24 novembre 2022

Da Desdemona a Giulietta: le vittime di Shakespeare

Shakespeare

Desdemona, Ofelia, Fulvia, Cleopatra, Giulietta. Nomi che non hanno in comune il solo fatto di riferirsi a personaggi femminili delle opere di Shakespeare, ma anche di raccontare la storia della donna moderna. Tuttavia, la donna oggi è relativamente moderna se consideriamo che, proprio come le nostre eroine Shakespeariane, è spesso vittima di soprusi e mancanze di una società e un sistema che sono tutt'altro che moderni. Partendo dalla triste storia di Desdemona e ripercorrendo i tratti che la accomunano ad Ofelia, per poi giungere a Fulvia e Cleopatra e culminare nella amatissima Giulietta, ci ritroveremo ad identificarci perfettamente con le protagoniste, sentiremo le loro storie come se fossero nostre e avvertiremo le loro sofferenze per poi accorgerci che, in fondo, i tratti di queste donne delineati da Shakespeare più di mezzo millennio fa non sono poi così lontani da quelle che siamo noi oggi. 

18 novembre 2022

Le ceneri di Pasolini

Pasolini

Cosa ci rimane di Pier Paolo Pasolini? Qual è il suo lascito? Il più inflazionato è certamente quello riguardante la provocazione, in tutte le sue forme, dalle più estreme alle più diafane. Quello che però sfugge ormai dalla concezione odierna che abbiamo delle sue opere, è quella di portavoce del messaggio rivoluzionario proclamato a gran voce da Gramsci: la rivoluzione intellettuale.

14 novembre 2022

Il rapporto dell’uomo antico con le divinità e la conquista dell’Io

Quando si approfondiscono le civiltà antiche si fatica a comprendere la ragione di certi comportamenti o il significato di certe affermazioni contenute nei documenti o nelle iscrizioni. Ad esempio era comune il fatto che i sovrani prendessero delle decisioni tramite il “suggerimento” delle divinità o seguendo i segni divini. Per l’uomo di oggi tutto ciò è considerato come il frutto di strane convinzioni, se non persino di allucinazioni, e uno psicologo potrebbe persino definirli come dei comportamenti da schizofrenici. Ma essendo in passato quelle pratiche comuni è opportuno evitare di saltare a conclusioni semplicistiche. Approfondendo meglio queste differenze, infatti, sembra emergere la possibilità che gli uomini antichi avessero delle percezioni diverse dalle nostre, tali da consentire un rapporto con le divinità. Inoltre attraverso lo studio dei documenti antichi sembra evidente il fatto che essi non possedessero un Io vero e proprio, ma una sorta di individualità di gruppo. In questo articolo approfondiremo questo aspetto. 

29 ottobre 2022

Omaggio a Grazia Varisco

Grazia Varisco

E’ con somma sorpresa che mi ritrovo nelle stanze di Palazzo Reale per la mostra dedicata all’artista Grazia Varisco. Lei è il quinto elemento e l’unica donna del Gruppo T (dove T sta per “tempo”), formatosi agli inizi degli anni Sessanta a Milano.

20 ottobre 2022

A proposito della democrazia della cura e dei ‘pozzi oscuri’ in cui cadono le donne

Natalia Ginzburg

Natalia Ginzburg in un bellissimo articolo intitolato Discorso sulle donne pubblicato nel 1948 sulla rivista «Mercurio» decise di smascherare senza reticenza le false certezze di progresso e di ottimismo che avevano accompagnato l’entusiasmo della liberazione. Lo fece affrontando in modo diretto il tema della condizione femminile e parlò senza infingimenti di maternità, di cura, di figli, di paure e di sensi di colpa. Lo fece mettendoci la sua faccia e il suo cuore  confessando proprio  le sue paure più intime e profonde nonché la sua difficoltà nel conciliare la dimensione del privato con quella dello spazio pubblico del lavoro e dell’impegno professionale.