27 marzo 2021

I passi del coraggio

Green Book

Qualche giorno fa, convinta dalla pubblicità passata più volte alla tv, ho deciso di vedere il film Green Book candidato a tre premi Oscar. 

La pellicola presenta la storia vera nata in America negli anni ’60 tra due personaggi, Tony Lip e Don Shirley, così lontani eppure così vicini; un rapporto il loro che scava nell’animo più profondo portando a galla le debolezze e le certezze di entrambi. Don Shirley, un jazzista afroamericano con un talento unico e geniale, vive in una lussuosa casa seguito da uno stuolo di aiutanti, decide di fare un tour nel profondo sud dell’America non per sfoggiare le sue capacità ma per sfidare le ottusità e i pregiudizi di quegli anni tremendi che vedevano sotto una luce di inferiorità chi non possedeva la pelle bianca.

Don Shirley incontra, anzi assume come autista Tony Lip o meglio Tony Vallelunga, un buttafuori con conoscenze poco raccomandabili, un uomo scaltro, furbo ma sincero, autentico e non molto raffinato che dovrà non soltanto guidare l’auto per tutto il tour ma dovrà proteggere il musicista nelle occasioni difficoltose che gli si presenteranno.

Il film a mio parere è stato intenso, semplice ma commovente, pieno di spunti dove si possono cogliere i passi del coraggio che vanno al di là del Green Book, un piccolo manuale che Don Shirley dona a Tony per avere un’idea dei locali, ristoranti ed hotel che avrebbero trovato lungo il tragitto.

I due si contaminano, si aiutano, si salvano, si migliorano, si scontrano e si educano a vicenda.

Don Shirley dirà al suo autista “Il talento non basta, ci vuole il coraggio per cambiare il cuore delle persone”. Lui ha talento da vendere e le sue dita incantano le platee più esigenti e ricche dell’epoca perché la musica che crea è unica ed irripetibile; dietro il suo comportamento educato e i suoi abiti impeccabili si nasconde una grande sofferenza ma anche il coraggio di partire per una sorta di missione, una pazzia mossa dal coraggio.

Il talento non basta perché se non usiamo anche il coraggio rimane effimero e fine a sé stesso, il jazzista infatti ha deciso di fare quel viaggio per compiere una rivoluzione con il suo talento.

Il coraggio ha bisogno di passi nuovi e trova nel talento l’arma giusta per compiere azioni che possono davvero cambiare la storia, migliorare la vita e trasformare il cuore di ognuno di noi andando al di là delle apparenze, dei limiti e dei preconcetti spesso soltanto terreni e troppo umani.



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