Visualizzazione post con etichetta riflessioni esistenziali. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta riflessioni esistenziali. Mostra tutti i post

2 ottobre 2010

Dalla disalfabetizzazione alla democrazia


Si parla da tempo (forse da troppo) di disalfabetizzazione degli italiani, di mancanza di cultura e di una cronica incapacità logica per un crescente numero di persone. I dati suggeriti dal noto linguista Tullio de Mauro sono davvero scoraggianti: il 12% dei laureati ha difficoltà a leggere e comprendere bene un testo, solo il 21% degli italiani possiede più di cinquanta libri a casa. Questi dati uniti ald altre cattive abitudini favoriscono una perdita di competenze linguistiche e culturali subito dopo l'età scolare.

26 marzo 2010

«La speranza è una trappola»


La puntata speciale che ieri sera, con lo staff di Annozero, Michele Santoro ha condotto al Paladozza di Bologna ha riservato non poche sorprese. Tra le tante cose che potrebbero dirsi e i tanti spunti di riflessione che ha suggerito - non tanto sui (prevedibili ma sempre utili) contenuti, quanto piuttosto su quello che ha rappresentato questo spettacolo dal punto di vista della comunicazione - io vorrei soffermarmi sulla breve intervista che Stefano Bianchi ha fatto a Mario Monicelli. Il regista, con la sua solita lucidità - per nulla scalfita dai suoi novantaquattro anni - è spietato: «La speranza è una trappola. È una brutta parola, non si deve usare. La speranza è una trappola inventata dai padroni». L'unica soluzione è, secondo lui, la rivoluzione, «la rivoluzione non c'è mai stata in Italia. C'è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, in Germania. Dappertutto meno che in Italia. Ci vuole qualche cosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto».