11 marzo 2014

I tabù della scienza


Per quanto possa apparire paradossale anche in ambito scientifico esistono dei tabù difficili da scardinare, cioè schemi mentali molto simili a quelli che Galileo aveva incontrato quando aveva mostrato al telescopio l'esistenza delle lune di Giove ai cardinali e agli accademici. Certamente non è più tempo per abiure e condanne, ma per censure e estromissioni sì.

Risulta illuminante la visione di una TED conference dello scienziato inglese Rupert Sheldrake dal titolo The science delusion (Le delusioni della scienza). In questa conferenza tenuta nel gennaio del 2013 lo scienziato attacca le attuali posizioni dell'accademismo scientifico dimostrando come sussistano una serie di tabù che fanno permanere salde certe convinzioni pur essendo sempre più deboli gli elementi a sostegno della tradizione. Tutti i punti su cui si scaglia il conferenziere li elenca nella conferenza ma essi sono esplicati meglio all'interno di un libro dall'omonimo titolo (e di cui probabilmente in futuro parleremo). Gli aspetti sconvolgenti che Sheldrake tira in ballo sono due in particolare, il fatto che alcune costanti sembrano non essere "costanti". La velocità della luce infatti sembra essere variata per diversi anni di una percentuale tale da uscire persino dalla soglia fisiologica dell'errore strumentale, per poi ritornare ai valori ordinari. Ma anche la costante di gravitazione universale sembra non mantenere il suo valore fisso. Tutto ciò metterebbe in discussione i fondamenti stessi della scienza.

La scomoda conferenza ha subito prodotto una reazione da parte del comitato TED che ha cancellato il video dal sito ufficiale. Non volendo entrare nel merito delle ragioni che hanno portato questa decisione, ciò che si percepisce è sicuramente una presunta volontà di limitare queste idee.

PS: al video vanno abilitati i sottotitoli in italiano.

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