30 dicembre 2025

Piero Gauli. Un grande artista del ‘900 finito in soffitta

Piero Gauli (1916 - 2012) è stato un pittore, scultore e scenografo, esponente del Gruppo Corrente. Artista con una lunga storia alle spalle (internato in campo di concentramento), importanti esposizioni e una sterminata produzione di indubbio valore. Tutto ciò non è stato tuttavia sufficiente ad assicurarne la fama dopo morto. Proviamo a capire le ragioni di questo ingiusto declino.

26 dicembre 2025

"I demoni" di Dostevskij riletti attraverso la lente di Bauman e di Foucault

I Demoni, pubblicato nel 1872, rappresenta una delle opere più complesse di Dostoevskij, affrontando temi di rivoluzione, nichilismo, ideologia e corruzione morale. Il romanzo racconta di un gruppo di giovani radicali che cercano di scuotere l’ordine sociale attraverso manipolazione, violenza e progetti rivoluzionari, spesso guidati da motivazioni egoistiche o ideologiche.

23 dicembre 2025

Il penoso stato di film e serie TV oggi


Mia madre che è chiaramente di un'altra generazione, lamenta sempre il fatto che in TV non fanno più i bei film di un tempo. I film, come sappiamo, si sono spostati nelle piattaforme a pagamento e nei canali in chiaro resta ben poco. Inoltre la qualità di ciò che viene presentato è sempre più a ribasso.
Nel video che vi presento, si fa un'interessante disamina in merito all'abbassamento qualitativo delle sceneggiature, della recitazione e di film e serie TV.

20 dicembre 2025

L’arte come spazio di cura: perché oggi la creatività risponde a un bisogno collettivo

In un contesto globale segnato da crisi e instabilità, l’arte contemporanea assume sempre più il ruolo di spazio di ascolto, riflessione e cura collettiva.

17 dicembre 2025

"I Fratelli Karamazov" e la modernità liquida: Dostoevskij letto attraverso Zygmunt Bauman

Il romanzo I fratelli Karamazov (1880) di Fëdor Michajlovič Dostoevskij è tradizionalmente interpretato come un grande affresco teologico e morale della crisi dell’uomo moderno, sospeso tra fede e nichilismo, libertà e colpa, responsabilità e disperazione. Tuttavia, una rilettura sociologico-filosofica, condotta attraverso le categorie teoriche elaborate da Zygmunt Bauman nel XX secolo, consente di cogliere nel testo dostoevskiano una sorprendente capacità prefigurativa della condizione contemporanea. In particolare, il concetto di “modernità liquida” offre una chiave di lettura capace di mostrare come il romanzo metta in scena una forma di libertà slegata da legami stabili, da istituzioni credibili e da orizzonti condivisi, una libertà che non conduce all’emancipazione ma allo smarrimento.

Il presente saggio intende argomentare che I fratelli Karamazov può essere interpretato come un laboratorio narrativo della crisi della responsabilità che Bauman descriverà come tratto strutturale della società liquida. Attraverso l’analisi dei personaggi, della dinamica del parricidio e della figura di Alëša, si mostrerà come Dostoevskij anticipi, in forma letteraria, le principali aporie della modernità avanzata.