1 settembre 2012

Il cambiamento, la crisi e l’uomo nuovo


Con l’avvento del nuovo secolo il mondo, e il modo di concepire le sue strutture, non sarà più lo stesso. Cambiano le tecnologie che si sviluppano sempre più e si inseriscono, idealmente, nello scenario della seconda guerra mondiale con l’avvento della bomba atomica. A cambiare non è, però, solo il sistema di intendere la vita nuova che prende piede nella crisi di cui Vattimo parla nel video sull’esistenzialismo, bensì il terremoto è anche filosofico. Crollano le strutture hegeliane e a queste si oppone un nuovo modo di intendere l’uomo e la sua esistenza per mano di Kierkegaard prima, fino a poi culminare in una crisi teologica rappresentata da Karl Barth. Con Barth l’esperienza religiosa accompagna i nuovi cambiamenti novecenteschi sullo sfondo della corrente esistenzialistica, insieme a Jaspers e Heidegger in filosofia, quest’ultimo come antagonista della metafisica tradizionale. La spiegazione dell’ex docente di filosofia dell’Università di Torino sul concetto di crisi offre una base di pensiero positiva sulla quale intendere non solo l’impasse del passato, bensì si colloca nell’alveo di una tradizione ermeneutica ancora in auge nei dibattiti dei nostri giorni. La filosofia dell’esistenzialismo, che apre i battenti a una riflessione diversa sull’esistenza, è anzitutto storia di una avvenuta metamorfosi che colpisce i diversi strati dell’esistenza in cui il protagonista non è una forza esterna (Hegel) ma è l’individuo posto al centro dei suoi limiti e di una libertà che ora, sebbene anche in chiave negativa, lo realizza e lo spiega totalmente. Questo percorso nuovo all’interno di una crisi è in corso tutt’ora ed è la storia della presa di coscienza del bene e del male di una rinnovata cultura umana. Sulla scia del dibattito amplio qui affrontato da Gianni Vattimo, si consigliano altri video-lezioni del maggiore esponente del nichilismo reattivo della filosofia italiana, quali: Abitare 2000, e Linguaggio, Struttura, Storia.

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