Visualizzazione post con etichetta ARTE. Mostra tutti i post
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17 maggio 2024

La pittura di Georgia O’Keeffe

La pittura è l’arte che ci permette di delimitare spazi, di tracciare limiti per poi superarli con la forza della fantasia e di assistere a incontri e scontri fra colori. È una delle forme d’arte più antiche, studiate e raccontate, affascinante e sempre diversa. La storia della pittura ci ha regalato nel corso degli anni fiumi di opere realizzate da profili artistici estremamente particolari, capaci di esprimere tanto il loro più profondo stato interiore quanto lo spirito del tempo. Una delle personalità che ha lasciato un’impronta importante nel variegato mondo della pittura è Georgia O’Keeffe.

10 maggio 2024

Vittorio De Seta e il racconto del quotidiano

Vittorio De Seta

Tramonti, fatica, lavoro, albe, bambini sono gli elementi che dettano il ritmo della nostra vita nonché gli ingredienti del nostro quotidiano. Un ritmo che è unico per ciascuno di noi e un quotidiano che si esprime attraverso forme e colori diversi. Il racconto della realtà, senza filtri e fatto con sguardo puro e genuino, è quanto di più difficile possa esserci, ieri come oggi. Molti artisti, soprattutto appartenenti al mondo cinematografico, hanno imbracciato la macchina da presa ed hanno provato, negli anni, a regalare al pubblico piccole parti di realtà, di quotidianità e di ritmi di vita diversi. Tra i tanti artisti, spicca, senza dubbio, la figura di Vittorio De Seta.

14 marzo 2024

Mostra castello di Novara: "Boldini, De Nittis et les italiens de Paris"

Westminster - G. De Nittis
Westminster di G. De Nittis

Prosegue con grande slancio al Castello di Novara la mostra organizzata da Associazione METS-percorsi d’arte, Comune di Novara e Fondazione Castello di Novara su “Boldini, De Nittis et les italiens de Paris”, in esposizione dal 4 novembre 2023 fino al 7 aprile 2024 e curata da Elisabetta Chiodini. Nelle sale del primo piano del castello lo spettatore può immergersi nel clima artistico italiano ed europeo dei decenni a cavallo tra XIX e XX secolo, ammirando circa una novantina di dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private, realizzati da un nutrito gruppo di artisti italiani, noti come “Les italiens de Paris” che nei decenni finali dell’Ottocento si stabilirono a Parigi, facendosi conoscere e apprezzare da collezionisti, mercanti d’arte, nobili donne e intellettuali. Tra essi il ferrarese Giovanni Boldini e il barlettano Giuseppe De Nittis, presenti nel titolo della mostra, occupano un ruolo di rilievo, ma non mancano altri protagonisti del panorama artistico italiano; un panorama che acquisì un respiro sempre più internazionale, data la volontà dei pittori italiani di confrontarsi con altri contesti e di ampliare il proprio mercato anche all’estero. 

10 marzo 2024

L’ultimo sguardo di Antonioni sulla Sicilia

Noto, Mandorli, Vulcano, Stromboli, Carnevale

Ci sono vari modi per raccontare una terra, le sue tradizioni, le sue bellezze. Ci si può, ad esempio, affidare all’arte per dar vita ad una narrazione tanto nobile quanto necessaria. Che si tratti di fotografia, pittura o cinema, ci vuole una grande maestria per restituire al meglio il ritratto di una terra, del suo popolo, delle sue contraddizioni, ma anche della sua architettura, della natura che la circonda e della sua cultura. A raccontare con grazia e realismo la Sicilia è stato Michelangelo Antonioni nel cortometraggio Noto, Mandorli, Vulcano, Stromboli, Carnevale.

21 febbraio 2024

Lucian Freud: Profondità Emotiva nell'Arte Contemporanea

Lucian Freud

Lucian Freud, un'icona nell'universo artistico del XX secolo, ha lasciato un'impronta indelebile attraverso la sua arte rivoluzionaria e audace. Il pittore britannico ha saputo trasformare la tela in uno specchio della condizione umana, rivelando l'anima e la carne con una sincerità cruda e commovente. Dalla sua vita personale intensa, intessuta di amori complessi, alle sue rappresentazioni iconiche di modelli celebri e intimi, l'opera di Freud è un viaggio attraverso la vulnerabilità, la bellezza imperfetta e la complessità del vivere.

5 febbraio 2024

Louise Brooks: ritratto di una diva

Ci sono volti iconici che lasciano il segno, nella vita come nell’arte. Quadri, pellicole, fotografie accolgono sguardi rimasti ormai impressi nella storia della cultura e soprattutto nella memoria della gente. Sono figure con un’aura particolare, capace di creare una forte connessione con chi guarda e che, attraverso le varie forme d’arte, riescono a sprigionare un’energia travolgente. Uno dei volti che ha sicuramente lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema e dell’arte è quella di Louise Brooks.

29 gennaio 2024

I migranti nella fotografia di Lewis Hine

Italian family on ferry boat, leaving Ellis Island

La migrazione è un fenomeno che da sempre riguarda la società umana e al giorno d’oggi lo sappiamo bene. Anche il Novecento ha vissuto periodi in cui le ondate migratorie sembravano inarrestabili; molti Paesi hanno dovuto affrontare una sfida difficile che ha tuttavia caratterizzato il loro assetto sociale e tra questi gli Stati Uniti sono stati sicuramente uno dei più colpiti. Ad interessarsi a queste ondate migratorie fu il fotografo e sociologo Lewis Hine, il quale ci ha lasciato diverse testimonianze sulle migrazioni in territorio americano di inizio secolo.

8 gennaio 2024

Il cinema africano degli anni Sessanta e Settanta

3. La noire de

Una delle tante opportunità che ci consegna il cinema, ma più in generale la cultura, è quella di venire a contatto con altre realtà e di aprirsi a nuovi mondi, spesso lontani nello spazio e nel tempo. Grazie al lavoro di tanti cineasti è per noi possibile, ad esempio, fare un tuffo nell’Africa del passato, quella degli anni Sessanta e Settanta, e, per compiere questo viaggio, ci affidiamo alla guida di quattro importanti registi: Ousmane Sembène, Ahmed El Maanouni, Djibril Diop – Mambèty e Med Hondo.

19 dicembre 2023

La Fotografia umanista di Robert Doisneau

Fotografare significa ritagliare pezzi di realtà, unici ed irripetibili. Spazio e tempo vengono fermati; volti, luoghi e panorami, che rappresentano il qui ed ora, diventano così testimonianze del passato per il futuro. La storia della fotografia è lunga ed è costellata dall’attività di diversi artisti, ciascuno con il suo sguardo inconfondibile. Uno dei fotografi più importanti che il Novecento ci ha regalato è, senza dubbio, il francese Robert Doisneau.

9 dicembre 2023

Francia, anni Trenta: il cinema di Jean Vigo

Jean Vigo

La ricostruzione delle società del passato prende forma attraverso libri, fotografie, pellicole. Questi prodotti culturali ci consentono di sopperire, almeno parzialmente, alla nostra assenza e di poter sentire l’odore e il sapore di qualcosa che non abbiamo mai vissuto e che non potremo vivere mai. Così, per “entrare” nel mondo della Francia degli anni Trenta, è possibile, per esempio, lasciarsi guidare dai film di un artista del cinema che, purtroppo, ci ha lasciati troppo presto: Jean Vigo.

4 dicembre 2023

Le arti di Man Ray

Negli anni il dialogo tra arti differenti ha trovato sovente concretezza nelle opere di personalità eclettiche che, nel corso della loro vita, per passione o per lavoro, hanno abbracciato e conosciuto diverse forme d’arte, realizzando progetti che sono entrati nella storia della cultura. È il caso di Man Ray, artista completo che nella sua carriera ha spaziato dalla pittura alla fotografia passando per il cinema, lasciando un’impronta chiara e inconfondibile.

10 novembre 2023

Alle origini del documentario: Robert Flaherty

Documentare la realtà significa garantirne una testimonianza per il domani, dare luce a qualcosa che, altrimenti, resterebbe in ombra. La nascita e lo sviluppo di nuovi strumenti tecnologici e di nuove forme d’arte sono stati, in tal senso, di fondamentale importanza per il processo di documentazione del reale. In ambito cinematografico, l’origine della forma espressiva del documentario si fa risalire all’attività dello statunitense Robert Flaherty.

18 ottobre 2023

Uno sguardo sul “critico” Antonioni

Michelangelo Antonioni

Michelangelo Antonioni non è stato solo il grande regista che tutti conoscono, vincitore di Nastri d’argento, David di Donatello, più volte protagonista a Cannes, Leone d’oro alla carriera a Venezia nel 1983, ma anche tanto altro: sceneggiatore, scrittore, pittore e critico cinematografico.
Ed è per questo che rientra a pieno nell’alveo delle personalità multiformi, dei cosiddetti artisti a trecentosessanta gradi. Figure che, purtroppo, come sovente capita, vengono riconosciute e ricordate dal grande pubblico per un solo colore, mentre, invece, nascondono al loro interno una vasta gamma di sfumature. Spesso, però, questa affascinante complessità che rende grandi questi artisti non viene del tutto restituita dalle pagine dei quotidiani, dai documentari e, più in generale, da tutti i prodotti mediali che si occupano di cultura e spettacolo. Così al pubblico arriva solo un colore dell’artista ed è la parzialità a vincere. Una parte per il tutto. È accaduto molte volte nel passato e continua ancora oggi ad accadere, perché è alla riduzione e alla semplificazione che si è abituati. Sarebbe auspicabile un esercizio di approfondimento, di attraversamento di un limite, di un confine tra ciò che è noto e ciò che lo è meno.

21 agosto 2023

Il volto laico-cristiano di Michelangelo Merisi

Michelangelo Merisi da Caravaggio, tra i nomi più abusati e controversi della storia dell’arte moderna. Definirlo provocatorio e dissacrante è, non solo riduttivo, ma anche opinabile. C’è chi vede nella sua personalità irascibile, ma geniale, i presupposti per la nascita di una forma artistica cruenta ma enigmatica, laica e contemporaneamente cristiana. La sua produzione artistica segue degli snodi canonici che assecondano pedissequamente le tappe più emblematiche della sua vita personale e professionale e che, puntualmente, secondo una lettura differente, possono subire una reinterpretazione innovativa.

15 giugno 2023

L'Op Art Designs di Esther Stocker


Gli effetti creati dall'Op Art sono veri e propri inganni visivi capaci di dare origine ad affascinati illusioni ottiche oppure visioni dagli effetti disorientanti.
Utilizzando forme geometriche e grafica colorata, l'artista attinge alla teoria del colore, alla fisiologia e alla psicologia della percezione per creare avvincenti illusioni di profondità spaziale. Applicata alle installazioni artistiche contribuisce a regalare sofisticati effetti visivi ed eventi ottici, creati con la precisione più assoluta per rendere allo spettatore, allo stesso tempo, comfort o disaccordo. È possibile trovare le radici della Optical Art nel Futurismo, movimento percorso da una visione positiva e celebrativa del movimento introdotto nell’opera d’arte. L'opera di Esther Stocker,  artista riconosciuta a livello mondiale per le sue pitture, sculture, fotografie e grandi installazioni, potrebbe essere definita in una prima lettura, come arte geometrica erede delle avanguardia costruttive degli anni '20, così come delle tecniche illusioniste dell'op art degli anni '60. 

4 maggio 2023

La musica straniante nei film di Tarantino

Quentin Tarantino

Quentin Tarantino è il regista che negli ultimi trent’anni ha avuto forse il maggior successo. Diversi suoi film sono rimasti impressi nell’immaginario collettivo e, soprattutto a partire da Pulp Fiction, hanno inaugurato un nuovo modo di intendere il cinema. Con Tarantino infatti nasce in maniera definitiva il film slegato da fonti esterne, in cui fa da padrone la brillantezza della trama in sé, i dialoghi e gli omaggi ad altre pellicole d’autore. È metacinema, è linguaggio indipendente da fonti narrativo-letterarie.  

8 aprile 2023

Dirk De Keyzer e la sua scultura godibile e leggera


Nato il 19 dicembre 1958, De Keyzer ha studiato alla Koninklijke Academie voor Schone Kunsten, Eeklo in Belgio, sotto la guida dello scultore professionista Leo De Buysere. Affascinato da grandi scultori come George Minne, Constantin Meunier e Auguste Rodin, reinventò ed esplorò le possibilità dell'arte allora quasi perduta del metodo della cera persa. La più importante fonte di ispirazione per De Keyzer è nientemeno che la vita stessa. In questi tempi frenetici, le sculture di De Keyzer fanno riflettere lo spettatore sulla sua insostenibile leggerezza dell'essere.
Il metodo a cera persa che usa è un metodo laborioso e ingombrante per lavorare il bronzo La modellazione è la sfida più grande per lui, il tutto con un occhio per i minimi dettagli. La speciale patina è anche una parte caratteristica del suo stile. Grazie al suo stile personale unico, è riuscito a ritagliarsi un posto esclusivo nel mondo dell'arte, che lo ha portato a vincere il premio Galerie et Artistes alla fine degli anni '80. Nel suo percorso troviamo numerose esposizioni in gallerie e fiere d’arte in Belgio, Paesi Bassi, Francia, Svizzera, Libano e Stati Uniti d'America.

29 ottobre 2022

Omaggio a Grazia Varisco

Grazia Varisco

E’ con somma sorpresa che mi ritrovo nelle stanze di Palazzo Reale per la mostra dedicata all’artista Grazia Varisco. Lei è il quinto elemento e l’unica donna del Gruppo T (dove T sta per “tempo”), formatosi agli inizi degli anni Sessanta a Milano.

3 ottobre 2022

L’uomo con la macchina da presa – il cinema che parla di sé

David Abelevič Kaufman, meglio conosciuto come Dziga Vertov, è stato una delle stelle più lucenti del cinema sovietico degli albori, prima che il giogo della censura pesasse sulla libertà artistica. Il suo capolavoro del 1929, L’uomo con la macchina da presa (Čelovek s kino-apparatom), mantiene ancora oggi l’originalità e l’intensità di un tempo, qualità che gli hanno fatto guadagnare un posto tra i migliori film di sempre. Il seguente articolo si propone di rilevare i tratti più rivoluzionari della pellicola, con particolare attenzione all’aspetto metacinematografico che la contraddistingue sin dal titolo. 

18 giugno 2022

Edouard Manet e la "Musique aux Tuileries". La nascita dell’arte moderna (seconda parte)

Le Déjeuner sur l’herbe e l’Olympia costituiscono una preistoria nell’evoluzione stilistica e intellettuale dell’arte del secolo XIX, senza le quali il trapasso verso le nuove forme della figurazione non sarebbe stato possibile. Resta il fatto che esse rappresentano solamente le necessarie premesse di un ragionamento espressivo che si dovette sviluppare in un denouement (un risultato finale), ovvero nella straordinaria opera intitolata La Musique aux Tuileries.