Nel 1993 sulla rivista «Nature» venne pubblicata una ricerca a firma di Gordon Shaw e Frances Rauscher secondo cui l'ascolto della Sonata in re maggiore per due pianoforti (KV 448) di Mozart causerebbe un temporaneo aumento delle capacità intellettive. L'esperimento venne condotto su diversi gruppi di volontari, un primo gruppo ascoltò proprio questa sonata, un altro una musica rilassante e un altro ancora venne lasciato in silenzio. A seguito di alcuni test sull'intelligenza condotti, il gruppo che ascoltò Mozart dimostrò un vistoso aumento del QI rispetto ad altri. Da ciò l'effetto venne chiamato Effetto Mozart.
28 novembre 2012
24 novembre 2012
I delitti della Rue Morgue - Edgar Allan Poe
Le facoltà mentali che si definiscono analitiche non sono in se stesse molto facilmente analizzabili. Le possiamo apprezzare soltanto dai loro risultati. Quello che ne sappiamo è che per chi possegga al massimo sono una delle più vive fonti di piacere. Come l’uomo forte gode della sua forza fisica e si compiace durante gli esercizi che mettono in azione i muscoli, così l’analitico coglie il suo momento di gloria in questa attività mentale la cui funzione è risolvere. Trae godimento anche dalle più banali occasioni in cui possa impegnare il proprio talento. Va pazzo per gli enigmi, i rebus i geroglifici; in ogni soluzione dispiega una capacità di acume che per la gente comune assume le proporzioni del miracolo. I risultati ricavati genialmente dallo spirito e dall’assenza del metodo , hanno, in realtà, tutto l’aspetto dell’intuizione.


19 novembre 2012
Crowdsourcing democracy
Sembra che la rivoluzione tanto agognata e desiderata stia per realizzarsi. Non dobbiamo, però, immaginare forconi e bastoni davanti a palazzi simbolo di una politica al collasso, bensì, questa rivoluzione, il cui cuore pure palpita dal basso, ha da farsi nel modo più democratico e umano possibile. È composta di esseri umani fuori della cerchia politica, che fanno la spesa e pagano le tasse e che, come la media più comune, ha un accesso ad internet. I forconi di ferro si sono trasformati in moderni pc o tablet, la violenza del fuoco sostituita dal cospicuo e interessante dibattito sui social network. Il furore del popolo è sempre lo stesso ma visto lo stato democratico in una società che non viene rappresentata con gli stessi ideali, si è optati per la libera espressione à la crowdsourcing. Questa rivoluzione è la versione moderna della famigerata “rivoluzione francese” e per più di un motivo. Le ragioni possono essere comprese attuando una chiave di lettura moderna a valori etici vecchi come il mondo, ma che l´uomo, per motivi sconosciuti, fatica a realizzare. Innanzitutto è una rivoluzione “egualitaria” perché ad essa tutti possono prendere parte, senza distinzione di classe sociale o di reddito. È “fraterna” perché poggia su basi appunto “democratiche” tout-court, ossia è una rivoluzione “aperta”, nella quale il giudizio di ogni singolo individuo è un punto di vista fondamentale per la riuscita e il miglioramento del sistema. “Liberté” gridavano ancora i francesi e di libertà soprattutto si tratta in una rivoluzione la cui arma principale è la connessione ad internet.

17 novembre 2012
Un romanzetto scorrevole e un po’ scialbo
Ho appena terminato la lettura de Il nuovo inquilino, il primo romanzo di Javier Cercas, pubblicato per la prima volta nel 1989. Oggi Cercas è l’autore spagnolo forse più celebrato all’estero; in Italia ha vinto il Grinzane Cavour con Soldati di Salamina nel 2003, e nel 2011 il Premio del Salone Internazionale del Libro di Torino. Ero incuriosito da un autore che ha ricevuto parole di stima da Mario Vargas Llosa, J. M. Coetzee, Doris Lessing e Susan Sontag.
Il nuovo inquilino è pubblicato, come gli altri, da Guanda, e reca in copertina l’elogio di un mito della letteratura ispanica come Roberto Bolaño: «Un romanzo splendido, uno scrittore di straordinario talento». Con queste premesse e una trama che sembrava intrigante ho acquistato e divorato l’esiguo romanzo (136 pagine).


16 novembre 2012
La scrittura è una budella gentile. Flirt con Busi
Ieri sera a Otto e mezzo su La7, la trasmissione condotta da Lilli Gruber, c’era ospite Aldo Busi. L’occasione è stata l’uscita dell’ultimo romanzo dello scrittore lombardo (a dodici anni da Casanova di se stessi), El especialista de Barcelona. La pubblicazione è stata una vicenda travagliata che ha visto Busi interrompere i rapporti professionali con Mondadori e rescindere il nuovo contratto che aveva firmato con Giunti, fino a quando non è arrivato Dalai.


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