18 giugno 2018

Diceria dell'untore - Gesualdo Bufalino

Gesualdo Bufalino

O quando tutte le notti — per pigrizia, per avarizia — ritornavo a sognare lo stesso sogno: una strada color cenere, piatta, che scorre con andamento di fiume fra due muri più alti della statura di un uomo; poi si rompe, strapiomba sul vuoto. Qui sporgendomi da una balconata di tufo, non trapela rumore o barlume, ma mi sorprende un ribrezzo di pozzo, e con esso l'estasi che solo un irrisorio pedaggio rimanga a separarmi... Da che? Non mi stancavo di domandarmelo, senza però che bastasse l'impazienza a svegliarmi; bensì in uno stato di sdoppiata vitalità, sempre più rattratto entro le materne mucose delle lenzuola, e non per questo meno slegato ed elastico, cominciavo a calarmi di grotta in grotta, avendo per appiglio nient'altro che viluppi di malerba e schegge, fino al fondo dell'imbuto, dove, fra macerie di latomia, confusamente crescevano alberi (degli alberi non riuscivo a sognare che i nomi, ho imparato solo più tardi a incorporare nei nomi le forme).

12 giugno 2018

Camilleri veste i panni di Tiresia

Conversazione su Tiresia di Andrea Camilleri

Sono molte le ragioni per cui ieri sera la Conversazione su Tiresia di Andrea Camilleri ha assunto i connotati di uno spettacolo che resterà nella mia memoria. L'eccezionalità di poter assistere all'ideatore di Montalbano recitare a teatro, nonché la confusa veste di recitante e recitato, unita abilmente dallo scrittore agrigentino. Egli divenuto ormai cieco, sembra tuttavia a suo agio nei panni del veggente che vede il futuro pur non potendo vedere fisicamente. A evidenziare questa veste sarà proprio una delle sue battute finali in cui afferma che il personaggio e la persona si sono finalmente ricongiunti. 

11 giugno 2018

Il sesto elemento, l'umorismo

Chiaroveggenza Magritte

Aria, fuoco, acqua, terra, etere: i cinque elementi. Nella classificazione di queste presenze energetiche, nessuna è più importante o meno dell'altra, tutte devono coesistere affinché abbia vita la vita, affinché il tutto abbia forma e la materia sia visibile. Dentro questo microcosmo e macrocosmo, Ippocrate prima e Galeno poi formularono una teoria affascinante, ovvero l'ipotesi di applicare quattro dei cinque elementi alla natura umana associandone le caratteristiche all'umore individuale: bile gialla (fegato) associata al fuoco, sangue (cuore) all’aria, flegma (testa) all’acqua e bile nera (milza) alla terra. La convivenza armonica dei quattro elementi garantirebbe la piena funzionalità dell'organismo (eucrasia), mentre la prevalenza di un elemento sull'altro causerebbe la malattia (discrasia). Sempre secondo Ippocrate, l'umore derivante dai quattro elementi sarebbe legato al temperamento e alla personalità di ognuno a seconda del momento della giornata, delle stagioni e dell'età. Provando a fare un parallelo con i nostri giorni, l'eredità della teoria umorale ci riguarda da vicino: tutti abbiamo a che fare con sbalzi d'umore quotidiani originati da irritabilità, eccessi d'ira e strane inquietudini dalla natura talvolta misteriosa.

6 giugno 2018

Picasso al Bateau-Lavoir

Bateau-Lavoir

Nei primi anni del novecento presso il 18° arrondissement di Parigi, al 13 di place Émile-Goudeau, si poteva affittare un appartamento con appena 15 franchi al mese; era una cifra modesta, giustificata dal fatto che l’immobile in questione era privo di servizi essenziali come gas ed elettricità. Per fortuna c’era l’acqua, anche se distribuita solo al primo piano, e le pareti divisorie erano così sottili da far soffrire caldo o freddo in base alle temperature di stagione. Si aggiunga poi la fama del quartiere, Montmartre, abitato storicamente da artisti e gente umile. L’immobile in passato era stato adibito a laboratorio di pianoforti, ma nel 1889 il proprietario incaricò un architetto di restaurarlo dividendo così l’edificio in dieci appartamenti; usando le travi di legno, l’architetto creò scale e accessi che lo resero simile ad un labirinto angusto e poco funzionale: ma il proprietario voleva farci soldi così iniziò ad affittarlo…

2 giugno 2018

Young Signorino e la post musica

Young Signorino

La prima volta che ho visto il video Mmh ha ha ha di Young Signorino sono rimasto semplicemente basito. Basito perché mi era stato presentato un po' come uno scherzo, un po' come la constatazione della china musicale odierna. Poi il gioco delle sincronicità si è messo in moto rievocandomi più volte questo nome, facendo così scattare la voglia di saperne di più; sapere ad esempio come sia possibile che abbia questo trapper abbia un certo successo tra i giovani.