Le Déjeuner sur l’herbe e l’Olympia costituiscono una preistoria nell’evoluzione stilistica e intellettuale dell’arte del secolo XIX, senza le quali il trapasso verso le nuove forme della figurazione non sarebbe stato possibile. Resta il fatto che esse rappresentano solamente le necessarie premesse di un ragionamento espressivo che si dovette sviluppare in un denouement (un risultato finale), ovvero nella straordinaria opera intitolata La Musique aux Tuileries.
18 giugno 2022
15 giugno 2022
Edouard Manet e la "Musique aux Tuileries". La nascita dell’arte moderna (prima parte)
Viresque acquirit eundo
Eneide, IV, 175
J’ai toujours pensé que les premières places ne se donnent pas, qu’elles se prennnent.
Edouard Manet
7 giugno 2022
«Revolver» il lato tetro (e maturo) dei Beatles
Nel 1966, dopo l’uscita di Rubber Soul, i Beatles registrarono Revolver, acclamato dalla critica come il loro lavoro più maturo e collocato al terzo posto nella classifica dei 500 migliori album di sempre stilata dalla rivista Rolling Stone nel 2003
28 maggio 2022
Le contestazioni di Paweł Kuczyński l'artista dei paradossi
22 maggio 2022
Le nuove strade della profezia. Dal Messico di Siqueiros alla Londra di Banksy
A wall is a very big weapon.
It is one of the natiest things
you can hit someone with
Bansky
Passeggiando per i vicoli di Brick Lane e Shoreditch, calpestando le loro strade ciottolate che sfociano in parchi o sottopassi lontani dall’occhio indiscreto di Dio, nel silenzio di un pale afternoon londinese, non possono non tornare in mente i versi finali della celebre canzone di Paul Simon e Art Garfunkel The Sound of Silence: «And the sign said the words of the prophets / are written on the subway walls and tenement halls / and whispered in the sounds of silence». Credo che tra questi versi e l’impatto visivo che queste opere trasmettono, ci sia un collegamento quasi automatico, un’associazione tra suono e immagine che mi lascia spiare tra le fronde di palazzi, strade e sottopassi, per ritrovarmi poi in un vero e proprio campo d’addestramento per futuri profeti che parlano non esattamente una nuova lingua ma esprimono un linguaggio e un’arte non ancora cristallizzata nel tempo, seppur con una notevole storia alle spalle.