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26 ottobre 2011

L'incredibile storia di un cranio - Giuseppe Bonaviri (Romanzo - 2006)

L'incredibile storia di un cranio

A guardarla, la luna pareva si stesse gonfiando nel suo interno fiato astrale. Porporina disse: «Jehova, facciamo di noi stessi una sola persona fuori da ogni tempo.» Quando i due amanti si unirono e il tempo si sfigurò in tanti punti-eventi, la luna assieme a loro fiottò.
Una Sicilia meravigliosa, magica come le parole usate per descriverla, la presenza costante di un vento sognante che aleggia sulle pagine soffuse d’un odore metafisico, un gruppo di scienziati geniali e malinconici; gli elementi base di un cocktail dal sapore incantato.

18 ottobre 2011

Il caro estinto - Evelyn Waugh (Romanzo - 1948)

il caro estinto
Il corpo sembrava molto più piccolo del vero, ora che, per così dire, era liberato dal tenace involucro della mobilità e dell'intelligenza. Ed il volto con gli occhi obliqui e spenti - il volto era proprio orribile; senza età come una tartaruga e così inumano; una caricatura oscena e sghignazzante nella sua stolida truccatura, di fronte alla quale la maschera diabolica che Dennis aveva visto appesa al cappio diventava un giocoso ornamento; qualcosa che uno zio avrebbe potuto mettersi sul viso per la festa di Natale.
Può una storia semplice, non propriamente geniale, carica di pregiudizi e stereotipi mettere il lettore in condizione di pensare a uno dei tempi più grandi dell’esistenza, come la morte, e al ruolo che può giocare il grado di civiltà di una nazione sui costumi di un popolo? Waugh evidentemente ci riesce.

7 ottobre 2011

Saggi sulla religione - John Stuart Mill (Saggi - 1874)

saggi sulla religione

L'esistenza di Dio non può infatti venir dimostrata dai miracoli, se non si riconosce già un Dio; ciò che ha l'apparenza di miracolo può sempre venir posto a carico di un'ipotesi più probabile che non l'interferenza di un Essere, della cui effettiva esistenza tale miracolo sia supposto costituire l'unica prova.
Le riflessioni milliane sulla religione sono ancora oggi attuali, specialmente se pensiamo al dibattito contemporaneo sulla bioetica. L’atteggiamento pacato, illuminista, tollerante, quasi stranito – l’atteggiamento di chi non possiede certezze - dovrebbe essere da esempio per tutti quegli attori che in questi anni dibattono accanitamente sui temi religiosi e sulla libertà di scegliere il proprio stile di vita. Certo, non tutti sono dubbiosi, e non tutti possono esserlo… Ma cerchiamo di capire le conclusioni che il pensiero milliano ha originato.

20 settembre 2011

Tre croci - Federigo Tozzi (Romanzo - 1920)

tre croci

Egli entrò in camera, e ci si chiuse. Sentì che per lui vivere era doventata una cosa del tutto involontaria. Non gli importava più di niente, e le voci di quelli che parlavano nella stanza accanto gli sembrava che si fermassero a una specie d'ostacolo; che non le lasciava passare oltre. Egli, a un certo momento, si voltò perfino per vedere se quell'ostacolo era visibile!
Ambientato in una Siena che si staglia sullo sfondo con le sue case decadute, metafora se vogliamo di una crisi esistenziale, e non solo, sentita fortissima nei primi decenni del secolo scorso, il romanzo di Tozzi fonde il tema sociale con l’analisi psicologica.

15 settembre 2011

Le intercenali - Leon Battista Alberti (Saggio - 1436?)

le intercenali

Ma io vi chiedo solo questo, fate in modo che possa continuare i miei studi letterari, che possa godere di buoni amici e possa tollerare parenti meno crudeli o per lo meno fate in modo che non debba elemosinare continuamente un pezzo di pane.
È, in verità, un pensiero non recente, ma l'idea che si possa fare filosofia, letteratura, pedagogia in poche pagine, addirittura per frammenti o per briciole, è un’idea che mi solletica e mi spinge alla riflessione. Soprattutto oggi, in un’età in cui ormai c’è troppo da leggere e il nuovo ha poco o nulla che possa paragonarsi con le grandi correnti unitarie del passato (il mio giudizio qui è sia assiologico sia di fatto, e non solo la postmodernità dovrebbe secondo me assecondare questo modello…). Con questa raccolta di brevi scritti, Leon Battista Alberti si rende moderno, gustoso per chi dai libri cerca immediatezza, profondità e al contempo bellezza.

3 settembre 2011

Utz - Bruce Chatwin (Romanzo - 1988)

utz

La tirannia allestisce da sé la propria camera riverberante: uno spazio vuoto i cui segnali confusi vagano qua e là a casaccio; dove un mormorio o un accenno qualsiasi creano panico, così che alla fine è probabile che l'apparato della repressione svanisca non a causa di una guerra o di una rivoluzione, ma di un soffio, o della voce delle foglie cadenti...
Ispirato a una storia vera, l’ultimo romanzo di Chatwin ha un sapore esistenzialista. Angoscia, inquietudine, abbandono, rifugio, illusione, fusione sembrano le categorie su cui si fonda l’intera storia.

26 agosto 2011

La zia Julia e lo scribacchino - Mario Vargas Llosa (Romanzo - 1977)

La zia Julia e lo scribacchino

Fu un contatto molto rapido ma non se l'aspettava e la sorpresa fece sì che questa volta cessasse un momento di ballare. Adesso il suo stupore era totale: spalancava gli occhi ed era a bocca aperta. Quando finì il pezzo, lo zio Lucho pagò il conto e ce ne andammo.

17 agosto 2011

Il volto della Luna - Plutarco (Saggio - I sec. d. C.)

il volto della luna

Giacché da un lato non si è ancora dimostrato che la terra sia il centro dell'universo, dall'altro la coesione e concentrazione in essa degli oggetti di questa parte del mondo ci fa intendere come sulla luna probabilmente ci siano altri oggetti che su di essa cadendo convergono e lì si arrestano.

29 luglio 2011

Lascaux. La nascita dell'arte - Georges Bataille (Saggio - 1955)

Lascaux. La nascita dell'arte
Siamo pervasi da un sentimento di danza dello spirito davanti a queste opere la cui bellezza non consueta emana dei moti febbrili: ciò che ci pervade di fronte ad essa è la libera comunicazione tra l'essere e il mondo; l'uomo s'innalza mettendosi in comunione con il mondo che lo circonda, di cui scopre la ricchezza.
Negli ultimi giorni dell’estate del ’40, nei pressi di Montignac, un gruppetto di adolescenti s’imbatte nello stretto ingresso di una grotta. S’immergono nel buio; trovano la luce dei primissimi passi dell'homo sapiens.

11 luglio 2011

La bella di Lodi - Alberto Arbasino (Romanzo - 1972)

La bella di Lodi

Comunque, in un chiarore diffuso, senza immagini, come quando si aprono lentamente gli occhi emergendo dal sonno pomeridiano alla luce dell'esterno giorno; e lì, due grosse mani solide e controluce, con tutte le loro dita che si muovono lentamente.

26 giugno 2011

Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski (Racconti - 1972)

Storie di ordinaria follia


Il mondo si destava. Certuni si svegliavano coi postumi della sbornia. Certi altri, con pensieri di chiesa. Perlopiù però dormivano ancora. Era domenica. E la sirena - la sirena dal bel culo, dalla dolce fregna morta - era ormai in alto mare. Dove ogni tanto un pellicano si tuffa e torna su con un pesce nel becco, a forma di chitarra, scintillante.
A differenza degli stomachevoli scrittori della beat generation, Bukowski, loro erede forse, è decisamente di un altro livello. Nelle sue storie c'è spazio alla riflessione diretta, all’analisi, alla denuncia, al pessimismo non molto latente, all’illusione, alla fragilità, al non senso della vita. Non si raccontano solo storie senza il piacere di trovarne un senso. Qui siamo di fronte a un uomo, uno scrittore, un pensatore che ha scelto un'esistenza e, tra alti e bassi, ne affronta le conseguenze. I racconti, il cui sottotitolo recita: "erezioni eiaculazioni esibizioni", tutti assillanti, brevi e stilisticamente coerenti, ci ritraggono infatti un personaggio, l'autore stesso ormai cinquantenne che non riesce ad avere ragione dello stile di vita americano, che si abbandona consapevolmente, e senza paura, al soddisfacimento dei suoi bisogni primari. Lavoro, famiglia, credenze religiose e politiche, le grandi e inattaccabili verità della nostra società sono contrapposte e sostituite semplicemente dalla grazia dell’ambigua libertà. Libertà che si traduce nell’avere uno stomaco pieno, un letto morbido su cui dormire e una bella donna al proprio fianco pronta ad appagare i tuoi appetiti sessuali.  Eros e Thanatos camminano a braccetto…

17 maggio 2011

Eros e Priapo - Carlo Emilio Gadda (Saggio - 1967)

Eros e Priapo
La carenza di facoltà critiche, l'assoluta incapacità di documentarsi criticamente, che è propria di certe donne oltreché di moltissimi uomini, lasciò aperto il ricettacolo delle loro psico-fiche riceventi. La dedizione minorile al super-maschio, al padre, al padrone, accolse e introitò il dogma. Il dogma fallico ossia il fallo dogmatico pervenne a depositare nell'utero di talune poverine lo scodinzolante zoo, il germe della certezza canonica.
Lo spietato pastiche, nei contenuti antifascista, antimussoliniano in particolare ('Poffarbacco', 'Bombetta', 'Istrione millantatore', 'Kuce', 'Somaro', 'mentecatto', sono solo alcuni degli appellativi usati per invocare Mussolini), esalta la rabbia dello scrittore milanese che vide nel ventennio il disfacimento dell’Italia. Per Gadda quei ventuno anni furono l'estrinsecazione di un impulso erotico e di un’ignoranza dovute all'assenza del Logos, della ragione. Non mi sembra un caso che nel testo si trovino innumerevoli citazioni letterarie, storiche, filosofiche; hanno di certo lo scopo di marcare la differenza tra la possibilità di critica del Logos contro la meschina riverenza e volgarità dell'Eros e di Priapo, soprattutto. La visione gaddiana del sesso però non è bigotta. L’Eros delineato e caratteristico del duce agisce da solo, istintivamente, e senza Logos non può che portare alla rovina. Un libro epicureo quindi, contro gli eccessi.

12 maggio 2011

H. P. Lovecraft - Michel Houellebecq (Saggio - 1991)

Lovecraft


Fatto tanto più sorprendente in quanto Lovecraft è stato per tutta la vita il prototipo del gentiluomo discreto, riservato e ammodo. [...] Nessuno l'ha mai visto andare in collera; né piangere, né ridere. Una vita ridotta al minimo, da cui ogni forza vitale è stata drenata verso la letteratura e il sogno. Una vita esemplare.
Biografia disordinata, senza un ordine cronologico; saggio istintivo che sfocia in un omaggio quasi romanzato; alle volte analisi del testo; seppur misero di divertenti aneddoti e curiosità, resta un saggio affascinante e avvincente. La vita, come l'opera, dello scrittore di Providence è intrigante, oscura, intensamente ostile verso la vita. E questi elementi sono tutti descritti sapientemente da Houellebecq. Di quest’ultimo emerge soprattutto la passione verso lo scrittore americano, che però è mantenuta nei limiti della ragione e della lucidità. Il libro è quindi il resoconto di un incontro, l'incontro della scoperta e del successivo spiazzamento che la lettura dei racconti di Lovecraft è in grado di suscitare. È meritevole di attenzione che, sebbene follemente appassionato, Houellebecq non si astenga dal criticare, dove e se è possibile, il grande scrittore americano.

22 aprile 2011

François le Champi - George Sand (Romanzo - 1848)

François le Champi - George Sand


E quando fu tutto solo cominciò a tremare e a soffocare come se avesse avuto la febbre. In realtà non fu ammalato che d'amore, poiché per la prima volta si sentiva ardere da una grande fiammata, avendola covata tutta la vita sotto la cenere.
Appartenente al ciclo dei "romanzi campestri" - storie che raccontano un ritorno rousseano alla genuinità, all'uomo non macchiato dal progresso e dalla società -, Francois le Champi è un romanzo mediocre, come non ne leggevo da tanto tempo.

12 aprile 2011

Diario di scuola - Daniel Pennac (Autobiografia - 2007)

diario di scuola


Il sapere è anzitutto carnale. Le nostre orecchie e i nostri occhi lo captano, la nostra bocca lo trasmette. Certo, ci viene dai libri, ma i libri escono da noi. Fa rumore, un pensiero, e il piacere di leggere è un retaggio del bisogno di dire.
Un ormai maturo Pennac, già scrittore famoso nel mondo, già professore di lingua in pensione, ricorda la madre e una certa indisponenza di questa verso le difficoltà scolastiche del figlio. Problematicità serie però; lo scrittore francese si può definire (e si definisce) studente somaro, uno di quelli che non riescono in nulla e non capiscono nulla. Il libro ci appare una confessione quindi, la confessione di chi però, attraverso le fatiche dello studio e l’aiuto di pochi ma fondamentali insegnanti, ce l'ha fatta. È riuscito a essere qualcuno, a capire – ma senza supponenza - come ci si dovrebbe muovere tra gli studenti ‘somari’.

29 marzo 2011

Aurora - Friedrich Nietzsche (Aforismi e pensieri - 1881)


Aurora - Friedrich Nietzsche

E dietro questa vera follia, non sta anche il più immodesto di tutti i riposti pensieri, quello di essere noi stessi il principio del bene, poiché è alla nostra stregua che si misura bene e male?
Sapere, sviscerare fin dentro le ossa, penetrare con passione nella parola, nella scienza, per smantellare pregiudizi morali, religiosi, mondani; per cogliere i chicchi d'uva, pure quelli amari, della verità. In ciò consiste, in estrema sintesi, lo scopo del filosofo: un uomo solo, con un’ombra poco silenziosa, un dostoevskiano uomo del sottosuolo che scava e, nel sotterrarsi, demolisce quella fede che filosofi e teologi hanno calato nella morale, nell'idea insana del bene e del male. Pensieri sui pregiudizi morali recita il sottotitolo: occorre compiere una rivoluzione, un ribaltamento, sicuro e tracotante, per porre fine alla notte e inaugurare così l'alba di una nuova età, da accettare, da condividere nella sua pienezza. Pregiudizi morali che hanno la loro origine nel divieto e nel comando del passato, dell'educazione, della tradizione; un Super-io ante litteram dunque. Naturalmente, per vedere l'alba di una nuova era, è necessario distruggere le tenebre costruite sulle menzogne e sulle superstizioni. Per farlo, per distruggere questo buio, questo cielo di novilunio e insieme nuvoloso, bisogna smascherare, e poi uccidere, il colpevole: il secolare e nefasto insegnamento cristiano.

14 febbraio 2011

L'ultimo quaderno - José Saramago (Saggi - 2010)

l'ultimo quaderno saramago


Vorrei pensare che la fine di Berlusconi si avvicina. Ma per questo bisognerà che l'elettorato italiano esca dalla sua apatia, sia essa involontaria o complice, e riprenda la frase di Cicerone che ho ricordato giorni fa. Che dicano una volta e si senta in tutto il mondo: 'Troppo hai abusato di noi, Berlusconi, la porta è quella, sparisci'. E se sarà la porta della prigione, allora potremo dire che giustizia sarà stata fatta. Finalmente.
Dal marzo al novembre 2009, il grande scrittore portoghese da poco scomparso scrisse su un blog (sic) di tutto ciò che quotidianamente lo pressava intellettualmente. Dalla politica all'economia, dalla storia alla filosofia, dall'attualità alla scienza, dalla biografia all'autobiografia. In questo volume sono raccolte quelle pagine tanto acute quanto profetiche, in una collezione di speranza, di filantropia seppur nella crudele analisi che contraddistingue il pensiero dell’autore di “Caino”. I testi sono concisi, diretti, alcuni furiosi, senza orpelli particolari però (anche se di sovente il gioco retorico si affaccia burlante). Alle volte il tocco elegante e la sintassi straordinaria di Saramago esplodono, mentre il tono degli scritti, spesso polemico, è scevro di fiocchi e merletti. Di facile lettura quindi, gli articoli sono brevissimi e ciò rende la lettura veloce e godibilissima. Non mancano, ma non ci meravigliamo, le astuzie dell'ironia contro le superstizioni e le religioni (in particolare quella cattolica).

13 gennaio 2011

Il bagno di Diana - Pierre Klossowski (Saggio - 1956)

Il bagno di Diana


Volendosi riposare dalla corsa, vuol vedersi mentre riposa immersa nell'onda, ma resta nondimeno aggressiva. È per uccidere che accetta di essere vista, ma nell'uccidere si concede. Ucciderà se uno sguardo la insozza, ma esalterà colui che, morente, l'avrà scorta.
La storia di Diana e Atteone è solo il pretesto per lo scrittore francese di origine polacca di esaltare la bellezza del gioco della sensualità. Viene alla luce così una nuova mitologia la cui pretesa consiste nel svelare le spiegazioni più scabrose, le interpretazioni meno ovvie e accettate. Nell'assenza di pudicizia, sia nel mito sia nei commenti, nondimeno ci si accorge di quanta ipocrisia ci sia stata nel definire alcuni miti. L'istinto, la sensualità, il dionisiaco (ricorda Nietzsche...), la bramosia dei sensi sono stati, quasi da sempre, concepiti come mostruosi e di sicura perdizione per l'uomo. Nelle pagine di Klossowski non è così. C'è sempre un che di pensato, un che di voluto; un desiderio non represso ma giustificato e assennato.

31 dicembre 2010

Dialogo tra un filosofo, un giudeo e un cristiano - Pietro Abelardo (Saggio - 1140)

Dialogo tra un filosofo, un giudeo e un cristiano


Non, come credono i più, con il piacere vergognoso e disonesto, pieno di lusinghe, della sensualità, ma con una certa tranquillità interiore dell'anima, per la quale essa rimane serena nelle circostanze felici e in quelle avverse, paga dei propri beni, senza alcun rimorso di peccato che possa tormentarla.
Al chiaro del lumicino della solitudine, il filosofo francese, in un sogno (artificio tipicamente medievale), è chiamato a giudice da tre personaggi, differenti e apparentemente molto lontani tra loro, per considerare la superiorità di una o di un'altra religione. Questi personaggi, come recita il titolo, sono un filosofo pagano, il quale non riconosce alcuna rivelazione scritta; un giudeo, di cui si apprezza la chiusura e la cocciutaggine; e un cristiano, dietro cui si vela lo stesso Abelardo. Siamo ben lontani dalla presenza tra essi di uno scettico autentico, e meno che mai di un ateo; tutti e tre, infatti, credono e venerano un unico Dio. Ciò non toglie originalità al libro.

15 dicembre 2010

Lettere d'amore alla nipote - Voltaire (Lettere - 1740 - 1750)

lettere d'amore alla nipote


Mi vergogno un po', alla mia età, di lasciare la filosofia e la mia solitudine per diventare il buffone del re; ma sembra ci fosse gran folla che ambiva essere rivestita di questa grande dignità, e mi è stato fatto l'onore di darmi la preferenza.
Impreziosite d’ironia, di tenerezza, di apprensione, le lettere di Voltaire a Marie-Louise, vedova Denis, sua nipote, tratteggiano un Voltaire a tratti tediato dalla mediocrità, a tratti affettuoso, a tratti ambiguo nei confronti dei potenti, combattuto tra il suo volere essere filosofo solitario e il suo desiderio di pavoneggiarsi innanzi a loro.