17 aprile 2018

MIC Faenza: 1908-2018 tutte le ceramiche del mondo

ceramiche Faenza

Ieri. Era il 1908 quando a Faenza, nel pieno svolgimento dell’Esposizione internazionale dedicata al terzo centenario della nascita di Evangelista Torricelli, Gaetano Ballardini (direttore del museo fino al 1953) decise di realizzare il primo nucleo del museo internazionale delle ceramiche all’interno dell’ex convento di San Maglorio, grazie alle donazioni di artisti e collezionisti privati. Gli sforzi del direttore, delle istituzioni e di tutti coloro che ne parteciparono alla realizzazione, caddero in frantumi nel corso della seconda guerra mondiale, quando il museo fu vittima di un pesante bombardamento riportando danni sostanziali sia alla struttura sia alle collezioni. Nessuno si perse d’animo lavorando in prima linea per la riabilitazione degli spazi. Grazie agli interventi di restauro e alle nuove donazioni, il museo riaprì le sue porte nel 1949. 

12 aprile 2018

Seguimi in Grecia #DallItaliaallaGrecia


L'anno scorso abbiamo inaugurato il profilo Instagram di Elapsus grazie ad un viaggio in Uzbekistan, quest'anno vogliamo mantenere la stessa idea con un viaggio alla scoperta della Grecia. L'itinerario si snoderà presso i principali siti archeologici della Grecia continentale, mantenendo sempre un occhio di riguardo ai collegamenti con le tradizioni e la cultura italiana. Da siciliano, in particolare, cercherò tutti quei riferimenti che legano la Grecia classica alla Sicilia Greca e ve li proporrò.

8 aprile 2018

L’arte delle icone bizantine e le differenze con quella occidentale

Vergine del Segno
La Vergine del Segno

Visitando un museo o una chiesa sono stato sempre colpito dall’alterità dell’arte bizantina-ortodossa, la suggestione che ne traevo è stata sempre viziata (sono consapevole di ciò) da un inevitabile retroterra culturale: l’idea cioè che quel tipo di arte non sia da considerarsi solamente superata, ma persino poco espressiva ed emotivamente poco coinvolgente. In fondo per un italiano immerso in una tradizione dove la bellezza dei volti, la naturalezza dei visi, la verosimiglianza dei paesaggi, la precisione delle prospettive e dei colori, è parte essenziale del suo patrimonio culturale, ciò che appare artisticamente più “semplice” assume un carattere di diminutio. L’iconografia bizantina infatti esprime prevalentemente un’arte statica, ieratica, senza prospettiva o con una prospettiva diversa dal consueto, con sfondi oro e la persistenza di uno stile invariato nel tempo. 
Superficialmente si potrebbe dire che l’arte sacra bizantino-ortodossa è semplicemente “rimasta indietro”, mentre quella occidentale è andata avanti. Formalmente ciò è vero perché dopo Giotto la rappresentazione sacra occidentale e orientale hanno preso due direzioni diverse. Anzi potremmo dire che quella occidentale si è discostata dai canoni classici per virare verso forme di progressivo realismo. Così viene subito da chiedersi: perché è avvenuta una tale divaricazione? Perché l’arte ortodossa non è mai mutata? La risposta risiede sostanzialmente nella differente interpretazione teologica dell’arte sacra.

28 marzo 2018

Meno male che Augias c'è


E' da un pò di tempo che desideravo spendere due parole su un grande giornalista e scrittore come Corrado Augias: prendendo a prestito un motivo fin troppo abusato, mi viene da dire meno male che Augias c'è! Rispetto alla trasbordante consuetudine di una televisione da pollaio, Augias conduce (oserei dire incredibilmente visti i tempi!) la trasmissione culturale «Le Storie». Una trasmissione condotta con toni non solo pacati, ma educatamente puntuali e criticamente corretti.

27 marzo 2018

"La Fuoriuscita" di Giuseppe Lago

Giuseppe Lago

Che rapporto si instaura tra un terapeuta e una paziente? Quali dinamiche e quali problemi sorgono nel cercare di "liberare" il demone del male interiore? Sono queste alcune delle domande che ci si pone affrontando le tematiche del romanzo La Fuoriuscita. Per provare a dare qualche risposta abbiamo intervistato l'autore.