9 gennaio 2012

Santa Marinella, Gogol Bordello, 2005


La biografia di Eugene Hütz (Yevheniy Oleksandrovych Nikolayev Simonov) è fatta di viaggi, contaminazioni, scoperte, esperienze di ogni genere: esattamente come la sua musica.

Nato nei pressi di Kiev, in Ucraina, nel 1986 fugge con la famiglia dal disastro di Cernobyl e si trova a vagare per sette anni in vari campi profughi di Austria, Polonia, Ungheria e Italia. Dopo varie vicissitudini si trova a New York dove, nel 1997, fonda i Gogol Bordello. L’omaggio all’Italia non si ferma al nome del gruppo («Ho molta più nostalgia del mio anno in Italia che della mia infanzia a Kiev»); nel 2005 canta Santa Marinella, dove mescola ucraino e bestemmie in italiano. Santa Marinella è la località (vicino Roma) dove il leader del gruppo aveva trascorso parte del suo soggiorno italiano, ma nella canzone si citano anche Piazza Navona, dove suonava, e Palestrina.

6 gennaio 2012

BIOS Vincent “Il muro ha un suono”


BIOS Vincent
Dodici (2011), Polistirene, cemento, sparo, cm 265 x 312

A Palermo la stagione espositiva del 2012 promette grandi sorprese: Palazzo dei Normanni inaugura il 13 gennaio 2012 Il muro ha un suono, personale di BIOS Vincent, a cura di Martina Cavallarin. Una mostra coraggiosa e fuori dall’ordinario che conferma la spiccata propensione del Parlamento Siciliano a cogliere e far proprie le dinamiche di contaminazione che i linguaggi dell’arte contemporanea sono capaci di attivare.

4 gennaio 2012

Body Worlds. Viaggio spettacolare nel mondo dell'anatomia

Body Worlds

Il 14 settembre scorso si è aperta a Roma, negli spazi delle Officine Farneto, in prossimità dello Stadio Olimpico, un' eccezionale esposizione di autentici corpi umani, dissezionati e conservati con la tecnica della plastinazione.
Padre della mostra è il Dottor Guhther von Hagens il quale illustra, attraverso più di duecento organi e sezioni e venti corpi interi plastinati, l'inizio della vita e le patologie che possono alterarne o limitarne il funzionamento.


3 gennaio 2012

Film Blu. La stoffa dell'essere


Ma dietro l’esistente che cade da un presente all’altro, senza passato, senza avvenire, dietro questi suoni che si decompongono, si squamano, e scivolano verso la morte, la memoria resta la stessa, giovane e ferma come un testimone spietato.
Jean Paul Sartre 

Film Blu parla della libertà, delle imperfezioni della libertà umana. Fino a che punto siamo veramente liberi?
Questa domanda è il filo di Arianna del regista Krzystof Kieslowski, con il quale intesse il primo film della sua trilogia dedicata ai valori della Rivoluzione Francese: Libertà (Film Blu), Uguaglianza (Film Bianco), Fratellanza (Film Rosso).