9 gennaio 2010

Il coraggio di Verdone


Ho visto Io, loro e Lara, il nuovo film di Carlo Verdone. A parte i commenti "tecnici" che se ne potrebbero fare - la sua recitazione non perfettamente "calibrata", e gag un po' troppo scontate - quel che veramente manca al cinema di Verdone, a mio modo di vedere, è il coraggio. Mi spiego. È da tempo ormai che le sue storie provano ad allargare gli angusti confini della commedia nella quale per anni ha dato prova di buon mestiere ed alcune perle. È da tempo che le sue sceneggiature privilegiano sempre più storie corali e tendono, lentamente, film dopo film, a far scivolare il suo personaggio in secondo piano a favore del coprotagonista o del gruppo di turno. Sembra che la sua vocazione autobiografica - che ha raggiunto la vetta forse con Maledetto il giorno che t'ho incontrato e il poco conosciuto Al lupo al lupo - stia scemando a favore di riflessioni più ampie che riguardano, o almeno ci provano, l'Italia intera. È qui, però, la mancanza di coraggio che dicevo e che lo lascia vincolato a far ridere per forza. Verdone dovrebbe avere il coraggio di abbandonare la comicità e di gettarsi in quella malinconia latente che da anni vuol manifestarsi.




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