A più di settant'anni dall'inizio del suo dominio quasi incontrastato come mezzo di diffusione di notizie ed intrattenimento, ci si può permettere di tirare alcune somme sul ruolo odierno del talk show nel dibattito pubblico.
Oggi questo format è ancora abbondantemente in auge, come dimostrato dalla ricca offerta e da centinaia di migliaia di ascolti ogni sera, ma questo dato non può che far riflettere su diversi aspetti legati allo stato di salute dell'informazione italiana.
Sì perché oggi, non appena ci si sintonizza su un qualsiasi talk generalista in prima serata, ciò in cui ci si imbatte è un bizzarro coacervo di ospiti, applausi a gettone e commentatori invitati a dibattere di una miriade di argomenti complessi, disarticolati e condensati in pochi minuti, senza soluzione di continuità; si è catapultati in un salotto televisivo nel quale il lasso di tempo per ogni intervento è talvolta di appena una ventina di secondi, prima che il conduttore tolga la parola all'opinionista di turno, rendendo il tutto assai caotico.