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10 dicembre 2012

Antologia personale di Vittorio Gassman.

Vittorio Gassman
Il testo scritto, per quanto sublime, è comunque lettera morta. Prende vita solo se noi gli diamo risonanza. Gassman affermava che la recitazione si studia come il violinista studia il suo strumento. Per affinare tutte le espressioni dell'animo. Una sonata di Chopin diventa musica solo grazie alle dita di un pianista.

17 novembre 2012

Un romanzetto scorrevole e un po’ scialbo

Il nuovo inquilino

Ho appena terminato la lettura de Il nuovo inquilino, il primo romanzo di Javier Cercas, pubblicato per la prima volta nel 1989. Oggi Cercas è l’autore spagnolo forse più celebrato all’estero; in Italia ha vinto il Grinzane Cavour con Soldati di Salamina nel 2003, e nel 2011 il Premio del Salone Internazionale del Libro di Torino. Ero incuriosito da un autore che ha ricevuto parole di stima da Mario Vargas Llosa, J. M. Coetzee, Doris Lessing e Susan Sontag.
Il nuovo inquilino è pubblicato, come gli altri, da Guanda, e reca in copertina l’elogio di un mito della letteratura ispanica come Roberto Bolaño: «Un romanzo splendido, uno scrittore di straordinario talento». Con queste premesse e una trama che sembrava intrigante ho acquistato e divorato l’esiguo romanzo (136 pagine).

16 novembre 2012

La scrittura è una budella gentile. Flirt con Busi


Ieri sera a Otto e mezzo su La7, la trasmissione condotta da Lilli Gruber, c’era ospite Aldo Busi. L’occasione è stata l’uscita dell’ultimo romanzo dello scrittore lombardo (a dodici anni da Casanova di se stessi), El especialista de Barcelona. La pubblicazione è stata una vicenda travagliata che ha visto Busi interrompere i rapporti professionali con Mondadori e rescindere il nuovo contratto che aveva firmato con Giunti, fino a quando non è arrivato Dalai.

8 novembre 2012

The dark side of the man


Oggi Google ricorda un anniversario molto particolare, la nascita di uno scrittore precursore di un genere che muterà in horror e thriller. Abraham Stoker, che nacque oggi nel lontano 1847, è il papà di Dracula, delle ambientazioni cupi, della nebbia e dei treni in corsa verso la città del vampiro-conte.

30 ottobre 2012

Il caffé letterario


Di tanto in tanto in edicola spuntano ottimi prodotti editoriali di ampia diffusione e di ottima qualità. Uno di questi prodotto è senza dubbio Il caffé letterario allegato al «Sole 24 ore». L'iniziativa in DVD è partita a maggio ed è tutt'ora in corso. Questo post non pubblicizza tale iniziativa, quanto la possibilità di vedere qualche puntata da Youtube. Sbirciando infatti tra le pagine è possibile trovare qualche uscita per intero. 

6 ottobre 2012

La sindrome di Michelangelo


Non c’è niente da fare, ci cascano tutti. Raggiunto il successo professionale gli artisti nostrani non riescono a rimanere nel loro (dorato) orticello. Come piccoli Michelangelo – d’accordo forse l’esempio è un po’ eccessivo – devono dare sfogo a tutta la loro incontinenza espressiva: Baricco ha girato un film, Lezione 21 – con deludenti risultati; Ligabue ne ha scritti e girati due (e con buoni risultati); Federico Zampaglione s’è messo in testa di resuscitare il thriller all’italiana e Carlo Lucarelli ha terminato le riprese del suo primo film da regista (tratto da una sua opera). L’ultima moda sembra essere quella della letteratura: il solito Ligabue con la raccolta di racconti Il rumore dei baci a vuoto è già a quota quattro (e la critica lo ha anche promosso); Francesco Bianconi, il leader dei Baustelle, l’anno scorso ha esordito con Il regno animale; Simone Lenzi, cantante del meno noto gruppo dei Virginiana Miller, è da qualche giorno in libreria con La generazione (dal quale il suo concittadino Paolo Virzì ha tratto l’ultimo film); e infine Giuliano Sangiorgi, il frontman dei Negramaro, che con Lo spacciatore di carne prova la strada del thriller.

1 settembre 2012

Il cambiamento, la crisi e l’uomo nuovo


Con l’avvento del nuovo secolo il mondo, e il modo di concepire le sue strutture, non sarà più lo stesso. Cambiano le tecnologie che si sviluppano sempre più e si inseriscono, idealmente, nello scenario della seconda guerra mondiale con l’avvento della bomba atomica. A cambiare non è, però, solo il sistema di intendere la vita nuova che prende piede nella crisi di cui Vattimo parla nel video sull’esistenzialismo, bensì il terremoto è anche filosofico. Crollano le strutture hegeliane e a queste si oppone un nuovo modo di intendere l’uomo e la sua esistenza per mano di Kierkegaard prima, fino a poi culminare in una crisi teologica rappresentata da Karl Barth. Con Barth l’esperienza religiosa accompagna i nuovi cambiamenti novecenteschi sullo sfondo della corrente esistenzialistica, insieme a Jaspers e Heidegger in filosofia, quest’ultimo come antagonista della metafisica tradizionale. La spiegazione dell’ex docente di filosofia dell’Università di Torino sul concetto di crisi offre una base di pensiero positiva sulla quale intendere non solo l’impasse del passato, bensì si colloca nell’alveo di una tradizione ermeneutica ancora in auge nei dibattiti dei nostri giorni. La filosofia dell’esistenzialismo, che apre i battenti a una riflessione diversa sull’esistenza, è anzitutto storia di una avvenuta metamorfosi che colpisce i diversi strati dell’esistenza in cui il protagonista non è una forza esterna (Hegel) ma è l’individuo posto al centro dei suoi limiti e di una libertà che ora, sebbene anche in chiave negativa, lo realizza e lo spiega totalmente. Questo percorso nuovo all’interno di una crisi è in corso tutt’ora ed è la storia della presa di coscienza del bene e del male di una rinnovata cultura umana. Sulla scia del dibattito amplio qui affrontato da Gianni Vattimo, si consigliano altri video-lezioni del maggiore esponente del nichilismo reattivo della filosofia italiana, quali: Abitare 2000, e Linguaggio, Struttura, Storia.

23 agosto 2012

Lo spread intellettivo

Nietzsche

L’estate è la stagione deputata delle letture disimpegnate: commissari, ispettori, avvocati, thriller anglofoni che promettono di mozzare il fiato ai loro lettori, gradazioni varie di grigi, rossi e neri.

14 agosto 2012

Il sapore tormentoso...due poesie

Quante volte, nel silenzio della notte, abbiamo pensato allo scorrere lento delle ore, al loro circolo vizioso, al viaggio che il sonno ci avrebbe fatto intraprendere velocissimo verso l'alba, al nuovo giorno ed al suo inesorabile declino, per arrivare, di pensiero in pensiero, al lento fluire della vita ed alla sua foce ineluttabile. Abbiamo così cercato un appiglio, un orlo cui aggrapparci, sospesi sull'abisso dell'infinito, per indugiare ancora un attimo nella vita....fosse anche - come nella novella “Di sera un geranio” di Pirandello - un geranio: ”Una cosa, consistere ancora in una cosa, che sia pur quasi niente, una pietra. O anche un fiore che duri poco: ecco, questo geranio...”.

Allo stesso modo, ma con molta ironia, Boris Vian indulge sul tema, cercando ragioni pretestuose per chiedere alla vita un attimo in più: per cercare di ottenere un improbabile proroga all'avvicinarsi del termine ultimo, perchè si sa...non si può crepare prima di aver visto i "cani messi-cani"... Nella poesia di Caproni, il viaggiatore, giunto al proprio capolinea, saluta con un improbabile quanto ironico sussiego (Chiedo congedo a voi, senza potervi nascondere, lieve, una costernazione.), i propri compagni di viaggio augurando: "...calma, senza sgomento. Scendo. Buon proseguimento." 

12 agosto 2012

"Inventare e raccontare storie" di Giulio Mozzi

Giulio Mozzi

Capita ai lettori di romanzi (e non) di chiedersi quali siano le tecniche utilizzate dagli scrittori per narrare una storia: se la immaginano tutta d'un fiato e per intero oppure no; perchè, per esempio, la mano dell'assassino impiega tante pagine prima di abbattersi sulla vittima, mentre questa ha impiegato solo un rigo per imbattersi nel proprio aguzzino o viceversa; come fa a sapere l'autore quale reazione emotiva avrà un personaggio ad un dato evento, o perché e quando ha maturato determinate idee. 

6 agosto 2012

È morto Camões

Saramago
José Saramago e il suo cane Camões (dal sito del «Diario de Noticias», dn.pt)


I più attenti di voi avranno già storto il naso: Camões è morto nel sedicesimo secolo. Luís Vaz de Camões è stato, infatti, probabilmente il più grande poeta portoghese di sempre. Ma è stato anche un cane.

4 agosto 2012

Gore Vidal, la voce libera dell'America

Gore Vidal

La recente morte dello scrittore americano Gore Vidal, passata come una delle tante notizie da terza pagina, porta con sé un importante uomo che tanto ha amato l'Italia. Non a caso era amico di Fellini e proprio per lui ha recitato in un breve cammeo sulla città eterna nel film Roma. Nell'essere se stesso non smentisce il suo senso critico e la sua visione "alternativa" della società.

2 luglio 2012

I materiali dello scrittore

Strane storie

Gianni Biondillo è un autore da scoprire, e non mi riferisco solo ai libri scritti ma, probabilmente, a quelli che deve ancora scrivere.
In questi giorni sto leggendo Strane storie, la raccolta di racconti che ha appena pubblicato (come sempre da Guanda). Chi s’è affezionato allo stralunato Ferraro dei suoi romanzi – un ispettore di polizia un po’ più simile a Homer Simpson che a Sherlock Holmes – forse rimarrà un poco deluso nello scoprire un Biondillo che spazia dalla fantascienza alla storia, ma sempre senza perdere il suo punto di riferimento, che in quasi tutti questi racconti è la realtà.

4 giugno 2012

Sorrentino all’arrembaggio

Tony Pagoda e i suoi amici

Lo aveva detto che gli sarebbe piaciuto continuare il viaggio che aveva intrapreso intorno alla vita e le opinioni di Tony P. Per Sorrentino, d’altronde, sembra tutto facile: scrivere e dirigere un capolavoro come Il divo, raccontare il kitsch della provincia americana in un film girato in inglese con Sean Penn protagonista, o scrivere nei “tempi morti” un romanzo di culto come Hanno tutti ragione, che finisce nella cinquina dei finalisti al Premio Strega. Ora Tony Pagoda, il personaggio che aveva riesumato dal suo primo film (L’uomo in più) torna con Tony Pagoda e i suoi amici, secondo romanzo dello scrittore/regista partenopeo.

23 maggio 2012

Una piccola scoperta

Pino Caruso

Ricordate Pino Caruso? Io no. Quel poco che ricordo di lui è la pubblicità di un caffè e i monologhi serrati che faceva in qualche grande varietà della Rai. Ma quello che certamente non immaginavo è che avesse scritto. Parecchio. Poesie, romanzi, raccolte di racconti, e un libro di aforismi e pensieri (Ho dei pensieri che non condivido).

29 aprile 2012

Niente niente Camilleri s’è montato la testa?

camilleri

Leggendo un’intervista rilasciata dallo scrittore siciliano al trimestrale «21, arte, cultura, società» parlando di premio Nobel Camilleri dice: «[…] va detto che questi accademici di Svezia hanno fatto una tale quantità di errori che capace che me lo danno». Davvero Camilleri pensa di potervi concorrere? Certo, parliamo di un signore che nel mondo ha venduto più di dieci milioni di libri – d-i-e-c-i m-i-l-i-o-n-i! – significa che, per volergli fare due conti in tasca, se anche avesse ricevuto solo un euro per ogni libro – ma saranno di più – negli ultimi quindici anni circa ha intascato dieci milioni di euro. Ma lasciamo perdere queste considerazioni. Subito dopo Camilleri ammette: «Invece, scherzi a parte, avrebbero dovuto darlo a Luzi, dovrebbero darlo a Roth».

29 gennaio 2012

In ricordo di Vincenzo Consolo

Vincenzo Consolo

«Eh, la penna… Hai il dono della penna!» gli diceva Cicco Paolo.
«E tu della parola.»«Parlo si, e quel che dico svanisce come il fumo…»«Sai ragionare»«Forse… ma immaginare è meglio…»Vincenzo Consolo, Nottetempo casa per casa
Abbiamo tutti, noi del gruppo originario di Elapsus, chi più chi meno, un debito di riconoscenza verso Vincenzo Consolo. La sua incessante ricerca sul suono delle parole, sulla musicalità del verso; la sua indagine archeologica sulle espressioni dialettali, il suo pastiche letterario, ci hanno insegnato tanto. La notizia della sua morte ci ha molto colpito, per ricordarlo vi rimando ad un bel post scritto da Fabio Stassi per Minima & Moralia, il blog della casa editrice Minimum fax.

Stassi ricorda i suoi incontri personali con Consolo: nel 1995 alla Biblioteca di Storia contemporanea della Sapienza di Roma, dove il gruppo organizzatore aveva invitato anche José Saramago, ma il Dipartimento si era opposto perché non lo aveva ritenuto un personaggio così noto.

23 gennaio 2012

Elegante e austero: l’ultimo Faletti

Tre atti e due tempi

Non avevo mai letto niente di Faletti, a parte qualche riga rubata durante le frettolose “sniffate” in libreria. L’ultimo suo libro pubblicato, uscito alla fine del 2011, Tre atti e due tempi – Einaudi, dodici euro – mi ha davvero sorpreso. Certo, ormai Faletti è una firma sicura e accettata, nonostante il “peccato originale” dello strepitoso successo commerciale dell’esordio, anche dalla critica più esigente. Il potente critico del «Corriere» Antonio D’Orrico, poi, è un suo dichiarato ammiratore. Ciò non toglie che da un autore di thriller che dispone di una platea di lettori così ampia, non mi aspettavo questa qualità. Tre atti e due tempi è un romanzo sussurrato, elegante, educato, scritto con parole precise e misurate. Certe atmosfere da provincia sonnolenta care a Simenon e la solitudine del protagonista sono davvero ben descritte:

1 dicembre 2011

Alla ricerca delle parole perdute

Dante Aligheri
Agnolo Bronzino, Dante Aligheri (1530)

Ci sono giorni in cui inizi a navigare senza sosta... ad un certo punto, ti fermi, qualcosa ti colpisce, un sito attrae la tua attenzione e sorpresa delle sorprese come ogni giorno è arrivato il momento di scoprire una cosa in più!
Pochi giorni fa è andata proprio così, la mia attenzione è stata catturata dal sito della Società Dante Alighieri: una società nata nel lontano 1889 per volere di Giosuè Carducci e sostenuta da una folta schiera di intellettuali suoi allievi.


21 ottobre 2011

Ricordo di Andrea Zanzotto

Andrea Zanzotto

Nel caos di notizie, eventi e distrazioni di vario genere, la morte di Andrea Zanzotto è passata sotto tono, come spesso accade a coloro che realmente meritano un ricordo nel nostro paese. Forse è proprio vero che l'attenzione che si da ad un artista è inversamente proporzionale alla sua importanza...
A ogni modo Elapsus non poteva non dedicare almeno un ricordo al grande poeta. Nel 2009 Carlo Mazzacurati realizza il documentario-intervista Ritratti. Andrea Zanzotto che vede il poeta intervistato da Marco Paolini sui vari aspetti della sua vita e ovviamente sulla poesia.