23 luglio 2024

Codex Seraphinianus: quando una lingua diventa un'opera d'arte

Una lingua è un sistema articolato di segni, suoni e simboli utilizzato da un gruppo di parlanti per comunicare tra loro, per esprimere pensieri, emozioni, idee e concetti. Cosa accade quando una lingua prende forma dall’immaginario di un artista, evolve nel tempo, si plasma fino a diventare lineare e strutturata ma priva di significato apparente?

19 luglio 2024

Breve viaggio linguistico: dal latino all’italiano

Quando ho studiato latino all’università, ho trovato comodo il fatto che molte delle parole di quella lingua assomigliassero alla lingua che parlavo io, l’italiano. Una grande fortuna o, meglio, una fortunata parentela linguistica. Tutti infatti sappiamo che l’italiano “viene” dal latino; ma in che senso? In che modo questa lingua parlata secoli fa ha dato vita a quello che per noi oggi è il nostro modo naturale di esprimerci? Proviamo a capirlo.

15 luglio 2024

Quando Elsa Morante difese La terra trema

L’attività di critica applicata ai vari settori della cultura (cinema, pittura, musica) necessita di sguardo attento, conoscenza e grande sensibilità. Ci sono vari artisti che, nel corso della loro carriera, hanno deciso di affacciarsi a questo mondo a tratti delicato altri controverso, perché implica la necessità di una presa di posizione non sempre ben accetta da parte di chi è oggetto della critica. Molti negli anni gli scrittori e le scrittrici che, profondamente affascinati dall’universo della settima arte, hanno offerto il loro sguardo sulle pellicole al pubblico, per far sì che quest’ultimo potesse assaporare nuove opportunità di pensiero. Tra queste scrittrici è possibile annoverare il caso di Elsa Morante.

11 luglio 2024

Una critica alle fondamenta dell’arte contemporanea

I lettori più attenti si saranno accorti ormai da tempo quale sia il tono che accompagna i miei articoli che riguardano l’arte contemporanea. In genere al tentativo di proporre un’analisi delle opere, aggiungo inevitabilmente una sferzata che prende di mira il messaggio fin troppo effimero dell’artista di turno. In questa personale valutazione ammetto di temere l’ebrezza d’essere il solo a pensarla così. E invece, scopro con mio grande piacere quanto possa essere ben più articolata e autorevole la descrizione di un critico d’arte come Andrea Barretta.

8 luglio 2024

“L’altro medioevo”: paganesimo e dualità dell’essere nella fiaba contemporanea Cavaliere senza ritorno di Ana María Matute

Ana María Matute

Cavaliere senza ritorno (La torre vigía) è un romanzo scritto nel 1971 dalla scrittrice spagnola Ana María Matute, considerato dalla critica uno dei romanzi più emblematici del genere fiabesco nel quale l’autrice ci propone una reinterpretazione delle storie di cavalleria. Come vedremo, in questo articolo si vuole dimostrare l’esistenza di un medioevo apparente, diverso da quello delle fiabe per bambini; una fiaba pagana intrisa di atmosfere sinistre.