16 febbraio 2023

Intervista su sessualità e giovani


Il termine sessualità nasconde tanti significati: innanzitutto, non vuol dire soltanto sesso. Più in generale, indica l’identità multiforme della persona: il senso che ognuno di noi dà al sesso, il comportamento sessuale, infine l’identità di genere. 
È palese che in questo periodo storico la concezione della sessualità stia cambiando rapidamente. In particolare, nelle giovani generazioni. Per questo, ho fatto alcune domande a giovani conoscenti su questi temi. Non ho chiesto loro però di parlare della propria sessualità, bensì di esprimere il loro pensiero e approccio verso certe tematiche. Ne sono scaturite riflessioni, a parere di chi scrive, molto interessanti: invito chi volesse leggerle a prestare molta attenzione anche al modo di esprimersi degli intervistati, di “scavare” nei loro intercalari. Si potrebbero capire molte più cose di quante sono state dette.

Secondo te i giovani come vivono la sessualità?
La scoperta e l’accettazione della propria sfera sessuale, dell’identità così come dell’orientamento, è un percorso complesso e personale, che in ogni tempo e luogo i giovani si ritrovano a compiere, più o meno precocemente. Sicuramente il contesto in cui si cresce ha un’influenza, ma credo che gli aspetti più intimi e anche introspettivi alla base della sessualità possano in buona parte accomunare i giovani di oggi con quelli che li hanno preceduti e che li seguiranno. È innegabile, però, che dal lato pubblico dell’espressione della propria sessualità, oggi le cose siano notevolmente cambiate rispetto al passato. Con ciò non voglio dire che oggi il tema sia del tutto svincolato dai tabù o che si siano completamente messi da parte i preconcetti, anche sessisti, intorno al modo in cui la sessualità dovrebbe essere vissuta. Sembra, però, che una speranza in tal senso venga proprio dai giovani, che sono oggi generalmente più liberi nell’esplorazione ed espressione della propria sessualità e, soprattutto, più consapevoli e aperti alle molteplici forme che questa può avere. (Sara, 20 anni)

Per voi il modo di relazionarsi al sesso è diverso tra uomo e donna?
Sento sempre più spesso dire sia a ragazzi che ragazze la parola “scopare”, e non “fare l’amore”, magari anche se l’atto viene fatto con sentimento. Credo che in fondo il sesso in sé e per sé venga visto allo stesso modo da entrambi i sessi. Ovviamente accomunare il pensiero di tutti i ragazzi o tutte le ragazze insieme è un po’ riduttivo ma io credo che al giorno d’oggi soprattutto i ragazzi ritengano che il sesso sia un traguardo da raggiungere il prima possibile; magari per non essere presi in giro o per non sentirsi da meno rispetto ai propri coetanei o amici. Ho notato che questa competizione è meno presente tra le ragazze e forse si tende anche a parlarne di meno. (Edward, 20 anni)

No, ma credo che esistano forti influenze sociali che spesso determinano il comportamento degli individui anche in questo aspetto della vita. Partendo dalla mia esperienza personale, ritengo che il modo di relazionarsi al sesso sia lo stesso fra donne e uomini. Si sente spesso parlare di differenze nel pensare e nell’agire fra uomini e donne in ambito sessuale e della diversità fra modi di rapportarsi al sesso. Credo che, in parte, ci siano due pregiudizi. Il primo si esplicita nella tipica affermazione, tipicamente negativa, “gli uomini pensano solo al sesso”: non solo si giudicano tutti gli uomini come una specie di categoria incapace di avere un pensiero slegato dall’istinto sessuale, ma si giudica – tra le righe - anche la donna, che sembra essere invece il genere con un maggior controllo di quello che è, alla fine, un bisogno primario di ciascun individuo. Si tratta di un pregiudizio nei confronti di tutti gli individui ed è creato dalla società in cui viviamo. Per quanto riguarda il secondo, si sente spesso dire che il modo di relazionarsi al sesso all’interno del rapporto amoroso sia differente da quello non legato a questo sentimento. Non ritengo che sia esattamente così: il sesso è comunque frutto di desiderio e passione, che sia presente un sentimento d’amore o meno. L’istinto sessuale è innescato da caratteristiche che in un’altra persona – o in più persone contemporaneamente – ci piacciono. Ritengo che le costruzioni sociali abbiano creato paradigmi che si sono interiorizzati in noi tutti. Perciò il modo di rapportarsi al sesso può essere differente tra uomini e donne, ma solo perché condizionato in realtà dalla nostra cultura. È comune pensare che l’uomo sia soltanto la parte “virile” che spegne il cervello quando si trova sessualmente attratto da qualcuno. Gli stessi uomini, secondo le mie personali esperienze, hanno questo tipo di pregiudizi nei confronti di se stessi, considerandoli spesso come positivi piuttosto che negativi. In conclusione, penso che uomini e donne agiscano istintivamente di fronte a simili bisogni primari. Pertanto, le differenze che si riscontrano nelle esperienze di tutti noi sono spesso influenzate dai condizionamenti sociali, anche se ciascuna modalità di pensare e rapportarsi al sesso è piuttosto soggettiva. (Giorgia, 24 anni)

La pornografia influenza la sessualità?
La pornografia ha un’influenza preponderante sulla vita quotidiana di milioni di persone, coinvolte a diversi livelli in quella che ormai è un’industria miliardaria a tutti gli effetti. La quantità di persone che ogni giorno accede o produce simili contenuti è andata aumentando negli anni, parallelamente all’avanzamento dei mezzi tecnologici e al miglioramento delle nostre connessioni internet. Questo enorme meccanismo fa circolare enormi quantità di denaro con la promessa di un guadagno facile e soprattutto veloce. Tuttavia, più che l’aspetto commerciale di queste piattaforme, a risultare più evidente e forse più preoccupante è l’influenza che la visione di video porno può esercitare sull’idea della sessualità, sul modo in cui viviamo i nostri rapporti interpersonali e sul rapporto che ciascuno di noi ha con il proprio corpo. Permettendo l’accesso istantaneo a qualsiasi tipo di atto sessuale, la pornografia contribuisce attivamente a diffondere un’idea irreale dell’intimità tra due persone, sostenendo una concezione della sessualità spesso stereotipata. A lungo andare, la visione di questi materiali distorce la nostra idea di intimità e le nostre aspettative nei confronti del partner e dell’atto sessuale in sé, portandoci a credere che quanto vediamo nella rete corrisponda all’unica e sola possibilità per un rapporto sessuale soddisfacente. Il fascino del guadagno facile e del piacere dato da determinate perversioni è difficile da contrastare, soprattutto se a doverlo fare sono gli adolescenti che per la prima volta si avvicinano al mondo della sessualità, spesso privi di una guida competente e fidata nelle realtà che frequentano ogni giorno (la famiglia e la scuola anzitutto). Il porno ha inoltre incentivato la nascita di nuovi servizi non necessariamente legati alla produzione di video: live chat, gruppi Telegram ad accesso ristretto, social network a sfondo sessuale, piattaforme come Onlyfans e simili, sono alcuni degli esempi più lampanti. Appare evidente che anche chi non usufruisce direttamente di servizi pornografici subisce la loro influenza. Negli ultimi anni si sono moltiplicati i casi di cronaca legati all’importante influenza che queste piattaforme hanno sulle nostre vite: dal revenge-porn allo sfruttamento della prostituzione, passando per violazioni della privacy, body-shaming, pedofilia, stupri e violenze sessuali. Non dimentichiamo anche chi, per un motivo o per un altro, decide di “svendere” il proprio corpo e la propria intimità in cambio di soldi. La pornografia altera la nostra percezione della sessualità e, spesso, a fare le spese di quest’idea malata sono le persone più indifese, vittime di un sistema sociale in cui la crisi di valori ha raggiunto nuovi livelli di degrado morale e ha sacrificato per il denaro la sana affettività tra le persone. (Antonio, 25 anni)

Cos'è la sessualità fluida? Cosa ne pensi?
La fluidità sessuale penso riguardi dei desideri sessuali diversi da quelli che si attribuiscono di solito a una persona in base al suo genere. Essendo fluida non è determinata una volta per tutte, al di là dell’orientamento sessuale. Ciò che penso del risalto che il fenomeno sta acquistando in questi anni è che questo celi, in maniera neanche troppo velata, un “grido” di aiuto verso una società che concepisce la sessualità come qualcosa di estremamente segreto. Credo quindi nella necessità di un’educazione sessuale che potrebbe prevenire anche molte problematiche che poi si sviluppano nel corso della vita e di cui si ha talvolta vergogna di parlare. Allo stesso tempo uno sdoganamento totale e sfrenato credo possa sminuire un aspetto così importante per una persona quale la sessualità, verso la quale va comunque mantenuto un atteggiamento di rispetto prima ancora che per gli altri, nei confronti di se stessi. La sessualità del resto non è un ambito che si può trascurare in quanto non è solamente legato al singolo, ma la sua concezione riguarda anche la società e di conseguenza il modo in cui un individuo concepisce se stesso nel confronto con gli altri. (Noemi, 23 anni)

L'identità di genere è sempre più complessa da classificare. Percepisci questa tematica lontana da te o te ne interessi?
È una domanda importante su cui ci sarebbero tante, tantissime cose da dire. Esporsi su temi del genere, soprattutto al giorno d’oggi, non è facile, e lo dico da persona che, seppure estremamente aperta a nuovi stimoli e di sua natura curiosa, trova difficoltà nell’imbarcarsi in un oceano di conoscenze di cui temo non aver scoperto il fondale. Mi sento fortunata a vivere in un decennio in cui si sta dando sempre più spazio nell’opinione pubblica al dibattito legato all’identità di genere, un qualcosa che priva veniva sempre insabbiato o che semplicemente si ignorava. Benché non sia una tematica che, in maniera approfondita, sento mia, sono assolutamente sostenitrice della libertà delle persone, in tutte le sue forme, soprattutto della libertà di esprimere la loro natura e di pretendere di essere rispettate in base a cosa si identificano. Conosco persone che tutti i giorni devono lottare contro i pregiudizi della gente, perché non binarie, ma per fortuna sono circondate dall’amore e dal sostegno di affetti e soprattutto di amici. Sarò un'eterna romanticona ma vale veramente la pena tentare di opporsi in maniera meschina e misera alla libera manifestazione degli altri di ciò che sono? Ognuno può avere le sue idee, ma ferire i sentimenti delle persone, calpestarle, denigrarle per omofobia ecc è un qualcosa che va oltre le tue possibilità di esprimerti in quanto individuo e, proprio come tale, dovresti comprendere che siamo tutti uguali, tutti figli di questo mondo, crudele ma mozzafiato. (Martina, 19 anni)

Ultimamente si parla molto di "coppie aperte". A volte non si riesce a comprenderle appieno, per chi non le vive. Qual è la tua opinione?
Credo sia un’esperienza complicata ma realistica. E credo che quindi questa sia possibile in una relazione sana, radicata su una forte abitudine al dialogo e alla condivisione dei propri pensieri, emozioni e desideri. È chiaro come debba esserci una volontà condivisa nella coppia, e un equilibrio che permetta l’apertura senza intaccare il rapporto e creare malumori o gelosie. Penso che il passo più critico sia maturare questa consapevolezza insieme. Credo sia un percorso lungo e difficoltoso in un relazione già matura, meno complicato invece in una agli inizi, in cui tutto è ancora da definire. Ritengo che la volontà di apertura dipenda dalla rivalutazione dell’atto sessuale, visto in una maniera diversa da quella a cui la società ci abitua. L'atto sessuale assume una connotazione differente, è generatore di emozioni diverse, ma sempre basato sul rispetto, divertimento e libertà di esprimere se stessi. (Raffaele, 23 anni)

Per concludere, che nesso è possibile tra sesso e amore? E soprattutto, l'amore nel 2023 cos'è?
Mi hai posto una domanda complicata. Il nesso tra amore e sesso fatico ancora a capirlo ma sono sicura che c’è, e non c’è. Mi spiego meglio. Il contatto fisico per noi umani è indispensabile, nei primi mesi di vita ad esempio senza di esso rischieremmo di morire. Abbracciare, baciare, accarezzare qualcuno crea delle reazioni chimiche nel nostro cervello che ci fanno subito stare meglio. Questo è un dato di fatto. In una società in cui la “hook up culture”, ossia l’andare a letto con varie persone senza una connessione sentimentale, è così radicata, soprattutto tra i giovani a volte si dimentica l’importanza e il peso spirituale del sesso. Con peso spirituale non parlo assolutamente di “commettere un peccato”, ma piuttosto dello scambio di energie positive e negative tra due persone, del legame che si crea senza che noi lo percepiamo. Allo stesso tempo mi viene però da dire che il sesso non è poi necessariamente fondamentale in una coppia: ce ne sono tante che hanno relazioni felici da anni senza unirsi fisicamente, per credenze, disabilità o magari orientamento sessuale. Per quanto riguarda invece l’amore io sono una di quelle pazze convinte che l’amore risieda in ogni cosa e che si possa trovare in ogni angolo, perché è della forza che manda avanti il mondo. L’amore nel 2023 è lo stesso del 2022, del 1922 e del 22 a.C.. È sempre quel sentimento di completezza, di serenità, di casa che si prova quando guardi negli occhi una persona e tutto si ferma. Però secondo me amore è soprattutto sacrificio, essere disposti a migliorarsi, a lottare per qualcosa o per qualcuno che ci causa questo sentimento. (Janette, 19 anni)

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