Günter Grass
Non sono i 6 milioni di ebrei che mi preoccupano, è che i record sono fatti per essere battuti.
Woody Allen
In questa storia c'è un colpevole e un innocente, un carnefice e una vittima, l'uno legato all'altro irreversibilmente da un senso di colpa che prima fu senso di rivalsa di un solo uomo. Questa storia la conosciamo tutti è la storia per eccellenza perché è ciò che avvenne durante la seconda guerra mondiale ma, a ben vedere, la storia che andremo a raccontare ha radici molto più antiche. Si svolge all'interno di una identità culturale che della diaspora fece il suo punto di forza, ma anche la sua più grande disperazione. La figura dell'ebreo errante nell'immaginario letterario evidenzia bene il dramma umano di una comunità che si è evoluta, però, nella vicenda drammatica stessa. Sono gli ebrei, infatti, ad essere per antonomasia il popolo delle arti e del commercio, di spiccata intelligenza e di grande umore. Al contempo si svolge da secoli l'altra storia, quella dei grandi e forti teutonici che, dopo l'avvento della dittatura di Adolf Hitler, sarà ricordato con il solo epiteto di popolo nazista, i nazisti.