In questa pellicola grottesca del 1932 il regista danese mette in scena l’eterna lotta tra la ragione e il male che si nasconde nell’animo umano.
In questa pellicola grottesca del 1932 il regista danese mette in scena l’eterna lotta tra la ragione e il male che si nasconde nell’animo umano.
C’è un paradosso che attraversa la nostra epoca: non è che stiamo diventando più ignoranti, è che non sappiamo più distinguere quando lo siamo. L’informazione non manca, anzi: scorre in abbondanza, sotto forma di testi ben scritti, fluidi, rassicuranti. Il punto è che questa abbondanza produce un effetto ottico: confonde il sembrare con l’essere, la forma con la sostanza.