24 febbraio 2011

I primati della scienza italiana

Pierluigi Campana, Fabiola Gianotti, Guido Tonelli e Paolo Giubellino

Siamo fin troppo abituati alle notizie negative e agli inqualificabili risultati che caratterizzano in nostro paese, da trascurare ciò di cui dobbiamo andare fieri. Proprio dalla bistrattata scienza italiana e dalle tante Università proviene il primato storico del nostro paese nella fisica. Qualche mese fa ben quattro italiani sono stati nominati alla guida di tutti e quattro i principali esperimenti dell'LHC il Large Hadron Collider, l'acceleratore più grande del mondo. Stiamo parlando di Pierluigi Campana, Fabiola Gianotti, Guido Tonelli e Paolo Giubellino rispettivamente a capo di LCHb (Large Hadron Collider beauty), ATLAS (A Toroidal Lhc ApparatuS), CMS (Compact Muon Solenoid) e ALICE (A Large Ion Collider Experiment). Dalla loro direzione potrebbero provenire importanti scoperte e chiariti aspetti fondamentali della materia su cui certamente si potrebbe sperare nel futuro anche in un Nobel italiano per la fisica.

Roberto Battiston, è uno dei capi di un folto team italiano relativo al grande rivelatore di particelle AMS 02 (Alpha Magnetic Spectrometer) che a breve verrà spedito sulla stazione spaziale e da cui si spera di comprendere meglio la natura della materia oscura, dell'antimateria e della materia strana tramite la misura dei raggi cosmici. Anche in questo caso la competenza scientifica degli italiani e ovviamente il supporto delle aziende ci mantiene leader nel settore. Peccato che in Italia si parli poco di scienza e troppo di cose futili...

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