Questo quadro eseguito da Édouard Manet nel 1868 rappresenta l'esecuzione dell'imperatore Massimiliano I di Asburgo avvenuta in Messico l'anno prima. La vicenda colpì in modo particolare il pittore perché l'episodio nacque a causa del ritiro delle truppe francesi dal Messico. Il disimpegno della Francia fu deciso dall'imperatore Napoleone III a causa del crescente ruolo degli Stati Uniti dopo la Guerra di Secessione e la pressione dei ribelli messicani contro l'ingerenza straniera. L'ascesa al potere di Massimiliano venne appoggiata dalla Francia alcuni anni prima, onde poter ritagliare un ruolo di egemonia sul suolo centroamericano.
15 marzo 2013
L’esecuzione di Massimiliano
Questo quadro eseguito da Édouard Manet nel 1868 rappresenta l'esecuzione dell'imperatore Massimiliano I di Asburgo avvenuta in Messico l'anno prima. La vicenda colpì in modo particolare il pittore perché l'episodio nacque a causa del ritiro delle truppe francesi dal Messico. Il disimpegno della Francia fu deciso dall'imperatore Napoleone III a causa del crescente ruolo degli Stati Uniti dopo la Guerra di Secessione e la pressione dei ribelli messicani contro l'ingerenza straniera. L'ascesa al potere di Massimiliano venne appoggiata dalla Francia alcuni anni prima, onde poter ritagliare un ruolo di egemonia sul suolo centroamericano.
9 marzo 2013
PartendoDaZeroProject: artisti di tutto il mondo unitevi!
Ne Il sistema dell'arte contemporanea, Francesco Poli afferma:
Il numero delle gallerie che sono tali di nome (non avendo alcuna importanza all'interno del vero mercato) è dappertutto abbastanza consistente. [...] La principale attività dei gestori di queste gallerie è quella di organizzare mostre personali o collettive a pagamento. Un lavoro di questo tipo non richiede, per funzionare, che un locale adatto. Non è necessaria, infatti, nessuna competenza artistica da parte del gallerista, [...] il costo della mostra in posti del genere, per un artista, varia a seconda della collocazione della galleria, dell'ampiezza e del lusso delle sale, delle spese per il catalogo e la pubblicità, e della durata della mostra (mai più di un mese). [...] Il suo unico interesse è attirare il maggior numero di partecipanti, tutti di mediocre livello, essendo, ovviamente, l'iscrizione a pagamento.
È ormai piuttosto frequente, per un giovane artista, ricevere inviti di questo tipo da parte di gallerie più o meno quotate. Devo ammettere che anche nella mia casella di posta elettronica sono finite spesso sgradevoli convocazioni ad eventi analoghi. L'ultima, rappresentativa dell'irritazione collettiva dei numerosi utenti contattati, recava la risposta di uno di questi: anche se dall'evento in questione fosse derivato un guadagno di 700 euro – scriveva l'interlocutore - di certo non ne avrebbe dati 500 ad una galleria che non si curava nemmeno di mettere in copia carbone gli indirizzi degli altri artisti. La superficialità che ha portato a commettere il clamoroso errore, è stata forse l'ultima goccia per un artista che, come molti altri, non sarà magari il novello Cattelan, ma nel proprio lavoro ci crede.


3 marzo 2013
Tonino Guerra racconta Fellini
Tonino Guerra, scrittore, poeta ma soprattutto sceneggiatore, ci ha lasciato l'anno scorso. La sua morte porta via un'importante figura della cultura italiana ma anche una testimonianza degli anni d'oro per il cinema e la cultura italiana.


26 febbraio 2013
L'amante - Marguerite Duras (Romanzo - 1984)

E la ragazza si era alzata come per andare a uccidersi a sua volta, a buttarsi a sua volta in mare e poi aveva pianto, perché aveva pensato all'uomo di Cholen e tutto a un tratto non era più sicura di non averlo amato, solo che quell'amore non l'aveva visto perché si era perso nella storia come acqua nella sabbia e lei lo ritrovava soltanto ora, nell'istante della musica sul mare.
Romanzo autobiografico, un romanzo di ricordi, una pennellata amara dell'Indocina francese degli anni Trenta. Racconta la passione di un intenso rapporto erotico e d'amore che rivelerà, alla quindicenne protagonista, un distacco dalla famiglia quasi connaturato, dalla madre soprattutto e le consentirà di capire quanto amore e soprattutto quanto odio covava in lei.


23 febbraio 2013
Coca: la foglia sacra degli Inca
La pianta di coca ha una stretta relazione culturale-religiosa con le popolazioni andine da tempo immemorabile. Sono state ritrovate decorazioni raffiguranti la foglia di coca nelle ceramiche pre-incaiche, risalenti addirittura a 5000 anni prima di Cristo. Da sempre la coca è stata considerata una pianta sacra, capace di realizzare una connessione tra le divinità extraterrene e le popolazioni che abitavano gli altipiani della catena andina, dove attualmente si estendono parte della Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia e nord del Cile. Dovuta alla sua caratteristica religiosa e sacra, la pianta di coca rappresentava un simbolo di prestigio tra le comunità indigene, considerata oggetto di scambio pregiato, fino ad essere considerata una “quasi moneta” durante l’Impero Inca.


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