16 giugno 2025

Il viaggio dell’arte italiana nei territori spagnoli. Un racconto curatoriale firmato Alessandro Giansanti

Nei giorni scorsi, il pubblico valenciano ha preso parte con entusiasmo al vernissage della mostra Andar Visivo, nuova tappa del progetto espositivo itinerante promosso da Agarte – Fucina delle Arti. Ospitata presso la Aleksandra Istorik Gallery, la rassegna ha segnato un nuovo e significativo passo nel percorso artistico e curatoriale ideato da Alessandro Giansanti, giovane curatore e gallerista impegnato da anni nella valorizzazione dell’arte italiana in contesti internazionali.
Il progetto nasce con una precisa intenzione, creare un percorso espositivo dinamico, che superi i limiti della mostra tradizionale e statica, offrendo agli artisti italiani un’occasione di reale confronto con pubblici, culture e spazi differenti.

In questo senso, ogni tappa attiva un vero e proprio laboratorio critico, più che una semplice vetrina espositiva, un’occasione di confronto in cui l’opera d’arte si confronta con nuovi ambienti e nuovi significati.

La formula promossa da Alessandro Giansanti si articola attraverso una rete di sedi museali e galleristiche accuratamente selezionate sul territorio spagnolo, capaci di ospitare e valorizzare una selezione eterogenea di artisti contemporanei. La scelta delle location, accomunate dalla volontà di sostenere linguaggi emergenti, risponde a una visione curatoriale ben precisa, che unisce qualità, sperimentazione e dialogo internazionale.

Ogni artista coinvolto è stato scelto non solo per la qualità tecnica, ma anche per la coerenza espressiva e la capacità di rappresentare, con la propria ricerca, una delle molteplici sfumature dell’arte italiana contemporanea. La rosa dei partecipanti si compone così di voci diverse ma armoniche, capaci di offrire una panoramica credibile e sfaccettata dell’attuale scena pittorica e scultorea italiana.

Il viaggio è iniziato nel luglio 2024, presso il Museo del Mar di Santa Pola, con la mostra Le Muse incantatrici – Las Musas encantadoras, realizzata in collaborazione con Divulgarti Group e con il sostegno della direttrice Maria José Cerdà Bertoméu. Successivamente, il progetto ha fatto tappa ad Alicante, nella Galería Vearte, dove a novembre si sono tenute due esposizioni: Doppia Conexión e Arte y palabra – Parole e Arte. Questi primi appuntamenti hanno evidenziato la capacità del progetto di adattarsi a contesti diversi, generando nuove letture delle opere in relazione agli spazi e al pubblico.

L’ultima tappa, Andar Visivo, appena inaugurata a Valencia presso la Aleksandra Istorik Gallery, rappresenta un momento di svolta. A differenza delle precedenti esposizioni, in cui il team curatoriale di Agarte si era mosso in veste di ospite, qui si è instaurata una vera e propria collaborazione con la direttrice della galleria. La giovane Aleksandra Istorik, con la sua visione dinamica e contemporanea, ha contribuito a creare un dialogo sinergico, fondato su una comune affinità generazionale e professionale.

Proprio Andar Visivo è stata pensata come un checkpoint simbolico del progetto, un punto da cui guardare indietro per leggere il percorso compiuto, e da cui proiettarsi verso nuove direzioni. La mostra ha infatti introdotto un approccio espositivo più aperto, fluido e condiviso, sottolineando la volontà di Agarte di crescere attraverso la selezione delle opere, ma anche nel dialogo diretto con le realtà che accolgono il progetto.

Secondo l’Art Curator e Gallerista romano, è proprio la natura itinerante a trasformare in modo determinante il rapporto tra artista, spazio e pubblico. L’arte, portata fuori dalla comfort zone abituale, diventa terreno di scoperta reciproca. Questo percorso, definito dal curatore come “un esperimento in divenire”, assume quindi un valore formativo e trasformativo sia per gli artisti che per gli operatori coinvolti.

L’esperienza in Spagna ha dimostrato inoltre come il contesto culturale influenzi la percezione delle opere: ogni pubblico reagisce in modo differente, offrendo nuove chiavi di lettura e stimoli preziosi per chi espone. Per Giansanti, il confronto con l’estero è una forma di “traduzione” culturale, che rafforza il senso di una missione, che è quella di costruire ponti, non solo fisici ma anche concettuali, tra diverse comunità artistiche.

Guardando al futuro, lascia intendere l’arrivo di importanti sviluppi, ancora sotto riserbo, ma già in preparazione. Ciò che è certo è che Agarte continuerà a espandere il suo raggio d’azione, proseguendo questo viaggio europeo dell’arte italiana con la stessa dedizione, fluidità e visione che ne hanno caratterizzato le tappe iniziali.

L’avventura di Andar Visivo non si chiude, quindi, con la sua inaugurazione, l’evento è un punto di partenza per nuove relazioni, nuove tappe, e soprattutto per una continua ridefinizione del ruolo dell’arte contemporanea nel mondo.

Giuseppina Irene Groccia

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