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20 dicembre 2010

Due racconti inediti di Oscar Wilde

Oscar Wilde

Continua a stupire il più noto affabulatore irlandese tornato alla ribalta a poco più di 110 anni dalla sua morte, con una serie di racconti inediti recuperati in antichi libri francesi degli anni ‘30 e finalmente tradotti in italiano. Può suonare strano ma stiamo parlando di Oscar Wilde
Questo nome ci riporta immediatamente alla memoria immagini evocative come quelle suggerite dal Ritratto di Dorian Gray o quelle paradossali da L’importanza di chiamarsi Ernesto. Come è risaputo durante i suoi viaggi in Francia egli era aduso intrattenere rapporti culturali con altri letterati del suo tempo deliziandoli con straordinarie parabole mai trascritte e affidate alla memoria dei suoi contemporanei, storie che dalla tradizione orale sono state raccolte in un volume dal titolo Le parole del Giglio. Riportiamo due racconti inediti tratti dalla seguente raccolta...

27 giugno 2010

«Un mucchio di libri, un mucchio di sogni e un mucchio di fica». La vita secondo Henry Miller

Henry Miller
Se governassi io il mondo, imporrei alle persone creative una dieta a pane ed acqua; agli ottusi darei da mangiare e da bere a sazietà. Li avvelenerei soddisfacendone i desideri. Il cibo è un veleno per lo spirito, non placa la fame. Il cibo, sia esso sessuale o d'altro genere, placa soltanto gli appetiti. La fame è tutta un'altra cosa: nulla può placarla. La fame è il barometro dell’anima.Henry Miller, Sexus

8 maggio 2010

La verità in frantumi: Romanticismo e Tradizione, un rapporto controverso

Abtei im Eichwald, C. D. Friedrich

Il movimento romantico è stato ad un tempo rivoluzionario e reazionario, multiforme e contraddittorio. Esiste però un osservatorio dal quale è possibile ricostruire alcuni aspetti che diedero forma e coerenza interna a questa fondamentale fase del pensiero europeo: è quello della philosophia perennis, lo studio delle scienze tradizionali. Ciò che il Romanticismo rifiutò e ciò che invece raccolse, costituisce il bagaglio con il quale l’Europa si è affacciata all’età contemporanea.


23 aprile 2010

Tony Pagoda: l’anti-Forrest Gump di Sorrentino

L'uomo in più
Toni Servillo in L'uomo in più, 2001

Le esistenze, sono solo tentativi, perlopiù fatti a cazzo.
Tony Pagoda

Meno di quarant'anni, quattro lungometraggi, dodici David di Donatello, otto Nastri D'argento, un Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes, svariati altri premi in giro per il mondo e critiche addirittura imbarazzanti («diventerà una pietra di paragone per gli anni a venire», «Variety» su Il divo): Paolo Sorrentino.

17 marzo 2010

Il teatro dei popoli primitivi

L’evento teatrale si basa su due elementi principali che sono l’attore e lo spettatore e più precisamente sulla relazione che li lega: la relazione teatrale. Dunque si fa coincidere il fenomeno teatrale con un genere letterario che è la drammaturgia, in quanto si considera il teatro più da un punto di vista dell’istituto sociale rinchiuso nell’ambito di un ristretto edificio: la gradinata, la massa del pubblico, uno spazio, una narrazione, gli attori. Il regista, lo scenografo e così via, tutte forme di teatro occidentale che fonda le sue origini nel teatro classico dell'Atene del V secolo a.C.
Ma in realtà il concetto di teatro può comprendere non solo gli aspetti espressivi, linguistici e culturali del fenomeno, ma anche quelli sociali e organizzativi: una grande festa collettiva. Presso molti popoli, prevalentemente presso quelli agricoli, le manifestazioni teatrali sono legate al ricorso dei cicli stagionali. Questa connessione assume un chiaro significativo rituale e propiziatorio, la rappresentazione che celebra il rinnovarsi del ciclo alla cui regolarità è legata la sopravvivenza della comunità.

2 marzo 2010

Intervista a Massimo Carlotto


Massimo Carlotto

La vita di Massimo Carlotto ha dell’incredibile. A diciannove anni, militante di Lotta Continua, casualmente scopre un omicidio e denuncia il fatto ai carabinieri. Viene imputato di omicidio e condannato a 18 anni di carcere. Fugge prima in Francia e poi in Messico, e dopo tre anni di latitanza viene catturato e riportato in Italia. Dopo innumerevoli vicissitudini c’è però un lieto fine, difatti il Presidente Oscar Luigi Scalfaro gli concede la grazia. La sua carriera di scrittore inizia con la pubblicazione de Il fuggiasco che riprende a piene mani la sua esperienza di latitante. Da allora ha pubblicato moltissimi libri e ricevuto importanti premi e riconoscimenti. Attualmente rappresenta uno dei più importanti scrittori europei del genere noir.

1 febbraio 2010

Un figlio prigioniero

Luigi Pirandello

«La vita è una grande pupazzata, ognuno riceve dalla società almeno un’etichetta che non gli si addice, una pagliacciata alla quale si può sfuggire solo attraverso la scrittura ». Così definisce la vita e la società Luigi Pirandello.
L’inquietudine e una solitudine a tratti disperata sono la costante dell’esistenza di Pirandello che tra il 1919 e il 1936 vive e scrive negli alberghi dei più importanti centri teatrali europei e americani; un volontario esilio, una protesta contro il mancato sostegno del fascismo e contro l'ambiente culturale e teatrale italiano («Pirandello ha un brutto carattere» sostiene il Duce). Ed è proprio in questi anni che inizia un fitto dialogo epistolare con il figlio Stefano. Una singolare simbiosi tra i due, sia parentale che letteraria, un duello epistolare in cui emerge da una parte  tutto il carattere dello scrittore, dell’uomo Luigi, dall’altra la ribellione di Stefano alla conquista di uno spazio tutto suo… «per non restare un figlio, sempre figlio», «uno che è figlio di Pirandello ma che poi certo non può essere Pirandello», come egli stesso afferma.


2 ottobre 2009

Il diario dei Goncourt ovvero le avventure erotiche dei grandi scrittori

Edmond e Jules de Goncourt
Edmond e Jules de Goncourt
Il 2 dicembre 1851 i fratelli Edmond e Jules de Goncourt iniziarono a scrivere un diario di memorie, dialoghi e riflessioni sulla vita dei parigini. Dopo la pubblicazione dei romanzi Renée Mauperin e Germinie Lacerteux, i due scrittori acquisirono una certa fama tanto da divenire ospiti fissi di salotti e vernissage. Essi così riferirono migliaia di aneddoti e confidenze su scrittori, artisti e nobili. Il Journal infatti è un’opera monumentale, portata a termine da Edmond de Goncourt nel 1896 (anno della sua morte), dopo la prematura scomparsa di Jules nel 1870.

31 agosto 2009

Uno sconosciuto: l’ateo filantropo barone d’Holbach

Paul-Henri-Dietrich de Holbach

Per trent’anni, ogni giovedì e domenica, si ritrovavano in Rue Saint-Roch a Parigi (oggi 8 rue des Moulins) o nella tenuta di Grandval nei pressi di Sucy, personaggi del calibro di Diderot, Morellet, Marmotel, Galiani, d’Alambert, Hume, Beccaria, Franklin, Smith, Sterne, Raynal, Rousseau. Erano ospiti nei salotti del barone Paul-Henri-Dietrich de Holbach.

22 luglio 2009

Una dozzina di idee per cambiare l’editoria

raccolta XII
La copertina della raccolta XII

Sul finire del 2006 lessi casualmente un articolo che annunciava la nascita di una nuova forma di editoria on-demand chiamata Lulu. Lulu era, ed è tutt’ora, un sito che consente di stampare e vendere online la propria opera scegliendo proprio tutto, dalla copertina all’impaginazione sino al prezzo di copertina… Tutto ciò senza essere sottoposto ad alcun giudizio degli editor e senza alcun obbligo di spesa. In pratica è possibile ordinare anche una singola copia del proprio libro o magari una decina di copie da distribuire ad amici e conoscenti: una piccola rivoluzione nell’editoria. Come molti già sanno infatti le strade usuali per pubblicare un libro in Italia sono piene di difficoltà e tranelli; non è poi così difficile trovare piccole case editrici disposte a pubblicare l’opera di uno sconosciuto, non sempre perché credano nelle capacità dell’autore, in quanto l’editore avanza abitualmente una richiesta: garantire l’acquisto di almeno un certo numero di copie. Ciò si traduce in un costo di svariate centinaia di euro per l’autore e una pila di libri da dover vendere ad ogni costo. Sicché il risultato finale è che l’editore non perde economicamente nulla, mentre l’autore al più, recupererà una minima parte delle spese. Per questa ragione, tolte realisticamente le chance di un contratto milionario con la Mondadori, l’autore deve trovare altre possibilità…


8 luglio 2009

«L’universo è una casualità moralmente neutra d’inimmaginabile violenza»

Così dice Sam Waterston nell’efficace sceneggiatura d’un piccolo film di Woody Allen. Così sembrerebbe potersi dire per le storie del «casto», del «matto» e della «lesbica», secondo gli improperi che s’erano guadagnati, e che certo col caso e con la violenza, fisica o psicologica che sia, hanno combattuto tutta la vita: «L’uomo non è più artista, è divenuto opera d’arte».


25 aprile 2009

I problemi demografici senza ideologia


sovrappopolazione

La legge divina secondo Tommaso d’Aquino, e oggi “dogma” accettato anche dalle “laiche” nazioni occidentali, vieta il controllo delle nascite perché contro natura. Eppure, ma i teologi tacciono facendo finta di non sentire le ovvie obiezioni, lo stesso Aquinate non vieta, con il medesimo criterio, il celibato a vita. Tralasciando il problema così come erroneamente è stato impostato dal doctor angelicus, soffermiamoci sulle parole del nostro, tedesco, pastore di anime bisognose di essere inquadrate in un gregge. Ci riferiamo, è ovvio, all’”infallibile” Papa Benedetto XVI, e in modo particolare a un articolo apparso l’11 dicembre del 2008 sul sito www.repubblica.it. In questo articolo si riportano alcune affermazioni che possono aiutarci a riflettere... Secondo il ragionamento del vescovo di Roma, lo sviluppo demografico non è causa di povertà, ma potenziale fattore di evoluzione. Ratzinger ribadisce la sua condanna dell'aborto e delle politiche demografiche selettive: «Lo sterminio di milioni di bambini non nati, in nome della lotta alla povertà, costituisce in realtà l'eliminazione dei più poveri tra gli esseri umani». Quanto al rapporto tra sovrappopolazione e povertà, da tutti accettata, il Papa ribalta la tesi: «I Paesi che di recente si sono affacciati sulla scena internazionale come nuove potenze economiche hanno conosciuto un rapido sviluppo proprio grazie all'elevato numero dei loro abitanti». Aggiunge che «Tra le Nazioni maggiormente sviluppate quelle con gli indici di natalità maggiori godono di migliori potenzialità di sviluppo. In altri termini, la popolazione sta confermandosi come una ricchezza e non come un fattore di povertà».

4 aprile 2009

La letteratura: art pour l’art o arte per l’uomo?

letteratura

Qual è l’essenziale funzione della letteratura? E chi lo sa! Resta il fatto che alla scrittura, e generalmente a tutta l’arte, si addossa sempre il fardello d’essere portavoce virtuosa d’alcunché, ragion per cui ancora critici e studiosi ne discutono lungamente. Ecco le due risposte alla domanda che oggi sembrano più discordanti: quella che sostiene la purezza dell’arte fine a se stessa, e quella che, al contrario, scorge nell’arte un sigillo di moralità.


5 febbraio 2009

Famiglia naturale o convenzionale?

Francisco Goya, La famiglia Osuna
Francisco Goya, La famiglia Osuna. Fenomeni storici, economici, sociali e di costume hanno contribuito a modificare la famiglia nelle società occidentali

Si lasci l’incipit ad una citazione tratta dal secondo capitolo de L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato di Friedrich Engels:

«Lo studio della storia primitiva […] presenta condizioni in cui gli uomini vivono in stato di poligamia e allo stesso tempo le loro donne in stato di poliandria e i figli comuni vengono perciò considerati anche una cosa comune a loro tutti; e queste condizioni, a loro volta, percorrono esse stesse un’intera serie di modificazioni fino alla loro dissoluzione finale nella monogamia.»

In un’epoca di silenziosi scontri ciclopici (perdonate l’ossimoro), di battaglie che vedono trincerati giganti ideologici, sembra chiaro come la soluzione al conflitto non possa avvenire attraverso la lotta armata. Se infatti da una parte l’"Assolutezza"delle leggi divine e metafisiche non si può nemmeno mettere in "dubbio", e se dall’altra il "Relativismo" filosofico e il pluralismo culturale faticano a trovare un’epifania "assoluta" nelle società occidentali (figuriamoci in quelle orientali e medio - orientali…) il nodo appare di difficile scioglimento. Eppure, inevitabilmente, il corso della storia, le scoperte scientifiche, la progressiva conoscenza, modificano, chiariscono e sbrogliano fili di lana che solo l’ipocrisia e la paura dell’uomo hanno, nel corso dei secoli, ingarbugliato. Si veda, ad esempio, il problema legato al tema della famiglia. Ancora oggi, e i proclami di certuni che ci tempestano sui mass media diventano persino intollerabili…, si sostiene che l’unica, la vera, la "naturale" famiglia sia quella composta da un padre, da una madre e dai loro figli.


29 gennaio 2009

Se la danza s’immerge nella realtà


danza contemporanea
C’è un momento in cui ogni artista percepisce con chiarezza che se davvero vuol capirsi, se veramente vuol capire il suo posto nel mondo, allora deve stare in silenzio, volgersi agli altri, ascoltarli con attenzione, schierarsi, partecipare alle battaglie degli uomini, anche a quelle piccole, forse insignificanti. In fondo tutti siamo piccoli, tutti abbiamo bisogno degli altri. Arriva il momento in cui il linguaggio specifico di un’arte non basta più: si ha bisogno di sentire le parole degli altri, sentirne il suono, sentire esattamente come gli uomini si raccontano, ascoltare il dolore restando in silenzio. Ma restare in silenzio è difficile, anzi forse è il punto più alto nella maturazione di un artista: non è afasia, ma il riconoscimento del giusto valore delle cose, del tempo, degli altri, del tempo degli altri, del proprio lavoro. Un silenzio che non è distratta chiusura ma partecipazione profonda, ricerca di autenticità. C’è un momento insomma in cui ogni vero artista smette di pensare al suo lavoro in termini di quantità e vi cerca profondità di visione, concreta saggezza, serietà della comunicazione. È in uno di questi momenti che ci sembra d’aver incontrato Loris Petrillo, uno dei più interessanti coreografi della danza italiana contemporanea: Petrillo si trova in residenza a Catania nello spazio di Scenario Pubblico, ospite, da coreografo e docente, di Robertò Zappalà. Lo abbiamo incontrato.


12 dicembre 2008

Storia: fotografia dei fatti come romanzo?


Eugene Delacroix, La liberté guidant le peuple
Eugene Delacroix, La liberté guidant le peuple. Il ragazzo che appare in testa ai rivoltosi,
nell’opera ispirata dalla rivoluzione di luglio a Parigi (1830), influenzò Hugo per la descrizione di Gavroche,
un personaggio del romanzo I Miserabili, il quale muore durante la protesta popolare del 5 giugno 1832 di Parigi.

La Storia: che mostruosa creatura! Spaventosa per molti, indifferente ai più, affascinante per pochi, ma, come insegna Vico, è fatta dagli uomini e perciò, di questi, dovrebbe rifletterne le mancanze e le contraddizioni. Sarà per questo che la storia è creatura mostruosa? Sarà… Ma lo storico deve pur sempre porsi domande anche se, alla fine della corsa, le risposte resterebbero sempre più dubbiose piuttosto che persuasive.