Mary Shelley appare nella maggior parte delle immagini arrivate fino a noi, come una donna sottile con lo sguardo timido ma chiaro e profondo. Studiando la sua biografia quello che mi ha maggiormente colpito è stato vederla bambina, nascosta dietro una delle poltrone di casa ed ascoltare Coleridge declamare La Ballata del Vecchio Marinaio. Ho sentito l’atmosfera cupa e nebbiosa che deve aver avvolto la sua mente che immaginava la maledizione lanciata dall’albatros ucciso dal marinaio e costretto ad attraversare mari e fantasmi alla ricerca della salvezza e del vero sé.