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3 agosto 2024

I documentari di Cecilia Mangini

La Storia di una nazione è al contempo trascendente ed immanente alla storia del singolo. La quotidianità di ogni persona, con i suoi problemi, le sue relazioni sociali, le sue difficoltà economiche, non può, naturalmente, trovare spazio all’interno dei libri di storia, ma ciò non significa che non meriti di essere raccontata. Può, ad esempio, farsene carico il cinema, che nella forma del documentario, può dare visibilità alle storie del singolo, che sono anche le storie di tanti per capire l’andamento socio-politico-culturale della storia di tutti. La visione dei documentari rappresenta, quindi, una grande opportunità per calarsi nella società del passato, ma anche del presente, per individuarne le criticità e i punti di forza. In tal senso, la prima donna documentarista in Italia, i cui lavori meritano una grande attenzione, è stata Cecilia Mangini.

1 luglio 2024

Leonardo Sciascia e la fotografia

L’animo di chi fa e respira arte è colmo di arcobaleni, sfaccettature, opportunità. Vi è sovente un grande potenziale che spinge affinché possa essere espresso e canalizzato nel miglior modo possibile. La sensibilità di chi ama l’arte e ha deciso di farne un mestiere è spesso così profonda da necessitare di varie forme per trovare concretezza e occupare lo spazio che merita. Sono, quindi, tanti gli artisti che hanno scelto, o meglio, hanno sentito il bisogno di esprimersi attraverso varie forme d’arte. Così come sono molti quelli che hanno studiato e approfondito altre declinazioni artistiche che compongono il grande mosaico della cultura. In tal senso, una delle personalità particolarmente inclini alla conoscenza delle diverse espressioni artistiche è stato Leonardo Sciascia

27 giugno 2024

L'arte del quotidiano

Giorgio Morandi, Natura morta, 1955

Alcune volte sembra che le opere che si trovano nei musei o nelle gallerie siano talmente distanti dallo spettatore, che non riguardano la vita di tutti i giorni con i suoi pensieri e le sue preoccupazioni. In questo articolo si parlerà di quattro artisti contemporanei che non solo hanno raccontato, ognuno con le proprie diversità, ciò che si considera abituale ma ne hanno fatto una cifra stilistica della loro dimensione creativa dando così vita a una vera e propria arte del quotidiano.

19 giugno 2024

Antonioni e i cortometraggi degli anni Quaranta e Cinquanta

L’inizio della carriera di un artista è caratterizzata da scoperte, tentativi, sperimentazioni; talvolta con il tempo viene rinnegato, in altri casi, invece, apprezzato e ricordato con affetto e nostalgia dalla viva voce dello stesso artista. Certamente, però, l’origine e i primi passi di un percorso artistico diventano oggetto di studio e approfondimento da parte di critici e ricercatori che provano a rilevare punti di svolta e caratteristiche delle scelte estetiche e formali di un artista, collocandolo nel suo contesto storico, politico e culturale. Anche nel caso di Michelangelo Antonioni, uno dei più grandi registi italiani, l’analisi della prima fase della sua carriera costituisce un momento di studio estremamente fecondo. 

6 giugno 2024

Omaggio a Marina Cicogna

Gli anniversari sono ricorrenze che smuovono ed animano la memoria, che risvegliano dal sonno o dalla frenesia a cui spesso la nostra società contemporanea ci costringe. Nascite, morti, tutto va pensato e tirato fuori dalla cassetta dei ricordi che appartiene a ciascuno di noi. Quando, però, qualcuno lascia la vita terrena e raggiunge il mondo dell’ignoto, gli anniversari servono a riscoprire o a far scoprire per la prima volta alle nuove generazioni l’universo personale, culturale e lavorativo di quell’anima, che un tempo era anche corpo. Nel mondo dell’arte e, più in generale, della cultura, queste ricorrenze costituiscono un’occasione per focalizzare l’attenzione sul patrimonio di inestimabile valore che è stato creato e che è entrato nella mente e nel cuore del pubblico. Come non ricordare, quindi, che il 29 maggio Marina Cicogna, prima donna produttrice cinematografica in Italia, avrebbe compiuto 90 anni. Un compleanno importante che ci suggerisce di ripercorrere alcuni dei momenti della sua straordinaria carriera.

17 maggio 2024

La pittura di Georgia O’Keeffe

La pittura è l’arte che ci permette di delimitare spazi, di tracciare limiti per poi superarli con la forza della fantasia e di assistere a incontri e scontri fra colori. È una delle forme d’arte più antiche, studiate e raccontate, affascinante e sempre diversa. La storia della pittura ci ha regalato nel corso degli anni fiumi di opere realizzate da profili artistici estremamente particolari, capaci di esprimere tanto il loro più profondo stato interiore quanto lo spirito del tempo. Una delle personalità che ha lasciato un’impronta importante nel variegato mondo della pittura è Georgia O’Keeffe.

10 maggio 2024

Vittorio De Seta e il racconto del quotidiano

Vittorio De Seta

Tramonti, fatica, lavoro, albe, bambini sono gli elementi che dettano il ritmo della nostra vita nonché gli ingredienti del nostro quotidiano. Un ritmo che è unico per ciascuno di noi e un quotidiano che si esprime attraverso forme e colori diversi. Il racconto della realtà, senza filtri e fatto con sguardo puro e genuino, è quanto di più difficile possa esserci, ieri come oggi. Molti artisti, soprattutto appartenenti al mondo cinematografico, hanno imbracciato la macchina da presa ed hanno provato, negli anni, a regalare al pubblico piccole parti di realtà, di quotidianità e di ritmi di vita diversi. Tra i tanti artisti, spicca, senza dubbio, la figura di Vittorio De Seta.

15 aprile 2024

I documentari di Luigi Di Gianni

Usi, costumi, tradizioni sono elementi che caratterizzano capillarmente le comunità e le terre che le ospitano. Entrano così nella storia, o meglio, si fanno storia e per questo meritano di essere raccontate. Dare dignità al passato e ai ricordi è fondamentale e le diverse forme artistiche ci aiutano a tenere viva la memoria di ciò che è stato. Uno dei personaggi che con i suoi lavori cinematografici ha tramandato e tratteggiato le tradizioni delle comunità italiane dopo la prima metà del Novecento è Luigi Di Gianni.

14 marzo 2024

Mostra castello di Novara: "Boldini, De Nittis et les italiens de Paris"

Westminster - G. De Nittis
Westminster di G. De Nittis

Prosegue con grande slancio al Castello di Novara la mostra organizzata da Associazione METS-percorsi d’arte, Comune di Novara e Fondazione Castello di Novara su “Boldini, De Nittis et les italiens de Paris”, in esposizione dal 4 novembre 2023 fino al 7 aprile 2024 e curata da Elisabetta Chiodini. Nelle sale del primo piano del castello lo spettatore può immergersi nel clima artistico italiano ed europeo dei decenni a cavallo tra XIX e XX secolo, ammirando circa una novantina di dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private, realizzati da un nutrito gruppo di artisti italiani, noti come “Les italiens de Paris” che nei decenni finali dell’Ottocento si stabilirono a Parigi, facendosi conoscere e apprezzare da collezionisti, mercanti d’arte, nobili donne e intellettuali. Tra essi il ferrarese Giovanni Boldini e il barlettano Giuseppe De Nittis, presenti nel titolo della mostra, occupano un ruolo di rilievo, ma non mancano altri protagonisti del panorama artistico italiano; un panorama che acquisì un respiro sempre più internazionale, data la volontà dei pittori italiani di confrontarsi con altri contesti e di ampliare il proprio mercato anche all’estero. 

10 marzo 2024

L’ultimo sguardo di Antonioni sulla Sicilia

Noto, Mandorli, Vulcano, Stromboli, Carnevale

Ci sono vari modi per raccontare una terra, le sue tradizioni, le sue bellezze. Ci si può, ad esempio, affidare all’arte per dar vita ad una narrazione tanto nobile quanto necessaria. Che si tratti di fotografia, pittura o cinema, ci vuole una grande maestria per restituire al meglio il ritratto di una terra, del suo popolo, delle sue contraddizioni, ma anche della sua architettura, della natura che la circonda e della sua cultura. A raccontare con grazia e realismo la Sicilia è stato Michelangelo Antonioni nel cortometraggio Noto, Mandorli, Vulcano, Stromboli, Carnevale.

21 febbraio 2024

Lucian Freud: Profondità Emotiva nell'Arte Contemporanea

Lucian Freud

Lucian Freud, un'icona nell'universo artistico del XX secolo, ha lasciato un'impronta indelebile attraverso la sua arte rivoluzionaria e audace. Il pittore britannico ha saputo trasformare la tela in uno specchio della condizione umana, rivelando l'anima e la carne con una sincerità cruda e commovente. Dalla sua vita personale intensa, intessuta di amori complessi, alle sue rappresentazioni iconiche di modelli celebri e intimi, l'opera di Freud è un viaggio attraverso la vulnerabilità, la bellezza imperfetta e la complessità del vivere.

5 febbraio 2024

Louise Brooks: ritratto di una diva

Ci sono volti iconici che lasciano il segno, nella vita come nell’arte. Quadri, pellicole, fotografie accolgono sguardi rimasti ormai impressi nella storia della cultura e soprattutto nella memoria della gente. Sono figure con un’aura particolare, capace di creare una forte connessione con chi guarda e che, attraverso le varie forme d’arte, riescono a sprigionare un’energia travolgente. Uno dei volti che ha sicuramente lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema e dell’arte è quella di Louise Brooks.

29 gennaio 2024

I migranti nella fotografia di Lewis Hine

Italian family on ferry boat, leaving Ellis Island

La migrazione è un fenomeno che da sempre riguarda la società umana e al giorno d’oggi lo sappiamo bene. Anche il Novecento ha vissuto periodi in cui le ondate migratorie sembravano inarrestabili; molti Paesi hanno dovuto affrontare una sfida difficile che ha tuttavia caratterizzato il loro assetto sociale e tra questi gli Stati Uniti sono stati sicuramente uno dei più colpiti. Ad interessarsi a queste ondate migratorie fu il fotografo e sociologo Lewis Hine, il quale ci ha lasciato diverse testimonianze sulle migrazioni in territorio americano di inizio secolo.

8 gennaio 2024

Il cinema africano degli anni Sessanta e Settanta

3. La noire de

Una delle tante opportunità che ci consegna il cinema, ma più in generale la cultura, è quella di venire a contatto con altre realtà e di aprirsi a nuovi mondi, spesso lontani nello spazio e nel tempo. Grazie al lavoro di tanti cineasti è per noi possibile, ad esempio, fare un tuffo nell’Africa del passato, quella degli anni Sessanta e Settanta, e, per compiere questo viaggio, ci affidiamo alla guida di quattro importanti registi: Ousmane Sembène, Ahmed El Maanouni, Djibril Diop – Mambèty e Med Hondo.

19 dicembre 2023

La Fotografia umanista di Robert Doisneau

Fotografare significa ritagliare pezzi di realtà, unici ed irripetibili. Spazio e tempo vengono fermati; volti, luoghi e panorami, che rappresentano il qui ed ora, diventano così testimonianze del passato per il futuro. La storia della fotografia è lunga ed è costellata dall’attività di diversi artisti, ciascuno con il suo sguardo inconfondibile. Uno dei fotografi più importanti che il Novecento ci ha regalato è, senza dubbio, il francese Robert Doisneau.

9 dicembre 2023

Francia, anni Trenta: il cinema di Jean Vigo

Jean Vigo

La ricostruzione delle società del passato prende forma attraverso libri, fotografie, pellicole. Questi prodotti culturali ci consentono di sopperire, almeno parzialmente, alla nostra assenza e di poter sentire l’odore e il sapore di qualcosa che non abbiamo mai vissuto e che non potremo vivere mai. Così, per “entrare” nel mondo della Francia degli anni Trenta, è possibile, per esempio, lasciarsi guidare dai film di un artista del cinema che, purtroppo, ci ha lasciati troppo presto: Jean Vigo.

4 dicembre 2023

Le arti di Man Ray

Negli anni il dialogo tra arti differenti ha trovato sovente concretezza nelle opere di personalità eclettiche che, nel corso della loro vita, per passione o per lavoro, hanno abbracciato e conosciuto diverse forme d’arte, realizzando progetti che sono entrati nella storia della cultura. È il caso di Man Ray, artista completo che nella sua carriera ha spaziato dalla pittura alla fotografia passando per il cinema, lasciando un’impronta chiara e inconfondibile.

10 novembre 2023

Alle origini del documentario: Robert Flaherty

Documentare la realtà significa garantirne una testimonianza per il domani, dare luce a qualcosa che, altrimenti, resterebbe in ombra. La nascita e lo sviluppo di nuovi strumenti tecnologici e di nuove forme d’arte sono stati, in tal senso, di fondamentale importanza per il processo di documentazione del reale. In ambito cinematografico, l’origine della forma espressiva del documentario si fa risalire all’attività dello statunitense Robert Flaherty.

18 ottobre 2023

Uno sguardo sul “critico” Antonioni

Michelangelo Antonioni

Michelangelo Antonioni non è stato solo il grande regista che tutti conoscono, vincitore di Nastri d’argento, David di Donatello, più volte protagonista a Cannes, Leone d’oro alla carriera a Venezia nel 1983, ma anche tanto altro: sceneggiatore, scrittore, pittore e critico cinematografico.
Ed è per questo che rientra a pieno nell’alveo delle personalità multiformi, dei cosiddetti artisti a trecentosessanta gradi. Figure che, purtroppo, come sovente capita, vengono riconosciute e ricordate dal grande pubblico per un solo colore, mentre, invece, nascondono al loro interno una vasta gamma di sfumature. Spesso, però, questa affascinante complessità che rende grandi questi artisti non viene del tutto restituita dalle pagine dei quotidiani, dai documentari e, più in generale, da tutti i prodotti mediali che si occupano di cultura e spettacolo. Così al pubblico arriva solo un colore dell’artista ed è la parzialità a vincere. Una parte per il tutto. È accaduto molte volte nel passato e continua ancora oggi ad accadere, perché è alla riduzione e alla semplificazione che si è abituati. Sarebbe auspicabile un esercizio di approfondimento, di attraversamento di un limite, di un confine tra ciò che è noto e ciò che lo è meno.

21 agosto 2023

Il volto laico-cristiano di Michelangelo Merisi

Michelangelo Merisi da Caravaggio, tra i nomi più abusati e controversi della storia dell’arte moderna. Definirlo provocatorio e dissacrante è, non solo riduttivo, ma anche opinabile. C’è chi vede nella sua personalità irascibile, ma geniale, i presupposti per la nascita di una forma artistica cruenta ma enigmatica, laica e contemporaneamente cristiana. La sua produzione artistica segue degli snodi canonici che assecondano pedissequamente le tappe più emblematiche della sua vita personale e professionale e che, puntualmente, secondo una lettura differente, possono subire una reinterpretazione innovativa.