16 febbraio 2014

Il pioggiante


pioggiante

Piove, dunque non posso andare via da qui; dunque cade acqua dal cielo e nubi basse oscurano l’orizzonte; dunque non c’è il sole, non c’è la luce e le strade sono bagnate: non posso uscire; e se non posso uscire, allora devo restare a casa e badare a me stesso: sì devo badare a me stesso, a me stesso! Ma come devo fare? Come devo fare allora se non posso uscire? Le strade si bagnano e l’acqua si accumula ai bordi in pozzanghere di sporco... Allora tutto si sporca, tutto si bagna e io non posso uscire. Devo stare dentro a guardare la pioggia cadere? E che significa che la pioggia cade? Che significa dunque? …Sciocco! Come sono sciocco! La pioggia è la pioggia, che discorsi faccio? Se cade vuol dire che deve cadere, che Dio ha deciso che oggi deve cadere la pioggia e bagnare le strade! La pioggia è normale… come sono stato sciocco a credere diversamente! La pioggia è un fenomeno d’instabilità termobarica del tempo meteorologico, dunque un fenomeno fisico. S’addensano nubi e il contatto dei fronti termobarici ne favorisce il fenomeno. La pioggia è normale, non mi devo preoccupare, foss’anche l’attribuzione di un significato metaspirituale che lo sragionare dei sensi mi porta ad attribuire. La pioggia è la pioggia, con tutte le conseguenze, le citazioni e i tempi verbali in atto: piove, sta piovendo, ha piovuto e pioverà, e se voglio aggiungo piovendo e piovente: in ciò il participio assomiglia a spiovente, proprio come i tetti delle case. Ma non sarà allora che le case sono a spiovente per la pioggia? Probabile, davvero probabile… ma io sto supponendo troppe cose, troppe attribuzioni per un fenomeno meteorologico e non metaspirituale. La pioggia è pioggia e la devo accettare come tale. Dunque resterò fermo, seduto e immobile aspettando che termini e che esca il sole. E se non ci sarà il sole basterà che non piova più per poter uscire. Le strade saranno bagnate ormai e io posso uscire solo dopo la fine della pioggia… resto immobile a guardare, guardare dalla finestra le gocce bagnare i vetri.

Ma questa pioggia non vuole finire. Io volevo uscire e adesso che la pioggia è più forte non riesco a vedere le cose che vedevo prima, non si vede l’orizzonte davanti e si sente un picchettare sordo sul tetto. Forse è la pioggia che vuole entrare… sì è la pioggia che vuole entrare! Ma perché vuole entrare? Perché cade incessante? …allora cerca me! Allora il suo significato metaspirituale è vero e la pioggia è cattiva e funesta! La pioggia m’insegue, mi cerca, lo sento! Sta bussando ai vetri cercando proprio me, mi vuole prendere, mi vuole bagnare… Devo scappare, devo fuggire prima che mi prenda! Esco, forse sarò al sicuro in un altro posto, esco! Fuggo. Corro via. Vado lontano ed esco, purché la pioggia non mi faccia del male… Mi fermo, forse è meglio, ma la pioggia mi ha sorpreso e adesso sono bagnato fradicio! Adesso sono sconfitto! Mi ha battuto e forse morirò. Però solo allora potrò scoprire il suo significato, potrò capire se la pioggia è un’attribuzione metafisica o scientificamente vera. Conoscerò tutto, saprò tutto di tutto e la pioggia sarà mia, e io sarò pioggia e cadrò quando vorrò o quando deciderà Dio di farmi cadere. Dunque mi denudo, tanto ormai sono destinato a diventare pioggia e con la pioggia sono destinato a diventare Dio. No ma che dico, più grande di Dio. Immenso. Sarò io a decidere quando è il momento di fare piovere e quando no. Sarò io, io solo!
Io dunque sarei la pioggia? Sarei un fenomeno atmosferico, una legge fisica, un evento che coinvolge il metaspirito? …Pioggiante, sì pioggiante il mio corpo e la mia mente s’adatta al pensiero del divenire Dio, del divenire pioggia. Pioggiante è la parola con la quale mi identifico con la pioggia, perché adesso mi posso identificare con la pioggia! Pioggiante è colui che cade e che risorge, che pulisce e che sporca, che va in alto per poi tornare a cadere: Dio.
Un momento… ma se Dio non esiste, allora nemmeno io esisterò! Allora sono destinato a svanire. Allora sto già svanendo e la fine di tutto si avvicina; la fine, il trapasso. Ma che dico? Non sono sicuro. So solo che sta cadendo la pioggia e che continua a bagnarmi. Dunque non è vero che non posso uscire, sono fuori, sono sotto la pioggia… ma cos’è la pioggia? E io chi sono? Cosa faccio, cosa penso? Pioggiante? Sono pioggiante? Sì forse sarà vero, sono pioggiante, colui che scende nel delirio d’essere pioggia. Colui che rovinosamente delira tutte le volte che cade la pioggia.

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