Sono appena trascorsi 150 anni da quel 17 marzo 1861 quando il parlamento di Torino proclamava Vittorio Emanuele II Re d'Italia «per grazia di Dio e volontà della nazione». Una data che conosciamo dai banchi di scuola assieme alle guerre, agli accordi, alle battaglie e ai protagonisti del Risorgimento. Ma questa eroica epoca di patrioti e idealisti nasconde in fondo vicende meno edificanti, retroscena inattesi e misteriosi intrighi. Secondo autorevoli storici infatti, l'epopea risorgimentale va riscritta nei libri di scuola in toto perché l'Unità d'Italia non fu un episodio del tutto spontaneo come siamo abituati a credere, ma una convergenza di interessi e scaltre trame ordite da personaggi controversi.
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2 settembre 2011
Il Risorgimento nascosto, storie e trame di una difficile unità
Sono appena trascorsi 150 anni da quel 17 marzo 1861 quando il parlamento di Torino proclamava Vittorio Emanuele II Re d'Italia «per grazia di Dio e volontà della nazione». Una data che conosciamo dai banchi di scuola assieme alle guerre, agli accordi, alle battaglie e ai protagonisti del Risorgimento. Ma questa eroica epoca di patrioti e idealisti nasconde in fondo vicende meno edificanti, retroscena inattesi e misteriosi intrighi. Secondo autorevoli storici infatti, l'epopea risorgimentale va riscritta nei libri di scuola in toto perché l'Unità d'Italia non fu un episodio del tutto spontaneo come siamo abituati a credere, ma una convergenza di interessi e scaltre trame ordite da personaggi controversi.
12 dicembre 2008
Storia: fotografia dei fatti come romanzo?
La Storia: che mostruosa creatura! Spaventosa per molti, indifferente ai più, affascinante per pochi, ma, come insegna Vico, è fatta dagli uomini e perciò, di questi, dovrebbe rifletterne le mancanze e le contraddizioni. Sarà per questo che la storia è creatura mostruosa? Sarà… Ma lo storico deve pur sempre porsi domande anche se, alla fine della corsa, le risposte resterebbero sempre più dubbiose piuttosto che persuasive.
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