20 maggio 2019

Planck e l’origine (inconsapevole) della meccanica quantistica

max planck
Max Planck
Con questo primo articolo apriamo un ciclo dedicato alla storia della meccanica quantistica, con l’intento di provare a rendere accessibile un argomento ostico ma particolarmente affascinante per le fondamentali ricadute scientifiche e filosofiche sull’epoca contemporanea.
La meccanica quantistica, con tutti i suoi paradossi e le esperienze controintuitive, prese l’avvio da una fisica che oggi viene chiamata classica, ma che spiegava perfettamente il funzionamento del mondo macroscopico. Non appena i confini della conoscenza si schiusero ad aspetti nuovi emersero i primi dubbi sull’interpretazione della realtà e che apriranno poi la strada alla nuova rivoluzione della microfisica.

11 maggio 2019

Jisei no ku “le ultime parole prima di morire”: intervista a Silvia Montevecchi

“Let them bloom or let them die – it’s all the same:
cherry trees on mount Yoshino” (Rekisen)
Un nuovo sguardo sull'arte - Arte Laguna Prize. Arrivato alla sua 13a edizione, il concorso, allestito all’interno degli spazi dell’Arsenale di Venezia, ha visto la partecipazione di artisti nazionali ed internazionali che si sono presentati con oltre 120 progetti divisi per sezioni: pittura, arte fotografica e fotografia digitale, sculture e istallazioni/arte virtuale, video arte e performance, arte ambientale e arte urbana, design.
Abbiamo avuto il piacere di conoscere la photographer e visual artist Silvia Montevecchi che con il suo progetto Jisei no ku ha ottenuto il premio assoluto nella categoria “Arte fotografica e arte digitale”.

3 maggio 2019

Il disfacimento del presente: immigrazione, lavoro, progresso

 Umberto Galimberti

Nell'epoca del pensiero breve e della semplicficazione, è raro trovare un discorso equilibrato e cristallino sul disfacimento del presente. La voce di chi chiarisce le ragioni viene sempre più accantonata evitando così la comprensione chiara dei fatti. Umberto Galimberti (filosofo, sociologo e psicanalista), in questo breve intervento abbraccia una serie di questioni che senza rendercene conto stiamo lasciando ingigantire senza alcuna volontà di porvi rimedio, se non con modalità parziali e scomposte.

16 aprile 2019

Notre-Drame de Paris

Incendio Notre-Dame
«Senza dubbio vi sono ben poche pagine d’architettura più belle di questa facciata dove, una parte dopo l’altra, e tutte insieme, i tre portali gotici incavati, la fascia ricamata e dentellata delle ventotto nicchie regali, l’immenso rosone centrale fiancheggiato dalle due finestre laterali come il prete dal diacono e dal suddiacono, l’alta e fragile loggia di arcate a trifoglio, che regge una pesante piattaforma sulle colonnine lievi, e infine le due scure e massicce torri con i loro tetti di ardesia, parti armoniose di un magnifico insieme, sovrapposte in cinque piani giganteschi, si spiegano allo sguardo, in folla ma senza tumulto, con gli innumerevoli loro particolari di statuaria, di scultura e di cesellatura, potentemente armonizzate alla tranquilla grandiosità dell’insieme, vasta sinfonia in pietra, per così dire, opera colossale di un uomo e di un popolo.»Victor Hugo Notre-Dame de Paris - traduzione di Luigi Galeazzo Tenconi 2010 
Lunedì 15 aprile 2019 ore 19 le fiamme divampano, dalla cima della cattedrale. Un incendio devastante, dovuto al crollo della guglia e del  tetto, ha colpito la struttura. Opera di un popolo, come ricorda Victor Hugo, ha visto lo stesso in lacrime davanti alla tragedia. 

1 aprile 2019

Il kali yuga e i suoi effetti descritti da René Guénon

Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi

Abbiamo parlato, in un precedente articolo, della differente interpretazione escatologica del tempo menzionando anche René Guénon, forse uno dei più accesi sostenitori del tradizionalismo e della critica alla società moderna. Molti dei suoi testi si riferiscono proprio agli aspetti insiti nel degrado progressivo della civiltà umana nell’epoca del cosiddetto kali yuga. Guénon ovviamente si riferisce all’interpretazione ciclica induista del tempo (vedi articolo menzionato). Tuttavia ciò che impressiona nel leggere i suoi libri sull’argomento, soprattutto in ciò che è il testo più rappresentativo ossia Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi del 1945. 
Bisogna necessariamente dire che la descrizione delle conseguenze del kali yuga, per quanto possano sembrare una mera interpretazione adatta alla cultura e alla religione induista, se rapportate alla presente situazione politica e sociale dell’Occidente, mostra un’impressionante rispondenza a ciò che avviene a tutt’oggi, ma soprattutto a ciò che si sta schiudendo nel futuro prossimo.