20 novembre 2011

L'origine di un dipinto: "Ragazzo morso da un ramarro"

Ragazzo morso da un ramarro
Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio

Che l'immagine in alto appartenga ad un dipinto di Caravaggio datato tra il 1595 e il 1596 è un fatto assodato. Ancor più assodato è lo stile sensuale del soggetto che ritrae la mano con un'espressione di dolore, perché morso (appunto) da un ramarro. Il soggetto ritratto è probabilmente il pittore Mario Minniti che appare in molti altri dipinti del Caravaggio. Ma non è questa la particolarità del dipinto quanto la sua incredibile somiglianza con il disegno di una (ancor oggi) sconosciuta Sofonisba Anguissola (1535-1625). La Anguissola ebbe una vita invidiabile, divenne pittrice ufficiale presso la corte di Spagna, elogiata per il suo stile da Antoon Van Dyck e da Michelangelo visse per diversi anni in Sicilia col secondo marito (dopo la morte del primo).

15 novembre 2011

Essais - Michel de Montaigne (Saggi - 1595)

Saggi Montaigne


Dipingendomi per gli altri, mi sono dipinto con colori più netti che non fossero i miei primitivi. Non son tanto io che ho fatto il mio libro quanto il mio libro che ha fatto me, libro consustanziale al suo autore, di un'utilità personale, membro della mia vita; non avente per fine l'utilità di terzi ed estranei, come tutti gli altri libri. Ho forse perduto il mio tempo ad essermi reso conto di me tanto continuamente, tanto accuratamente? Di fatto, quelli che si ripassano solo mentalmente e oralmente, di tanto in tanto, non si esaminano né si penetrano così compiutamente come colui che fa di ciò il proprio studio, la propria opera e il proprio mestiere, che si impegna a un'annotazione costante, con tutta la sua fede, con tutta la sua forza.
Alcuni autori, alcune opere sono e resteranno immortali. Montaigne e la sua opera si trovano, senza alcun dubbio, nella schiera di quei classici che tutti dovrebbero conoscere; un classico che difficilmente smetterà di essere attuale. Siamo di fronte a un’opera capitale, a una delle espressioni più autentiche che la filosofia ha potuto concepire. Non è facile scrivere o prendere appunti in poco spazio su un'opera monumentale come questa. Due volumi di circa 800 pagine ciascuno, di saggi densissimi - parecchi sublimi - che discorrono dei temi più disparati: della vita e della morte, delle malformazioni fisiche e di quelle intellettuali e caratteriali, delle virtù e dei vizi… Dalle malattie personali di Montaigne, dalle sue esperienze di vita (dolorose o felici), dai suoi studi, scaturisce l'intimissima introspezione, il ragionamento chiaro e distinto che il francese ha trascritto per innalzare la filosofia su vette di assoluta freschezza e sublimità.

14 novembre 2011

Todo cambia


Ormai è una realtà il cambio di governo e il mutamento della situazione politica del nostro paese. Un cambio strano, curioso, una sorta di fine impero tra il grottesco e il tragico avvenuto il 12 novembre. Tra fischi, applausi, contestazioni e persino un originale orchestra di Allelujia, finisce l'esperienza del berlusconismo italiano cui più volte anche il nostro sito ha tirato in ballo.

12 novembre 2011

Il mio Temazcal

Temazcal
Rito di purificazione prima del Temazcal (da Flickr foto di Calos Adampol)

Da quando avevo iniziato a lavorare a Quito in Ecuador, già da un po’ di tempo sentivo parlare tra i miei amici del posto di un rituale ancestrale che si svolgeva in tutto il centroamerica: il Temazcal.
Mi avevano assicurato inoltre che quel rituale era così diffuso che avrei sicuramente incontrato prima o poi qualcuno che lo praticava.
Io, incuriosito come al solito, decido di informarmi tramite un amico che conosce molto bene questo tipo di pratiche, riuscendo a carpirne qualche informazione aggiuntiva.
In primo luogo è un rituale/terapia molto simile nella forma ad un bagno turco, ossia vapore a volontà e sudorazione assicurata con relativa espulsione di tossine.
Il senso generale dovrebbe essere quello di ricongiungimento con la Pachamama, la Madreterra, attraverso lo scambio dei quattro elementi: terra, fuoco, acqua e aria. La terra è quella a cui ti aggrappi quando il vapore è troppo alto per rinfrescarti, il fuoco è appunto dato dal vapore in questione che ti avvolge incandescente, l’acqua è il sudore che ti purifica e l’aria è quella satura che ti penetra nelle narici.
In secondo luogo è una sorta di rituale di buon auspicio in caso di malattia o di qualche evento importante che si deve affrontare.

11 novembre 2011

Quer pasticciaccio brutto de piazza Affari

Il tracollo della Borsa, dell’economia e della politica italiana preannuncia anni bui: la crisi dello sfarzo, il drammatico calo d’ascolti del Grande Fratello, una tragedia che si consuma sotto i nostri occhi.