9 febbraio 2013

Benvenuti in tempi interessanti - Slavoj Žižek

Benvenuti in tempi interessanti

Dicono che in Cina, se si odia veramente qualcuno, lo si maledice così: «Che tu possa vivere in tempi interessanti!» Storicamente i "tempi interessanti" sono stati degli obiettivi irrequietezza, guerra e lotte per il potere che hanno portato sofferenze a milioni di innocenti. Oggi ci stiamo chiaramente avvicinando a una nuova epoca di tempi interessanti. Decenni di Stato sociale, in cui tagli finanziari erano limitati a brevi periodi ed erano sostenuti dalla promessa che le cose sarebbero ben presto tornate alla normalità, stiamo entrando in un nuovo periodo in cui la crisi economica è diventata permanente, è ormai un semplice modo di vita. Inoltre oggi le crisi interessano entrambi gli estremi della vita economica - l'ecologia (l'esternalità naturale) e la speculazione finanziaria pura - e non il cuore del processo produttivo. E' per questo che è cruciale evitare la semplice e ovvia soluzione: «dobbiamo liberarci degli speculatori, mettere ordine, la produzione reale potrà continuare.» La lezione del capitalismo e che queste speculazioni "irreali" sono il reale; se eliminiamo, ne soffre la realtà della produzione.

La terra dell'Occidente è un luogo ricco di paradossi, è la terra di mezzo tra le illusioni che la civiltà progressista continuamente crea, e la sconfitta di dover tornare ad ogni sconvolgimento un po’ più indietro. Queste contraddizioni si esercitano oramai in Oriente come in Occidente, non è più una questione di democrazia o, al contrario, il nodo sta proprio lì: cosa è la democrazia della menzogna? Benvenuti in tempi interessanti… dice anzitutto Slavoj Žižek, e si incammina, accompagnando il lettore, nelle trame di vicende tutte democratiche, di paesi sviluppati, potenze mondiali che crollano tra le crepe aperte da personaggi che denunciano la poca libertà dei sistemi democratici. Vi è un solo un particolare che andrebbe sottolineato per comprendere le dinamiche delle società progressiste-democratiche, ossia il principio di verità e di libertà. Ebbene, una frase di Žižek è illuminante a proposito. Il potere, quello che si erge su di noi, non può che mentire, nascondere e forse è meglio così, non si può sempre dire tutta la verità. Ma essendo il sistema democratico fondato sul principio di verità e libertà della parola, ecco l'importanza della menzogna. 

Welcome in interesting Times, titolo del libro del filosofo Slavoj Žižek, riprende un rituale della tradizione cinese, secondo il quale per augurare sfortune e tempi duri si augura: «Che tu possa vivere in tempi interessanti!» I tempi interessanti sono i tempi di WikiLeaks, del sistema universitario che si avvia a trasformarsi in una macchina della produzione seriale del capitalismo, dell'alienazione del singolo schiacciato dalla bugia democratica. La domanda circa il progresso che stiamo vivendo, lo sviluppo delle grandi potenze mondiali è il Leitmotiv di questi tempi interessanti. Si vive in società moderne e liberali, viviamo di social networks e privilegi mai avuti prima, eppure tutto questo realizza una trama molto fitta in cui la libertà è il grande assente, o meglio, la vittima sacrificata. Il quadro che si evince dalla lucida riflessione di Žižek, in cui compare anche il paradigmatico caso Berlusconi, è un racconto dei tempi della menzogna, che non sono terminati con la conquista dei valori democratici ma ne sono causa. Più dei tempi, è interessante quanto un principio buono come quello democratico non possa che restare vivo solo soffocando il principio stesso, se stesso.

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