28 novembre 2020

Intervista a Anthony Phillips per l'uscita di Missing Links I-IV

Anthony Phillips

La carriera di Anthony Phillips è talmente vasta e la sua musica talmente ricca, acclamata e talvolta “imprevedibile” che non si finisce mai di riscoprire suoi album ed opere. Esattamente ciò che accade con questa nuova re-release, Missing Links I-IV (release 27-11-2020 su etichetta Esoteric Recordings), un cofanetto unico e per certi versi raro. Composto da ben 4 cd, più 1 bonus cd, Missing Links I-IV, questo box set ripropone in versione remasterizzata e rimixata alcuni degli episodi musicali più interessanti, composti ed elaborati dal mirabile chitarrista britannico, già membro fondatore dei mitici Genesis. Si parte con Finger Painting, originariamente pubblicato nel 1989, quindi Sky Road del 1994, Time & Tide del 1997, Pathways & Promenades del 2009 più Extra Missing Links per un tripudio di musica senza tempo. Abbiamo intervistato Anthony Phillips per parlare più estesamente di questo nuovo cofanetto che si appresta a riscuotere grandi consensi in tutto il mondo...

Questo box set ha già ricevuto delle ottime recensioni. Sembrerebbe proprio che la tua musica d'annata eserciti sempre un fascino particolare sul pubblico...Tu cosa ne pensi?
Non lo so, per me è difficile dirlo. L'idea dietro il concetto della serie Private Parts & Pieces era originariamente quella di avere un outlet differente per la mia musica acustica, rispetto ad un album rock. Il concept di Missing Links invece era quello di pubblicare delle tracks che erano state scritte per altri propositi, magari musica per la televisione o anche, soprattutto nel volume IV di Missing Links, dei brani realizzati per motivi benefici. Non c'era soltanto il mio pezzo ma anche altri pezzi di altri artisti...Insomma, abbiamo pensato di mettere insieme varie cose per rendere il tutto più interessante.

Parliamo del titolo, Missing Links...
Quando diciamo “links” non intendiamo dargli il significato che ha di solito questa parola, ma intendiamo invece musica varia, come dicevo di varia provenienza. Io e Jon Dann, che dirige la mia website, abbiamo ascoltato tanto, pensato tanto, per poi decidere insieme riguardo quali tracks avrebbero potuto funzionare come “stand alone” ovvero musica che sta bene a se stante, anche se non accompagnata da altro. Mi spiego meglio, c'è della musica che funziona benissimo se accompagnata da immagini ma che senza immagini, dopo un semplice ascolto della durata di 2 o 3 minuti non risulta più interessante. Così la decisione è stata presa su pezzi che comunque potevano significare qualcosa, che avessero il giusto sviluppo o che fossero abbastanza interessanti e valevoli per venire ascoltati dal pubblico. L'appunto che qualcuno ha rivolto è che si tratta in alcuni casi di pezzi un po' troppo corti e me ne scuso, ma non c'era molto che si potesse fare perché la versione originale di questi brani era stata scritta magari per dei programmi televisivi quindi non avrebbe dovuto essere più lunga di un 1 minuto e mezzo o 2 minuti. Spero però che le variazioni di stile, mood e “colore” dei vari brani giustifichi la loro breve durata.

Uno degli aspetti più attraenti di questo box set è anche la presenza di un bonus cd il cui contenuto è stato descritto dai media come “5 ore e mezzo di musica che toglie il fiato”. Questo bonus cd mostra anche il tuo lato rock. Ancora una volta è stato Jon Dann ad aiutarti a “compilare” questo bonus cd?
Sì, assolutamente. Ammetto che io non mi ricordavo nemmeno più di alcuni di questi brani, ma Jon Dann ha fatto un grandissimo lavoro riversando i pezzi che aveva registrato in vecchie cassette che ha quindi riversato in nuovi formati rendendoli accessibili. Molti dei formati nei quali eravamo abituati a lavorare all'epoca non esistono quasi più e la gente non li ha più a disposizione. Sono pochi gli studi di masterizzazione che hanno investito tantissimi soldi per avere questi equipaggiamenti Quello che ha fatto Jon è stato trasferire alcune di queste cassette nel computer e occorre dire che molti di questi processi sono piuttosto precari.

Spiegaci meglio...
Come molta gente sa le cassette tendono a deteriorarsi, non a caso dopo che le ascolti per varie volte nel registratore iniziano ad emettere un suono che è quasi un fischio che poi diventa un rumore più fastidioso, tipo quello che si ottiene quando con le unghie si graffia una superficie tipo una lavagna. Non è certo il suono che tutti preferiscono ascoltare. Così quello che devi fare è riscaldare la cassetta, non proprio come se si trattasse di una torta, fino ad arrivare alla giusta temperatura. Si tratta, insomma, di un processo molto complesso ed anche costoso. Jon Dann ha fatto un lavoro straordinario riportando alla luce dei pezzi non quali non mi ricordavo nemmemo più perché agli inizi degli anni '90, quando li ho scritti, stavo lavorando a così tanta musica. Mi stavo dividendo tra scrivere degli album, comporre library music e altri vari pezzi, era un non stop come se stessi in una fabbrica, in continuazione. Dovevo muovermi, andare avanti, registrare questo lavoro e quell'altro, senza pausa. Un lavoro massiccio insomma. Magari alla fine questi brani mi sono tornati in mente, però non mi ricordo come li avevo scritti o da dove mi era venuta l'idea...Poi nel cd ci sono anche un altro paio di pezzi che Jon Dann ha recuperato e che erano serviti per un programma televisivo, 2 pezzi dallo stile piuttosto rock. In uno c'è anche il sax nello stile free way, molto cool. Lo avevamo scritto per un talk show ma poi non se ne era più fatto niente ed io me ne ero completamente dimenticato. Senza che Jon li ritrovasse e li remixasse sarebbe stato impossibile riascoltarli. Quindi per tornare alla tua domanda, Jon è sempre un collaboratore molto utile e prezioso.

Tra breve sarà Natale e il tuo box è il regalo più bello che si possa fare a tutti coloro che amano la bella musica. Ma a questo proposito volevo chiederti quale cd consiglieresti da regalare per questo Natale?
Posso scegliere tra qualsiasi tipo di musica e di artista?

Assolutamente sì.
Dunque, recentemente sto ascoltando un bel po' di musica del compositore Ravel. Devo dire che ci sono alcune delle composizioni di Ravel che personalmente trovo incredibilmente belle, particolarmente Mother Goose Suite, che è stata usata per un balletto e che ha un'orchestrazione assolutamente magica. Si passa attraverso ogni tipo di mood ma il finale è sicuramente allegro, in un modo magnifico e trionfante, come se stessimo in una fiaba. In alcuni punti, invece, risulta piuttosto dark, come in un immaginario viaggio musicale. E' un bel pezzo adatto al momento storico che stiamo vivendo. E' come se ci si trovasse a navigare in acque molto agitate che poi si calmano e quindi si riagitano di nuovo e tu speri fortemente di arrivare alla fine di questo percorso. Ma strada facendo abbiamo bisogno di momenti di quiete e calma per affrontare tutto questo, quindi raccomando caldamente questa suite di Ravel. Un altro pezzo che in questo periodo sto ascoltando molto e che consiglierei è la 5th Sinfonia di Vaughn Williams. Molto bella, anche questa si conclude in modo sublime e tranquillo. Devo dire che durante lo scorso lockdown e anche successivamente ho ascoltato moltissima musica classica imbattendomi in brani che non ascoltavo più da tanto tempo.

E per quanto riguarda invece la tua produzione?
In questo caso non parlerei di album rock dove sei in qualche modo incoraggiato ad essere “aggressivo” ma quelli dove il protagonista è un feeling di calma e pace, quindi direi Slow Dance. Anche in questo album troviamo tanti mood differenti. C'è tristezza e inquietudine ma alla fine che prevale è la felicità. Perciò sarebbe proprio il caso di riascoltarlo per Natale.

Susanna Marinelli

Nessun commento: