3 marzo 2025

Ricordando Mastroianni: "Ciao, Marcello – Mastroianni l’antidivo"

Il ricordo di chi ha reso grande il mondo della cultura, sia essa sotto forma di pittura, musica o cinema, passa attraverso dei lavori che nascono con l’obiettivo di raccontare e far conoscere anche alle generazioni future delle figure importanti, che possano essere d’esempio per chi volesse intraprendere un percorso nel settore culturale. In tal senso, spesso, si assiste alla messa in onda di documentari che, in occasione degli anniversari di nascita o di morte degli artisti, ne tratteggiano la vita, le opere, la personalità, per mantenerne viva la memoria. È, ad esempio, il caso di Fabrizio Corallo che nel docufilm intitolato Ciao, Marcello – Mastroianni l’antidivo ha raccontato e ricordato una delle figure cardine nella storia del cinema italiano, Marcello Mastroianni.

27 febbraio 2025

Cose che non si raccontano - Antonella Lattanzi (Romanzo - 2023)

Non credevo di essere una persona che non racconta niente di sé. Non ho mai creduto di esserlo. Adesso so che lo sono. Che ho una diga nella testa dove stanno nascoste tutte le cose che fanno davvero troppo male.

Cose che non si raccontano, il romanzo autobiografico di Antonella Lattanzi che riesce ad arrivare in modo struggente al lettore. A colpire è la schiettezza dell'autrice che parla non solo della sua ricerca di maternità ma della fragilità di tutte le donne, le madri e le non madri, che ad un certo punto della loro vita hanno dovuto rispondere alle domande: lo voglio un figlio? Dovrò rinunciare a me stessa, al mio lavoro, alla mia indipendenza per crescere un bambino?

24 febbraio 2025

Tutta la vita che resta - Roberta Recchia (Romanzo - 2024)

Di tanto in tanto se ne andava nella stanza di Betta e si stendeva sul suo letto, si appisolava per poi svegliarsi sempre di soprassalto convinta di averla sentita entrare, aprire l’armadio, sfogliare un libro allo scrittorio sbuffando perché non aveva voglia di studiare.

“Il tempo per leggere come il tempo per amare dilata il tempo di vivere” Daniel Pennac

L’affermazione del famoso scrittore francese, rappresenta una sorta di mantra per tutti coloro che amano leggere ed immergersi in mondi diversi dai propri, perché è una verità assoluta: chi legge ha la possibilità di curiosare, di percepire nuove realtà e di arricchire il proprio mondo. Storie, vite vissute, esperienze che appaiono a tratti simili alle proprie o lontani anni luce e, forse, sono proprio quest’ultimi che sortiscono l’effetto di emozionare maggiormente. Tutta la vita che resta, il romanzo d’esordio di Roberta Recchia cattura l’interesse dei lettori perché tocca le corde più intime ed è difficile non rimanerne folgorati.

21 febbraio 2025

In treno con “Cambiare acqua ai fiori” tra sospiri, ricordi e speranze


Cambiare l’acqua ai fiori, dell’autrice francese Valérie Perrin, vincitrice di numerosi riconoscimenti letterari, è un libro che emoziona, che va letto tutto d’un fiato per non perdere il filo nell’intricato labirinto di storie e sentimenti che si sfiorano senza mai toccarsi realmente. La struttura narrativa si insinua decisa nelle pagine che vorticano e indugiano, con copiosa generosità, sulla descrizione di situazioni drammatiche, diverse, remote e presenti, ma tutte protese ad alimentare il dualismo antitetico tra senso di colpa e speranza. È un romanzo sensibile, un libro che vi porta dalle lacrime alle risate con personaggi divertenti e commoventi, come si legge sul retro della copertina rosa, che ho comprato alla Stazione Centrale di Napoli, nel negozio Feltrinelli, quest’estate, mentre tornavo a casa per le vacanze…
Vi ho persuasi a leggerlo?

E mentre qualcuno di voi, magari, sta già pensando di acquistarlo… rileggo e… No, non è questa la mia recensione-analisi del libro: troppo semplice, troppo sbrigativa, troppo approssimativa…

18 febbraio 2025

Genesi e fortuna del "Bal au moulin de la Galette" di Renoir


Bal au moulin de la Galette fu il primo quadro a rappresentare il locale del Moulin de la Galette di Montmartre. Pur di rappresentare questo soggetto Pierre-Auguste Renoir decise di cambiare casa, spostandosi vicino alla rue Lepic, dove ancora oggi si trova. In questo modo potè lavorare sulla grande tela direttamente all’interno del locale cogliendo gesti e movenze dei clienti, ma soprattutto gli effetti luminosi prodotti dalla luce del sole che penetrava sulla sala da ballo. Quest’opera avrà una certa influenza anche su altri artisti, ma soprattutto immortala un momento gioioso di vita parigina.
In questo articolo raccontiamo la genesi dell’opera e ne analizziamo i contenuti.