesso ripetuti campanilismi, chiedendo al lettore di seguirmi nei vari articoli in cui ho suddiviso questa lunga (ma necessaria) esposizione.

18 giugno 2018

Diceria dell'untore - Gesualdo Bufalino

Gesualdo Bufalino

O quando tutte le notti — per pigrizia, per avarizia — ritornavo a sognare lo stesso sogno: una strada color cenere, piatta, che scorre con andamento di fiume fra due muri più alti della statura di un uomo; poi si rompe, strapiomba sul vuoto. Qui sporgendomi da una balconata di tufo, non trapela rumore o barlume, ma mi sorprende un ribrezzo di pozzo, e con esso l'estasi che solo un irrisorio pedaggio rimanga a separarmi... Da che? Non mi stancavo di domandarmelo, senza però che bastasse l'impazienza a svegliarmi; bensì in uno stato di sdoppiata vitalità, sempre più rattratto entro le materne mucose delle lenzuola, e non per questo meno slegato ed elastico, cominciavo a calarmi di grotta in grotta, avendo per appiglio nient'altro che viluppi di malerba e schegge, fino al fondo dell'imbuto, dove, fra macerie di latomia, confusamente crescevano alberi (degli alberi non riuscivo a sognare che i nomi, ho imparato solo più tardi a incorporare nei nomi le forme).

26 febbraio 2018

La vita sospesa della Crimea

Sebastopoli
Memoriale al soldato e al marinaio a Sebastopoli

Quando si atterra all'aeroporto di Sinferopoli si ha subito la sensazione d'essere giunti in un luogo sospeso dove sembra di dover trattenere il fiato per respirare il più tardi possibile.
Appena aperte le porte dell’aeromobile il mio primo pensiero è stato quello di verificare se fosse vero il fatto che la mia SIM non avrebbe ricevuto alcun segnale di rete: il mio smartphone in effetti mostrava degli strani asterischi al posto del nome e delle tacche del gestore di telefonia locale, a conferma di quanto detto. Questo blackout del roaming per i gestori occidentali vige in tutta la Crimea, salvo non volerla aggirare acquistando una scheda locale. Tutto ciò mi pone nella spiacevole sensazione di sentirmi un fuorilegge, come una persona che non rispetta i dettami delle sanzioni internazionali imposte alla penisola. Questo particolare status faceva temere ai miei parenti a casa l’idea che la regione fosse pericolosa, magari per la presenza dei militari “invasori” per le strade, con posti di blocco e sacchi di sabbia a protezione dei punti sensibili… E invece nulla di tutto ciò era vero.

21 gennaio 2018

Blok - poesie (audiolettura)

Aleksandr Aleksandrovič Blok

Aleksandr Aleksandrovič Blok è uno dei più importati poeti russi nei primi anni del novecento, esponente di una poesia simbolista con influenze cristiano ortodosse. 

15 giugno 2017

MiR-941, ovvero la scoperta impossibile

DNA bit

Nel 2012 un'equipe dell'Università di Edimburgo guidata dal professor Taylor ha divulgato una scoperta che sarebbe opportuno definire epocale. Dietro il preoccupante silenzio dei media mainstream è stata annunciata la scoperta del gene miR-941 nel DNA umano. Questa sigla nasconde il gene responsabile dei processi evolutivi nell'uomo che lo hanno modificato sino all’attuale grado di cognizione. In pratica rispetto, ad esempio, alle scimmie questo gene (presente solo nell'uomo) ha indotto delle modifiche anatomiche che hanno favorito la fonazione nonché uno sviluppo encefalico tale da consentirci di sviluppare pensieri, idee e concetti.

20 marzo 2017

Iran, oltre i pregiudizi

strada di Teheran
Una strada di Teheran

Una donna che accenna un sorriso mantenendo il suo contegno di madre, una ragazzina curiosa protetta da un lungo hijab nero che copre tutto il corpo, oppure un anziano con la coppola - proprio come quelle che si vedono in Sicilia - che mi propone di fargli una foto... È facile incappare in queste scene se sei un turista in viaggio per l'Iran, talmente facile da sembrare assurdo a causa dei pregiudizi su questo paese.

17 gennaio 2017

La macchina del tempo e l’equazione di Dirac

Sono nato diverso, figlio di un padre mai conosciuto, già in tenera età sperimentavo la morte, la fine e la sua dura, paradossale realtà.

Ho spesso riflettuto sull'assurdità della vita, o sarebbe meglio dire, dell'esistenza, poiché parlare di vita includendo la possibilità di una morte che ne pone fine mi è sempre apparso paradossale, quasi una dicotomia, fin da quando, all'età di otto anni circa, in bagno, davanti allo specchio, mi dissi: «Un giorno anch'io non sarò più» e ricordo che provai un terribile senso di vuoto, come se qualcuno avesse improvvisamente staccato la spina del mio cervello.

O come quando, a nove o dieci anni, nel tornare da scuola, decisi di regalare un attimo di eternità ad un'immagine banale, consueta, un'immagine che sarebbe sparita nella quotidianità del mio vivere ma che volli strappare all'oblio delle abitudini di ogni giorno. Fissai infatti una piantina che cresceva sul ciglio di un marciapiede prossimo a casa, era primavera, Marzo o Aprile e dissi a quell'immagine: «Tu non sparirai dalla mia memoria, ti ricorderò per sempre». E cosi fu, ancora oggi passando da quel luogo ricordo quella qualunque mattina e quella ancor più qualsiasi piantina e mi rivedo col mio grembiule nero e miei pesanti occhiali, la cartella a tracolla, tornare verso casa.

19 maggio 2016

Il «questionario Proust» a Umberto Eco

Umberto Eco


Umberto Eco si è sottoposto più volte al questionario Proust. Quelle che seguono sono le domande e le risposte ottenute da un'intervista del 2005 per Vanity Fair e un'altra sottopostagli (in francese) durante la trasmissione televisiva di Bernard Pivot su Antenne 2.