1 marzo 2012

Singolari effetti della globalizzazione

Un giorno questo dolore ti sarà utile

In questi giorni, nei cinema italiani, ci sono due film a loro modo singolari: Un giorno questo dolore ti sarà utile, di Roberto Faenza e È nata una star?, di Lucio Pellegrini. Entrambi i film sono tratti da romanzi, ma soprattutto, sono tratti da romanzi stranieri. Il primo è la trasposizione dell’omonimo libro di Peter Cameron, romanzo di formazione che ha avuto l’onore di essere paragonato a Il giovane Holden di Salinger. È nata una star? è la trasposizione dell’ultimo, e omonimo, romanzo di Nick Hornby.

28 febbraio 2012

Nothing personal. Il gesto che si fa parola

Nothing personal

Nothing personal (2009), storia di un incontro. Un film che si fa testimone dell’indicibile, di una solitudine cercata e infranta.

Annie (Lotte Verbeek) sceglie l’erranza per sottrarsi al dolore. Sul suo cammino, sulla fuga da lei scelta, inciampa nella vita di Martin (Stephan Rea). Un uomo, un’isola – perché ogni uomo è tale - che le offre cibo in cambio di lavoro. La donna accetta, a condizione che le reciproche identità – esistenze - non vengano mai svelate l’un l’altro. Niente di personale fra loro. Da questo silenzio Annie e Martin imparano a convivere; sullo sfondo di una natura resa particolarmente silente, quasi a non voler infrangere il loro patto, imparano a cercarsi, a toccarsi, a frugare dentro di loro senza mai chiedere, mai fare domande. Il contatto è sempre mediato ma costantemente ricercato: le alghe, i muri, la musica, il rumore e il tatto delle lenzuola, si fanno veicoli del loro imparare ad amarsi, muti testimoni di un rapporto puro e delicato, che si sottrae ad ogni definizione sterile, perché il linguaggio è troppo povero “e non si può competere con la perfezione”. Non resta allora che il gesto, infinitesimali attenzioni, domande stroncate alla gola, regali impalpabili, fissati nell’attimo, nel frammento.

26 febbraio 2012

Consolo – Retablo (audiolettura)

Vincenzo consolo

Retablo è uno dei romanzi più rappresentativi della letteratura di Vincenzo Consolo: la sua passione storica per una Sicilia mitica ma realistica, la forza strepitosa della sua lingua, e le debolezze della narrazione. Quest’opera racchiude i tratti distintivi di una singolare vicenda letteraria conclusasi il 21 gennaio di quest’anno.

22 febbraio 2012

Le pittrici del Rinascimento

Tre bambini con cane (1570-1590) di Sofonisba Anguissola
Tre bambini con cane (1570-1590) di Sofonisba Anguissola

C’è una storia dell’arte che non si racconta, una storia oscurata da preconcetti e da un secolare maschilismo della cultura. C’è una storia che vede le donne come muse ispiratrici, mere rappresentazioni sensuali e veneri immortali, ma v’è anche una storia che le vede protagoniste nel ruolo inconsueto di pittrici… 
Per quanto sin dall’epoca medievale vi sia traccia di donne dedite alle varie forme di espressione d’arte è nel Rinascimento che il loro valore comincia ad emergere, con storie a volte sorprendenti.