Quando Zygmunt Bauman alla richiesta di scegliere tra l'inno nazionale polacco e quello britannico per la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa all'Università Carlo di Praga optò per l'inno europeo, decise di non essere né vittima della città natale che lo allontanò, né di quella che lo adottò. Questo aneddoto, che lui stesso ha raccontato, apre infinite riflessioni che toccano certamente una parte importante della biografia del pensatore, ma che, d'altra parte, ispira un pensiero piú articolato ed esteso, una riflessione di piú ampio respiro: la questione dell'identitá. Nel caso di Bauman ci troviamo di fronte una soluzione umanissima, egli decide di annullare le differenze tra le due differenti identitá che lo hanno costituito in quanto uomo. Eppure nel superamento della differenza di identità si cela un tacito assenso all'assenza di identità stessa. Essere uomo e non appartenere né a questa né a quella società. Essere uomo e appartenere solo a se stessi, si potrebbe affermare secondo una chiave più spiritualista analizzando la situazione. Ma quanto é permesso oggi a noi uomini essere veramente uomini, situarci fuori dalle parti e giocare al contempo il ruolo di chi, sempre in movimento, - per scelta o per costrizione - é legato a se stesso senza, dunque, lamentare l'assenza di appartenere a qualsiasi classe, a qualsiasi denominazione geografica ed antropologica?
28 marzo 2012
L'identità liquida
Quando Zygmunt Bauman alla richiesta di scegliere tra l'inno nazionale polacco e quello britannico per la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa all'Università Carlo di Praga optò per l'inno europeo, decise di non essere né vittima della città natale che lo allontanò, né di quella che lo adottò. Questo aneddoto, che lui stesso ha raccontato, apre infinite riflessioni che toccano certamente una parte importante della biografia del pensatore, ma che, d'altra parte, ispira un pensiero piú articolato ed esteso, una riflessione di piú ampio respiro: la questione dell'identitá. Nel caso di Bauman ci troviamo di fronte una soluzione umanissima, egli decide di annullare le differenze tra le due differenti identitá che lo hanno costituito in quanto uomo. Eppure nel superamento della differenza di identità si cela un tacito assenso all'assenza di identità stessa. Essere uomo e non appartenere né a questa né a quella società. Essere uomo e appartenere solo a se stessi, si potrebbe affermare secondo una chiave più spiritualista analizzando la situazione. Ma quanto é permesso oggi a noi uomini essere veramente uomini, situarci fuori dalle parti e giocare al contempo il ruolo di chi, sempre in movimento, - per scelta o per costrizione - é legato a se stesso senza, dunque, lamentare l'assenza di appartenere a qualsiasi classe, a qualsiasi denominazione geografica ed antropologica?
25 marzo 2012
Saramago al cinema
«Variety» annuncia la lavorazione del film An enemy, che sarà diretto da Denis Villeneuve, con Jake Gyllenhaal nel ruolo di protagonista. Il film è tratto da L’uomo duplicato, romanzo del 2002 dell’unico premio Nobel in lingua portoghese, José Saramago. La storia è quella di uno stanco professore che un giorno scopre casualmente, guardando un film, il suo sosia. Di piacevole lettura, e a tratti anche avvincente, ma decisamente inferiore alla media dei lavori di Saramago, potrete trovarne un approfondimento qui.


23 marzo 2012
Puskin - Poesie (audiolettura)
Aleksandr Sergeevič Puškin è considerato il più grande poeta russo (l'equivalente di Dante per noi italiani), colui cioè che ha fondato la lingua letteraria russa e ne ha dato effettivo valore. Per questa ragione il suo volto e la sua poesia sono celebrati in ogni dove in Russia.
La sua produzione spazia dalle poesie, ai poemi, alle fiabe, teatro e saggi. In questo caso proponiamo l'audiolettura di due poesie Elegìa, una poesia scritta sette anni prima della morte in cui il poeta preclude la sua sensazione di morte e il suo ricordo del passato. La seconda Di voi mi innamorai è una vera e propria poesia d'amore.


20 marzo 2012
Compagni di viaggio
E' ormai consuetudine da parte delle radio e della TV di trasferire le proprie puntate su internet come podcast. Tramite iTunes o attraverso il sito di Radio24 è possibile ascoltare le puntate di Compagni di viaggio, la trasmissione di Morena Rossi che sfrutta una bella intuizione: far raccontare un viaggio da uno scrittore.


14 marzo 2012
Un eroe del nostro tempo - Michaìl Jùr evič Lermontov (Romanzo - 1840)
A una prima occhiata il suo viso non rivelava più di ventitré anni, anche se dopo sarei stato pronto a dargliene trenta. Nel suo sorriso c'era qualcosa di infantile. La sua pelle aveva una certa morbidezza femminea; i capelli biondi, naturalmente ondulati, incorniciavano in modo assai pittoresco la fronte pallida e nobile su cui solo una lunga osservazione permetteva di notare le tracce di un reticolo di rughe che probabilmente diventavano molto più marcate nei momenti d'ira o d'inquietudine interiore.
L'ingegnosa e originale struttura del romanzo, che di volta in volta si tramuta in raccolta di racconti o in diario intimo, ha come protagonista Pečòrin, uno dei prototipi del romanzo moderno. Burattinaio, crudele, manipolatore psichico, sadico, stratega, Pečòrin è il seduttore che non riesce ad amare, l'uomo che non riesce a stabilire un'amicizia per la vita.


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