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21 febbraio 2023

Chi comanda a Hollywood?


Al termine del processo Manny uscì dall’aula del tribunale piuttosto perplesso fissando con sguardo smarrito la moglie. Poi in cerca di un conforto chiese all’avvocato quando avrebbe potuto rivederla, ma l’avvocato con voce decisa gli rispose che ciò sarebbe avvenuto solo in carcere.
Questa è una scena del film Il ladro di Alfred Hitchcock, dove il protagonista veniva accusato di una serie di furti a causa di uno scambio di persona. Manny così finisce in prigione ingiustamente in attesa che la faccenda giunga a chiarimento. Stiamo parlando di una pellicola del 1956 che mostra tutti i connotati dei film retrò: oltre al bianco e nero si evince il modo di vestire del protagonista in giacca, cravatta e cappello. E persino l’atteggiamento dei detenuti è dignitoso, privo della spavalderia dei film d’oggi. Quanto è cambiata la società e il linguaggio cinematografico in neanche trent’anni! Guardando infatti questi film sorge inevitabilmente una cupa nostalgia per una società che faceva del garbo e dell’eleganza il tratto distintivo di ogni famiglia e individuo. I film di allora non ostentavano la violenza, la sessualità, la bestemmia, ma anzi apportavano un messaggio morale fortemente positivo. Così viene spontaneo chiedersi, come si è potuti passare da un cinema e una televisione composta e sempliciotta, a un involgarimento e una pochezza di contenuti così vistosa? Questa domanda se la posero già negli anni Ottanta due studiosi americani che approfondendo la questione giunsero a delle conclusioni interessanti.    

11 maggio 2022

Pier Paolo Pasolini: Salò e l’abiura di me

Pasolini disegna il quadro apocalittico delle metastasi culturali di un mondo che pratica il genocidio su ogni forma di diversità, rende la strage gesto quotidiano e normalizzato con al centro una nuova forma di individuo assoggettato all’arbitrarietà del potere in una farsesca e provinciale Repubblica di Salò. 

26 aprile 2022

Nosferatu, Eine symphonie des grauens: il lato oscuro dell'animo umano

 
Imbécile! – de son empire
si nos efforts te délivraient,
tes baisers ressusciteraient
le cadavre de ton vampire!
Charles Baudelaire, Le vampire

Nosferatu il vampiro, capolavoro del cinema dell’orrore, prima trasposizione del noto romanzo Dracula, può essere letto come la messinscena dei lati più perversi e pericolosi che abitano l’animo umano.

27 marzo 2021

I passi del coraggio

Green Book

Qualche giorno fa, convinta dalla pubblicità passata più volte alla tv, ho deciso di vedere il film Green Book candidato a tre premi Oscar. 

6 dicembre 2017

Made in Italy (1965) di Nanni Loy

Made in Italy, Nanni Loy

Un film di cui, forse si parla poco ma che mantiene tutta la forza e la potente capacità di descrivere pregi e difetti degli italiani. Nanni Loy nel 1965 gira un film a più episodi, con cui può abbracciare tutti i temi dell'italianità: Usi e costumi, Le donne, Il lavoro, Lo Stato, la Chiesa e il cittadino, La famiglia. Di ogni aspetto non trascura i comportamenti di ogni parte d'Italia. 

27 aprile 2017

Reimmergendosi nel Gattopardo

Alain Delon

Inutile raccontare la ragione per cui il film Il Gattopardo ha trovato più volte spazio su queste pagine, la grandezza dell'opera si commenta da sola. Ora dopo 53 anni un anziano Alain Delon torna a Palazzo Ganci a Palermo (apri il link per vedere il video), sede del famoso ballo. Un palazzo che nonostante la sua bellezza e la sua importanza storica è stato messo in vendita l'anno scorso in ragione delle difficoltà a mantenerlo. 

15 dicembre 2015

Il custode del tempo


Domenico Agostinelli - Il custode del tempo è un documentario di Antonio Macaluso sull’incredibile passione di Agostinelli: collezionare oggetti per preservarli dalla distruzione del tempo.
Sin dal suo trasferimento a Roma nel 1959 ha collezionato oggetti della cultura popolare, ma anche lettere, autografi, fotografie. Il catalogo conta un milione di oggetti stipati in una serie di magazzini-museo.

31 ottobre 2015

Flusso dei dubbi


Flusso dei dubbi (o nel titolo originale Stream of doubts) è un cortometraggio del regista francese Joseph Catté. Un lavoro di ottima qualità, con un soggetto piuttosto interessante.
La prima scena mostra una ragazza che si sveglia nel cuore della notte in preda alla depressione e ad un grande senso di solitudine. Per trovare conforto chiama un numero di telefono a cui risponde una donna che raccoglie la sua disperazione. Attraverso il dialogo scopriamo qualcosa in più sull'identità della chiamante che in realtà è un personaggio creato dallo stesso regista Catté. A quel punto si svela un po' tutto l'inganno, la persona al telefono mostra lo schermo del suo computer nella pagina internet dove scorre il video che stiamo vedendo e al personaggio non resta che rendersi conto della sua condizione.

1 ottobre 2015

"L'attesa" di Piero Messina

L'attesa

L'attesa è il primo lungometraggio del trentaquattrenne catanese Piero Messina, candidato al Leone d'Oro di Venezia 2015. Prodotto da Indigo Film con la collaborazione di Medusa Film che ne è anche distributore italiano, L'attesa si dichiara liberamente ispirato al dramma in tre atti La vita che ti diedi di Luigi Pirandello.

30 agosto 2015

Tango di Zbigniew Rybczyński


Una stanza deserta: arredamento essenziale, una finestra aperta su un mondo che non si vede. Da quella finestra arriva una palla. Un bambino entra per prenderla ed esce da dove è arrivato. Rientra di nuovo il pallone, a seguito il medesimo bambino che compie gli stessi identici gesti. Questa volta però dalla porta entra una donna che si siede e allatta un neonato, incurante dell’altra presenza. Si alza ed esce. La scena si ripropone: azione reiterate, stessi personaggi. Palla, bimbo, donna con neonato, in questo caso si aggiunge un uomo che entra silenziosamente dalla finestra e furtivamente si appropria di una valigia ed esce anche lui di scena. Sono gesti che saranno ripetuti meccanicamente per innumerevoli volte. Ed ogni volta si aggiungerà un nuovo personaggio destinato a ribadire ciclicamente la stessa azione, ognuno di loro chiuso nel proprio mondo, nella propria storia.

9 febbraio 2015

The dream


Si è spesso convinti che dopo un film importante come La grande bellezza un regista si dedichi solo al prossimo sforzo. In effetti è in lavorazione La giovinezza che dovrebbe uscire nel corso di quest'anno. Tuttavia grazie alla sua crescente fama e all'indubbia bravura, Sorrentino ha anche girato diversi spot pubblicitari per la Fiat, uno per Armani e infine uno per i 130 anni di Bulgari.

29 settembre 2014

Lo sguardo di Michelangelo

Michelangelo Antonioni

Michelangelo Antonioni: il regista architetto, il mago degli sguardi, il cantore delle eclissi interiori e degli spazi comuni elevati a teatri naturali in cui gli attori sembrano perdersi per ritrovarsi in un altrove emozionale. Non è facile parlare di un regista come Antonioni, anche perché il suo nome dice già tutto, e le sue opere, conosciute e ammirate in tutto il mondo, parlano egregiamente del suo creatore. Sicché per ricordarlo, oggi è il suo compleanno, e non può non mancare un grande artista come lui, questo video mi pare il modo migliore, il modo più discreto e concreto per rinnovare la memoria, dove i suoi passi, lame taglienti nel silenzio, parlano di un silenzio in cui vivono mille, mille e più forme. Forme e volumi immersi in ombre e luci che rifiutano le parole perché in taluni momenti, maturi dell'esistenza, decidono di morire, così, all'improvviso, di non essere più, sparire perché superflue, o semplicemente per non confondere il moto perpetuo del pensiero giusto, quello che conta, ma circonfondere, semmai, l'esistenza nell'essenza.

29 luglio 2014

Battiato racconta il Bardo


L'occasione del Festival del Cinema di Frontiera di Marzamemi mi ha concesso l'opportunità di seguire un appuntamento cui tenevo in particolar modo. Il 22 luglio infatti all'interno della suggestiva sala della Tonnara di Marzamemi (SR), mentre il caldo sole del pomeriggio siciliano procurava un'inevitabile arsura, Franco Battiato ha raccontato qualcosa del suo ultimo lavoro.

4 marzo 2014

"Lei" di Spike Jonze

Her, Spike Jonze
Lei, premio Oscar come Miglior sceneggiatura originale, è un melodramma di fantascienza che racconta la storia d'amore di nuova generazione tra un essere umano e un OS1, un sistema operativo, estremamente intelligente, capace di provare ed emulare sensazioni umane.

17 gennaio 2014

Il capitale umano. Un Virzì a tinte noir

Il capitale umano

Può una vita umana avere un prezzo, essere valutata, monetizzata? Purtroppo è possibile, amaramente possibile. Aspetto, questo, che ci racconta Virzì nel suo ultimo film Il capitale umano. Titolo che proviene da un'espressione utilizzata nel mondo delle assicurazioni e che indica il prezzo d'indennità in caso di decesso di un assicurato. Questione a cui il regista, forte di una solida sceneggiatura ispirata a un romanzo americano, arriva pian piano, colpo di scena dopo l'altro, passando per conflitti umani, ricatti, amori, disamori, attrazioni, adulazioni. In una trama che s'incastra amorevolmente, suddivisa in capitoli e salti temporali che ricordano Tarantino e Tornatore. Un film che ho amato tanto, pur ammettendo di non essere un grande appassionato del regista, che mi ha stupito per un approccio insolito, perché il film è insolito sin dalla struttura, tanto che par voglia comunicare un cambio di rotta del regista, quanto meno riguardo l'aspetto visivo, creando atmosfere e suggestioni mutuati dal noir.

25 aprile 2013

La Paura dei Manetti’s Bros



Per chi ama il genere horror made in Italy, Paura 3D, può essere considerato a buon diritto un film cult. La pellicola, diretta nel 2012 dai fratelli Manetti, ruota attorno a tre ragazzi della periferia romana che, per un caso fortuito, si trovano a trascorrere il weekend all'interno dell'abitazione di un barone, fuori casa per qualche giorno. Presto, la lussuosa dimora rivela il suo inquietante segreto: nelle cantine, una camera nasconde una ragazza, imprigionata là dentro da chissà quanto tempo, nuda e completamente pazza. L'escalation drammatica prende avvio nel momento in cui il barone, rientra prima del previsto e, scoprendo la presenza dei ragazzi, dà inizio alla carneficina.

3 marzo 2013

Tonino Guerra racconta Fellini


Tonino Guerra, scrittore, poeta ma soprattutto sceneggiatore, ci ha lasciato l'anno scorso. La sua morte porta via un'importante figura della cultura italiana ma anche una testimonianza degli anni d'oro per il cinema e la cultura italiana.

31 gennaio 2013

Luca Guadagnino dirige David Cronenberg


E non solo, Guadagnino dirigerà anche Isabelle Huppert. Ma andiamo con ordine. Nel 2009 il regista palermitano (che aveva al suo attivo la notorietà guadagnata col film Melissa P.) ha sorpreso tutti con Io sono l’amore, una pellicola originale e rigorosa con Tilda Swinton. Il film aveva anche ricevuto una candidatura ai Golden Globe come miglior film straniero e una agli Oscar per i costumi.

5 gennaio 2013

La peggior recensione

Geoffrey Rush in La migliore offerta
Geoffrey Rush in La migliore offerta


Ho visto al cinema La migliore offerta, l’ultimo film di Giuseppe Tornatore. Ne avrete già ampiamente sentito parlare in TV: è la storia di un importante esperto d’arte molto refrattario ai rapporti umani (in particolar modo femminili) alle prese con una giovane e misteriosa donna.
Non ho potuto fare a meno di pensare a questo film forzando una metafora sull’Italia di quest’ultimo anno. Sono assolutamente certo che Tornatore, alla spericolata metafora che vi proporrò, risponderebbe con l’affettuoso sorriso che si riserva agli imbecilli. E avrebbe ragione. Però io mi diverto con poco… lasciatemela dire questa sciocchezza.


1 dicembre 2012

Vittorio racconta Gassman


L'attore è il corpo attraverso il quale passano le grandi storie del cervello e del cuore e dell'idea. L'attore è un mestiere fisico e sa di doversi prendere la responsabilità di esporsi: di giocare un lembo della sua pelle esterna ed, ancor più, di quella interna. Professa la falsità; ma attraverso questa serie di falsità trova a volte la verità, la verità del testo. In casi fortunati la propria verità: e non è poco.
Vittorio Gassman