21 febbraio 2023

Chi comanda a Hollywood?


Al termine del processo Manny uscì dall’aula del tribunale piuttosto perplesso fissando con sguardo smarrito la moglie. Poi in cerca di un conforto chiese all’avvocato quando avrebbe potuto rivederla, ma l’avvocato con voce decisa gli rispose che ciò sarebbe avvenuto solo in carcere.
Questa è una scena del film Il ladro di Alfred Hitchcock, dove il protagonista veniva accusato di una serie di furti a causa di uno scambio di persona. Manny così finisce in prigione ingiustamente in attesa che la faccenda giunga a chiarimento. Stiamo parlando di una pellicola del 1956 che mostra tutti i connotati dei film retrò: oltre al bianco e nero si evince il modo di vestire del protagonista in giacca, cravatta e cappello. E persino l’atteggiamento dei detenuti è dignitoso, privo della spavalderia dei film d’oggi. Quanto è cambiata la società e il linguaggio cinematografico in neanche trent’anni! Guardando infatti questi film sorge inevitabilmente una cupa nostalgia per una società che faceva del garbo e dell’eleganza il tratto distintivo di ogni famiglia e individuo. I film di allora non ostentavano la violenza, la sessualità, la bestemmia, ma anzi apportavano un messaggio morale fortemente positivo. Così viene spontaneo chiedersi, come si è potuti passare da un cinema e una televisione composta e sempliciotta, a un involgarimento e una pochezza di contenuti così vistosa? Questa domanda se la posero già negli anni Ottanta due studiosi americani che approfondendo la questione giunsero a delle conclusioni interessanti.    

16 febbraio 2023

Intervista su sessualità e giovani


Il termine sessualità nasconde tanti significati: innanzitutto, non vuol dire soltanto sesso. Più in generale, indica l’identità multiforme della persona: il senso che ognuno di noi dà al sesso, il comportamento sessuale, infine l’identità di genere. 

5 febbraio 2023

Adolescenza: l'età difficile raccontata dalla letteratura


L’adolescenza è una delicata fase di passaggio della nostra vita in cui andiamo alla scoperta di noi stessi

27 gennaio 2023

Le radici storiche dell’Antisemitismo e tutte le menzogne sul popolo ebraico

Perché il Nazismo scelse proprio questa comunità come vittima del proprio atroce operato, e perché non si sarebbero fermati lì.

23 gennaio 2023

La presunta inutilità dell’arte e delle discipline umanistiche

Perché è importante tutelare ciò che è, o appare, inutile in una società utilitarista

Tutti coloro che, per indole o vocazione, hanno scelto di intraprendere studi di carattere umanistico, devono essersi scontrati presto o tardi con l’enorme stigma che accompagna questo settore della conoscenza, nel contesto di un sistema culturale in cui la conoscenza deve essere necessariamente settorializzata. “Quello di cui ti occupi è inutile”, questo è il commento che in maniera più o meno esplicita viene rivolta a coloro che, in un tempo dominato dalla materialità, scelgono di dedicarsi a quanto è per definizione concettuale, spesso intangibile: la storia, l’arte, la letteratura, la filosofia.