9 luglio 2010

Il «questionario Proust» a Erri De Luca

Erri De Luca

Dove le piacerebbe vivere?
In un paese mediterraneo di antica civiltà e dotato di libertà di stampa.

Il suo ideale di felicità terrena?
Il bacio numero uno di un amore nuovo.

Per quali errori ha più indulgenza?
Per quelli degli altri.

Qual è il suo personaggio storico preferito?
Marek Edelman comandante dell’insurrezione del ghetto di Varsavia.

I suoi pittori preferiti?
Velazquez.

I suoi musicisti preferiti?
Bach.

I suoi registi cinematografici preferiti?
De Sica.

Quale qualità predilige in un uomo?
Lealtà.

Quale qualità predilige in una donna?
Volontà.

Quale sport pratica?
Alpinismo.

Sarebbe capace di uccidere qualcuno?
Non rispondo.

Chi le sarebbe piaciuto essere?
Nessuno, avrei evitato di essere.

Qual è il tratto distintivo del suo carattere?
Ostinazione.

Che cosa apprezza di più nei suoi amici?
Che mi accettino per amico.

Qual è il suo principale difetto?
Riflessi ritardati.

Qual è la prima cosa che la colpisce in una donna?
La bocca.

Quali scrittori preferisce?
Cervantes.

Quali poeti?
Marina Zvetaeva.

Quali sono gli scrittori italiani più sopravvalutati?
Moravia.

Quali sono gli scrittori italiani più sottovalutati?
Non conosco.

Quali sono gli scrittori stranieri più sopravvalutati?
Hemingway.

Quali sono gli scrittori stranieri più sottovalutati?
Non conosco.

Quali sono i libri della sua vita?
Il Pentateuco.

Che cosa, più di tutto, detesta?
I migratori che sbarcano da noi malgrado tutto e noi.
Il potere.

Di che morte vorrebbe morire?
Di cuore.


Erri De Luca, nato a Napoli nel 1950, romanziere, poeta e occasionalmente appassionato traduttore della Bibbia, dopo vari lavori e l’adesione a Lotta Continua, esordisce nel 1989 con Non ora, non qui. Seguiranno numerosi titoli tra cui: Aceto, arcobaleno
(premio France Culture), Tre cavalli (Premio Laure Bataillon), Tu, mioHa scritto per «La Repubblica», «Il Corriere della Sera», «Il Manifesto». L’ultimo libro pubblicato è Il peso della farfalla.




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