7 febbraio 2010

L’uomo che ha inventato il ventesimo secolo


banconota tesla 
Lasciamo che il futuro dica la Verità, e giudichiamo ciascuno secondo la propria opera e gli obiettivi.
  Il presente è loro; il futuro, per il quale ho realmente lavorato, è mio.

  Nikola Tesla

Nel 1884 un uomo di bell’aspetto si presentò nell’ufficio di Thomas Edison, e sperando d’essere assunto alle sue dipendenze gli consegnò una lettera credenziale dove v’era scritto: «…conosco due grandi uomini, uno siete voi, l'altro è questo giovane...» Dopo un breve colloquio fu così assunto nella Edison Machine Works svolgendo i lavori più umili. Ma quando aveva un po’ di tempo libero il giovane Nikola Tesla tornava nell’ufficio del suo datore di lavoro per parlare ancora una volta del suo progetto di energia elettrica alternata, un’idea che il testardo Edison non voleva proprio accettare. Ma viste le indubbie capacità Tesla ebbe il compito di riprogettare i generatori ad energia elettrica continua con la promessa di un premio di 50.000 dollari (l’intero valore capitale dell’azienda di Edison!). Tesla vi lavorò per un anno intero e dopo aver ottenuto un redditizio brevetto per l’azienda di Edison, chiese di riscuotere il premio pattuito, ottenendo un netto rifiuto: «…lei non capisce il senso dell'umorismo americano!» si sentì dire. Da quel momento i rapporti tra i due genî dell’elettricità si guastarono definitivamente…

Tesla si mise così a lavorare per George Westinghouse, un imprenditore che mostrava un certo interesse per le sue idee, consentendogli finalmente di sviluppare il suo progetto per la generazione e la distribuzione dell’energia elettrica alternata: un sistema che prometteva di abbattere vistosamente i costi di produzione diminuendo il diametro dei fili e le perdite elettriche, ma soprattutto consentendo un efficiente trasporto dell’energia anche a centinaia di chilometri di distanza. Questi studi sfociarono in una guerra aperta tra i due sistemi di corrente ma anche tra i due protagonisti, Tesla ed Edison, non senza colpi bassi da parte di quest’ultimo che osteggiò il suo avversario in ogni modo. Ma quando la commissione per la costruzione della prima centrale idroelettrica al mondo, presso le cascate del Niagara, scelse il brevetto di Tesla, le cose cambiarono. Lo scienziato di origine serba divenne famoso in tutto il mondo, tanto da ricevere (anni dopo) l’indiscrezione di una sua candidatura al Nobel per la fisica assieme ad Edison: ma nessuno dei due aveva intenzione di dividere il premio, né di riceverlo subito dopo l’altro.
In anticipo di alcuni anni sulla scoperta di Wilhelm Röntgen, Tesla scoprì una radiazione chiamata successivamente raggi X, con cui eseguì persino una radiografia della propria mano rilevandone gli effetti dannosi per l’uomo: ma nel 1895 a causa di un incendio del suo laboratorio di New York, ogni traccia di quella ed altre scoperte venne cancellata. Due anni dopo registrò il primo brevetto della radio aprendo un successivo contenzioso con Guglielmo Marconi riguardo la priorità del brevetto. Proseguì l’anno successivo mostrando in pubblico la prima imbarcazione radiocomandata, sperando che la Marina Americana potesse esserne interessata: ma l’invenzione fu accantonata per lungo tempo sino a quando negli anni Sessanta venne ripresa e applicata proprio come la conosciamo oggi.

tesla studio
Tesla fotografato nel suo studio a Colorado Springs durante un esperimento elettrico

Nel 1899 lo scienziato decise di trasferirsi presso Colorado Springs, lontano dalla città, in un luogo più adatto ai suoi studi. Il suo laboratorio fu munito del più grande amplificatore elettrico dell’epoca con cui riusciva a ricreare scariche elettriche artificiali e fulmini globulari di grande potenza. Con questi strumenti scoprì che la terra risulta essere un buon conduttore e che essa si comporta come una enorme cassa di risonanza per fenomeni elettromagnetici come ad esempio i fulmini atmosferici (la cosiddetta risonanza Schumann). Questa risonanza elettromagnetica si manifesta in particolare alla frequenza di 8 Herz, che è poi anche la frequenza delle onde alfa del cervello umano: questa correlazione fa ipotizzare, secondo alcune teorie complottiste, persino il recente sviluppo di studi sul controllo delle menti umane… Utilizzando il terreno, ma anche la ionosfera terrestre, Tesla fu in grado di accendere delle lampade anche a diversi chilometri di distanza senza utilizzare cavi elettrici; spesso durante i temporali, attorno al suo laboratorio si scaricavano enormi quantità di fulmini, fin quando un giorno i trasformatori della centrale di Colorado Springs si sovraccaricarono lasciando al buio la città intera. Investigando sull’accaduto, si scoprì che la causa del black out non era dipesa da un eccesso di richiesta, ma da una corrente contraria: Tesla aveva prodotto energia elettrica dalla ionosfera!
Uno degli aspetti più controversi di Tesla riguarda inoltre la dichiarazione secondo cui avrebbe ricevuto segnali radio di origine extraterrestre. La conferma della ricezione di questi segnali non è possibile ottenerla ad oggi, tuttavia si è supposto che egli abbia captato per primo i segnali radio emessi dalla magnetosfera di Giove.

Il laboratorio di Colorado Springs venne smontato alcuni mesi dopo a causa dei debiti accumulati da Tesla, il quale dovette cercare nuovi finanziatori per proseguire le sue ricerche. Poco dopo il magnate J. P. Morgan gli concesse la cifra esorbitante di 150 mila dollari per costruire una torre in grado di eseguire telecomunicazioni senza fili. La torre Wardenclyffe venne costruita, ma il suo completamento richiese molti più soldi. Inoltre dopo la scoperta della telegrafia senza fili di Marconi, Morgan e gli altri finanziatori gli tagliarono i fondi. Ma Tesla non era solo interessato alla trasmissione dei segnali senza fili, ma ad un sistema più ampio che potesse comprendere la ricezione di notizie, immagini e audio: aveva in poche parole anticipato l’idea stessa di internet!

Appena completato, sarà possibile per un uomo di affari a New York dettare istruzioni e vederle immediatamente apparire in caratteri nel suo ufficio a Londra o altrove. Sarà capace di chiamare dalla sua scrivania e parlare con ogni abbonato telefonico sul globo, senza alcun cambio nell'attrezzatura esistente. Uno strumento poco costoso, non più grande di un orologio, servirà al suo portatore per sentire dovunque, su mare o terra, musica, canzone o discorso di un leader politico, l'indirizzo di un uomo eminente di scienza o il sermone di un ecclesiastico eloquente, trasmesso in un altro luogo comunque distante. Nella stessa maniera ogni ritratto, carattere, disegno o stampa può essere trasferito da un luogo ad un altro…

Ciò che fece sicuramente tramontare la realizzazione della torre Wardenclyffe fu anche l’idea fissa di Tesla di produrre energia elettrica dalla ionosfera per ridistribuirla in ogni angolo della terra, utilizzando un semplice ricevitore portatile. Il concetto di Free energy senza l’ausilio di fili elettrici (wireless diremmo oggi) si sarebbe potuto applicare agli aerei, alle auto, ai treni e ovviamente a tutte le abitazioni domestiche, anche negli angoli remoti del pianeta. Tale idea sicuramente spaventò Morgan, il quale intravide uno stravolgimento dell’economia mondiale basata sul controllo energetico e sul ricatto del petrolio.

Dopo la “follia da un milione di dollari” come fu soprannominata la torre Wardenclyffe, Tesla non riuscì più a ottenere finanziamenti per le sue ricerche, finendo i suoi giorni in una stanza del New Yorker Hotel a Manhattan con i pochi soldi di pensione e senza proprietà. Poche ore dopo il suo decesso la sua camera fu ispezionata dall’FBI che sequestrò appunti e progetti dello scienziato considerandoli come materiale top secret. La ragione di tanta riservatezza, tutt’oggi mantenuta su moltissimi appunti dello scienziato, risiede nelle invenzioni mai realizzate come il cosiddetto Raggio della morte. Secondo Tesla il Raggio della morte avrebbe:

…inviato fasci molto concentrati di particelle nell'aria libera, di un'energia così tremenda da abbattere una flotta di 10.000 aeroplani nemici a una distanza di 200 miglia dal confine della nazione attaccata e avrebbe fatto cadere gli eserciti sui loro passi.

Lo scienziato nel corso della sua vita aveva parlato di altre possibilità date dalla fisica: come la modificazione dello spaziotempo, il teletrasporto o la creazione di aerei ad antigravità. Tutte queste idee, più volte divulgate ad amici e conoscenti, non vedranno mai la luce pur avendole proposte ad alcuni governi occidentali senza alcun successo.

Ma per quale ragione un genio così prolifico venne così presto accantonato? Le ragioni sono molteplici, alcune di carattere prettamente economico come per l’energia elettrica senza fili, altre perché precorrevano troppo i tempi, o soltanto perché egli s’era creato attorno a sé una fama da “scienziato pazzo”. In effetti Tesla non mancava occasione per mettere in mostra i suoi comportamenti eccentrici: negli alberghi cercava camere il cui numero fosse divisibile per 3, mangiava usando 12 paia di tovaglioli, disdegnava i gioielli e il denaro e amava morbosamente gli animali. Negli ultimi anni della sua vita si era dedicato alla cura dei piccioni e dei gatti, scegliendo con consapevolezza di vivere la sua esistenza all’insegna del celibato e della castità sessuale. La comunità scientifica quindi non ebbe mai troppe parole di apprezzamento, specie quando affermò, all’età di 81 anni, di aver ultimato una teoria dinamica sulla gravità che avrebbe contestato il lavoro di Einstein: «...[a] un magnifico abito matematico che affascina, abbaglia e rende la gente cieca di fronte ad errori impliciti. La teoria è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re [...], i suoi esponenti sono uomini brillanti, ma sono metafisici, più che fisici...»

Nella sua critica vi era soprattutto la contestazione sugli effetti della curvatura dello spazio-tempo in presenza di oggetti massivi come le stelle e i pianeti. Inoltre metteva in discussione la paternità della teoria della Relatività affermando che duecento anni prima il connazionale Ruđer Bošković l’avesse precorsa.

tesla

Ma a quasi settant’anni dalla sua morte alcune delle sue invenzioni sembrano essere state riscoperte, per altre invece si continua a dimenticare il valore del suo scopritore: si pensi alla rete internet (come già detto), all’energia elettrica alternata, alla radiotrasmissione, al radar, agli aerei a decollo verticale, alle auto elettriche e molto altro ancora...

In merito all’energia elettrica senza fili di recente sono stati introdotti sul mercato alcuni prodotti in grado di ricaricare i cellulari senza l’uso di fili, e a breve si promette l’alimentazione di apparecchi elettrici senza cavo. Inoltre secondo alcune teorie cospirative (da sempre presenti attorno alla figura di Tesla), un’applicazione controversa derivata dai suoi studi, riguarda il sistema Statunitense di antenne HAARP per lo studio della ionosfera e delle radiocomunicazioni. Le accuse nei confronti di questo sistema di antenne si muovono in merito alle manipolazioni climatiche avvenute negli ultimi anni con cadenza preoccupante, per alcuni inoltre HAARP avrebbe persino procurato artificialmente il terremoto di Haiti. Per non parlare del presunto coinvolgimento (diretto o indiretto) nel famoso esperimento di Philadelphia sull’invisibilità di una portaerei americana…
Se tutto ciò può apparire bizzarro si deve comunque dire che Tesla, sul finire dell’ottocento, riuscì a produrre un mini-terremoto nel centro di New York facendo oscillare pericolosamente un edificio in costruzione a pochi isolati di distanza.

Volendo riconoscere i grandi meriti di questo genio da troppo tempo dimenticato, possiamo certamente affermare che egli è l’uomo che ha avuto l’indubbio merito di “inventare” il ventesimo secolo.

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