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22 luglio 2009

Una dozzina di idee per cambiare l’editoria

raccolta XII
La copertina della raccolta XII

Sul finire del 2006 lessi casualmente un articolo che annunciava la nascita di una nuova forma di editoria on-demand chiamata Lulu. Lulu era, ed è tutt’ora, un sito che consente di stampare e vendere online la propria opera scegliendo proprio tutto, dalla copertina all’impaginazione sino al prezzo di copertina… Tutto ciò senza essere sottoposto ad alcun giudizio degli editor e senza alcun obbligo di spesa. In pratica è possibile ordinare anche una singola copia del proprio libro o magari una decina di copie da distribuire ad amici e conoscenti: una piccola rivoluzione nell’editoria. Come molti già sanno infatti le strade usuali per pubblicare un libro in Italia sono piene di difficoltà e tranelli; non è poi così difficile trovare piccole case editrici disposte a pubblicare l’opera di uno sconosciuto, non sempre perché credano nelle capacità dell’autore, in quanto l’editore avanza abitualmente una richiesta: garantire l’acquisto di almeno un certo numero di copie. Ciò si traduce in un costo di svariate centinaia di euro per l’autore e una pila di libri da dover vendere ad ogni costo. Sicché il risultato finale è che l’editore non perde economicamente nulla, mentre l’autore al più, recupererà una minima parte delle spese. Per questa ragione, tolte realisticamente le chance di un contratto milionario con la Mondadori, l’autore deve trovare altre possibilità…


8 luglio 2009

«L’universo è una casualità moralmente neutra d’inimmaginabile violenza»

Così dice Sam Waterston nell’efficace sceneggiatura d’un piccolo film di Woody Allen. Così sembrerebbe potersi dire per le storie del «casto», del «matto» e della «lesbica», secondo gli improperi che s’erano guadagnati, e che certo col caso e con la violenza, fisica o psicologica che sia, hanno combattuto tutta la vita: «L’uomo non è più artista, è divenuto opera d’arte».