9 ottobre 2012

Per chi suona la campanella



Abbiamo fatto dei passi avanti e abbiamo imparato tanto in questi anni.
Era un lontano 1992 quando per gli italiani suonò la campanella e per alcuni politici iniziarono lunghi processi e per altri si aprirono le sbarre delle carceri. Con l’inizio dell’indagine Mani pulite e l’era tangentopoli la vita dell’italiano è subito caratterizzata da un’ondata di indignazione e decadimento etico, culturale, sociale e quasi economico. La parabola discendente potremmo farla idealmente partire da qui, da Craxi e soci, da una politica dalle leggi tutte speciali, ma che è sempre legge e dunque noi a lei sempre tendiamo e impariamo.


Infatti abbiamo imparato molte cose durante questi anni, potremo presentare un breve resoconto delle novità culturali che i politici, esempi ai quali tutti gli italiani si dovrebbero rifare, hanno introdotto nel nostro codice italiota.

1.  ci hanno insegnato, questa l’ultima istruzione, che per fare politica non bisogna essere preparati. 

2. ci hanno mostrato come si preparano party eleganti e il tipo di costumi da indossare. Si prediligono maschere di maiali, ma in un passato, non troppo remoto, andavano di moda i costumi di Obama e da infermierine sexy. I partecipanti ideali dei succitati party sono aspiranti belle al mondo della televisione e donne da strada. In quel caso la scelta è ricaduta su giovanissime magari non maggiorenni coordinate da un’altra donna, quella non preparata alla politica, che lavora come politico.

3. altra lezione molto in voga soprattutto nel periodo di crisi che affrontiamo, è quella sulla gestione dei soldi, della casa di casa. Ci hanno sobriamente detto che non si può vivere con meno di 8,000 Euri al mese. Ma ecco però che la ragazza-politico non preparata afferma che è possibile vivere con la metà, con 4,000 euri. 

4. poi c’è la regola della giustizia: a chi accusa i condannati che siedono in Parlamento e Senato, c’è chi, parafrasando, ha risposto che anche i delinquenti devono essere rappresentati.

5. ecco la lezione madre, quella più amata ed anche la più perpetuata. Si deve sempre vivere in uno stato di accettazione dei fatti eppure, al contempo, continuare a promettere, a parlare senza vergognarsene, senza coscienza, perché ognuno è libero di esporre le proprie idee, anche senza contenuti o con contenuti negativi. 

Morale: così noi abbiamo imparato ad accettare mani pulite e il mani pulite bis di oggi. La lezione è stata quasi assimilata del tutto, manca solo il completo sfascio della coscienza etica nazionale, che sta pian piano addormentandosi…

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