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19 ottobre 2010

La TV piange se stessa. Sesso, bugie e videotape

«Forse il pubblico» pensava Adriano «sa che la sua presenza ècondizionata dalla sua capacità di battere le mani e di saper crearequell’atmosfera che è indispensabile non soltanto allo spettacolo (il quale senza applausi scoprirebbe forse la sua povera natura), ma
anche necessaria alle sue stesse illusioni. Il pubblico applaude se
stesso».Ennio Flaiano, Adriano
Se il caso di Avetrana fosse stato un romanzo forse la penna di Simenon avrebbe più di altri saputo tratteggiarne i chiaroscuri: la provincia sonnolenta, la famiglia, le sottili perversioni travestite da normalità. Ma quel che Simenon non avrebbe mai saputo rendere è leggere questi fatti con lo “sguardo” di Warhol. Si, perché ci vogliono un paio d’occhi come i suoi – quelli di Warhol – per capire, al di fuori della dinamica “omicidiaria”, i moventi drammaturgici del carnefice: che sia lo zio, la cugina o la TV.

18 luglio 2010

Una caduta di stile


Conosciamo tutti Philippe Daverio, critico d'arte e conduttore della fortunata trasmissione Passepartout su Rai3. Lo conosciamo per quel suo modo chiaro di spiegarci l'arte, per quel tono pacato (molto diverso da quello provocatorio di Sgarbi) e dalla sua inguaribile eleganza. Ad un uomo come lui non si più associare un'immagine diversa, eppure anche lui ha mostrato una imbarazzante caduta di stile...

16 gennaio 2010

Marzullo è un’intellettuale?

Marzullo

Detta così può sembrare semplicemente una provocazione, una di quelle domande alle quali si risponde con un sorriso bonario che vale più di mille no. Eppure, in questi tempi di eclisse totale degli intellettuali dalla scena pubblica, soprattutto televisiva, di mezzi di comunicazione di massa ridotti a ciarpame ideologico il manierato Marzullo appare un'oasi felice. Mi riferisco ai programmi che con la sua mollezza melliflua conduce la notte su Raiuno. Scrivo al plurale perché sono quattro: l'ormai mitico Sottovoce, e altri tre (Cinematografo, Applausi e L'appuntamento) dedicati rispettivamente: al cinema, al teatro e alla letteratura. Certo, la loquela affettata del nostro solletica qualche dubbio, le sue domande sono talvolta talmente arzigogolate e retoriche da ricordare la «supercazzola» di Tognazzi. Eppure, ricordate d'aver mai visto Raffaele La Capria in TV in una puntata totalmente a lui dedicata con commenti e letture dalla sua ultima opera? Avete mai visto un modesto studio televisivo, senza ballerine, dove garbatamente - forse un po' troppo garbatamente - si parla di teatro?

24 dicembre 2009

Nessuna conversione sulla via di Damasco

damasco

Adesso è ufficiale, la nuova programmazione di Radio Rai3 non include più la trasmissione Damasco. Damasco era per me, ma anche per migliaia di ascoltatori, un punto di riferimento unico per conoscere nuovi autori e nuove letture. Nel corso del tempo Damasco ha ospitato moltissimi scrittori che settimanalmente raccontavano i loro libri di una vita, quelli che appunto li avevano folgorati nella strada per Damasco. Così oltre al dialogo diretto dell'autore, vi era la suggestione personale, la spiegazione di ricordi e idee che si univano alle pagine lette di volta in volta. Ricordo ancora i racconti di Tomasi di Lampedusa, oppure le poesie di Lucio Piccolo suggerite da Vincenzo Consolo.

19 dicembre 2009

La scienza alla radio

Radio 3 Scienza

Per una nazione che trascura del tutto la conoscenza scientifica e sottovaluta la ricerca, il programma Radio 3 Scienza svolge un ruolo encomiabile. Quotidianamente informa su eventi, novità e aspetti legati alla scienza e alla tecnologia: gli approfondimenti sul terremoto dell'Aquila, le frane di Messina, l'emergenza H1N1 ma anche l'astronomia, la ricerca scientifica e molto altro, visti con gli occhi di scienziati ed esperti che aiutano a comprendere i fenomeni. Laddove la scienza diviene mero nozionismo e a volte spettacolarità, la radio cancella ogni distorsione valorizzando i contenuti e la competenza. Per questa ragione, anche io, da tempo ne sono un fedele ascoltatore...

16 dicembre 2009

La spar(t)izione della logica

All'estinzione degli intellettuali, del buon senso, del buon gusto e di una decina d'altre ridondanti anticaglie credo possa aggiungersi la logica.
La logica è una compunzione querula e ridevole, adatta a fumosi oratori chiaramente demodé: i filosofi, defunti col dopoguerra, e gli uomini di scienza, facinorosi e sovversivi.
La TV, specchio onirico del nostro abisso, non ha mai brillato per larghezza di vedute e per finezza intellettuale, ma il punto cui siamo arrivati sembra un record destinato a rimanere imbattuto a lungo. La Logica come strumento di conoscenza e dimostrazione, secondo l'interpretazione che già Aristotele dava, è oggi in TV - e temo sempre più anche nel paese - sparita.

5 novembre 2009

C'era una volta "Alle otto della sera"?

alle otto della sera

C'era o c'è ancora il noto programma radiofonico di Radio2 Alle otto della sera? La domanda resta contraddittoria perché dopo dieci anni di programmazione, la trasmissione pare debba essere chiusa. Il dubbio resta, in mancanza di una comunicazione ufficiale, ma i sospetti permangono vista la riduzione delle puntate programmate e le strane logiche che governano la Rai.

8 ottobre 2009

Il maestro in TV

Tornatore

Che ci fa Giuseppe Tornatore su Italia1, tra ballerine svestite, omosessuali ammiccanti e improbabili opinionisti? Promozione, la bestia nera dei riservati intellettuali stile Tornatore. Eppure, lo spettacolo che ieri sera (mercoledì 7 ottobre, seconda serata) Chiambretti ha condotto plasmandolo intorno a Baarìa (il film che l'Italia ha scelto per concorrere all'Oscar®), tra cantanti in playback, domande insensate e Tatti Sanguineti umiliato da un travestimento che non gli ha impedito un intervento originale, ha avuto sprazzi interessanti. Si sono viste scene tratte dai suoi film, ed alcune addirittura da Lo schermo a tre punte, il documentario che il maestro ha realizzato nel 1995 montando scene tratte dai più celebri film che si sono occupati (nel bene o nel male) di Sicilia.

2 settembre 2009

Scrittori per un anno

Scrittori per un anno

Il titolo non è molto persuasivo ma i contenuti si. Sto parlando di uno dei pochi prodotti della Tv degni d'essere segnalati, la trasmissione Scrittori per un anno. Non stiamo parlando di nulla di nuovo, i cultori della TV infatti potranno sorridere . Ma per chi  da anni non segue la Tv, essa è una piacevole sorpresa; lo è ancor più perché grazie al suo sito http://www.scrittoriperunanno.rai.it/index.asp è possibile rivedere le puntate in streaming, liberandoci dall'obbligo di orari e tempi.