Quante volte vi è capitato di visitare un museo di arte contemporanea e di rimanere interdetti di fronte a opere il cui significato sembra impenetrabile se non assurdo? Tele bianche o colorate, losanghe rettangolari o quadrate, sovrapposizioni fotografiche, istallazioni bizzarre, ready-made decontestualizzati e freddamente anonimi, ma soprattutto una ricorrente sensazione di vuoto...
È proprio il vuoto il sentimento che spesso m’attanaglia quando mi trovo davanti a questo tipo di arte non più in grado di suscitare emozioni profonde. Perché avviene ciò? Siamo forse divenuti incapaci di comprendere un’arte divenuta troppo “elevata”, appannaggio di esperti, oppure è l’arte stessa ad aver perso la capacità di comunicare un’emozione o un messaggio?