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9 dicembre 2011

Meneghello - I piccoli maestri (audiolettura)

Meneghello

Romanzo rivisto nel 1976, frutto di una decantazione della memoria e dunque di una riflessione scevra da eccessive pulsioni emotive. È il racconto disincantato di un gruppo di amici, con le idee dietro la nuca e l'arditezza sotto il cuore, che si organizzano e si improvvisano agguerriti combattenti per affrontare e resistere al fascismo e ai tedeschi occupanti. L'io narrante, lo stesso autore, incantato dalle suadenze della memoria e al contempo disincantato dal tempo trascorso, ricorda quasi con malinconia i fatti di guerra successivi all'8 settembre fino alla liberazione. Dunque un romanzo resistenziale, tuttavia senza quella patina abietta di eroismo e retorica che in qualche modo ha falsato verità e riflessioni.
I protagonisti, per lo più giovani studenti universitari e di vita, sono ragazzi improvvisati eroi (perché la storia così l'ha definiti) ma che di guerra, guerriglia e imboscate sapevano solo dai libri di storia e da brevi e inadeguati corsi addestrativi. Sono sbandati alla ricerca di una nuova strada, però attenti a snidare, tra le insidie di una coscienza che si trova di fronte gli orrori dell'odio e della guerra, la costruzione di una nuova Italia. Un romanzo di formazione se vogliamo; il racconto dell'evoluzione delle coscienze, ma, come si scriveva, senza retorica, senza esaltazione.

6 dicembre 2011

Quando Teresa si arrabbiò con Dio - Alejandro Jodorowsky (Romanzo - 1992)


Quando Teresa si arrabbiò con Dio

Con lentezza, delicatezza e tenerezza, l'uomo entrò nella donna che andò aprendosi sempre più fino a perdere i limiti e a confondersi con la terra interna. Il seme scese verso il fondo del pianeta e cadde in un abisso oscuro dove danzavano le galassie. L'universo assorbì la pioggia di fuoco. Felicità era incinta. Ivan poteva scomparire.


Visionario (come i libri della Torah, più volte citati nel romanzo), lo scrittore cileno ci racconta, in un’eclettica quanto fantastica autobiografia, la saga della sua famiglia di origine ebraica. Dalla parte paterna racconta di un nonno pazzo e votato alla fede, di una nonna sorella di una ragazza nata nella fossa di un cimitero per sfuggire alla Morte innamorata e gelosa del padre, di quest'ultimo sempre circondato da un nugolo protettivo di api, di rapporti incestuosi, di sereni suicidi, del cognome ebraico cambiato nel polacco Jodorowsky, del viaggio in Cile. Dalla parte della madre, invece, i racconti genealogici sembrano meno fantasiosi ma pur sempre particolari. Viaggi della memoria nella Spagna del XV secolo, violenze carnali, castrazioni, leoni che sanno leggere i testi sacri, zoofilia, scarpe millenarie, scioperi operai…
E la storia, tra avventure e disavventure, tra realtà e fantasia, sembra avere un fine, uno scopo, una redenzione: la ricerca di una terra promessa, di un discendente che fosse in grado di raccontare la storia dei suoi avi.

15 novembre 2011

Essais - Michel de Montaigne (Saggi - 1595)

Saggi Montaigne


Dipingendomi per gli altri, mi sono dipinto con colori più netti che non fossero i miei primitivi. Non son tanto io che ho fatto il mio libro quanto il mio libro che ha fatto me, libro consustanziale al suo autore, di un'utilità personale, membro della mia vita; non avente per fine l'utilità di terzi ed estranei, come tutti gli altri libri. Ho forse perduto il mio tempo ad essermi reso conto di me tanto continuamente, tanto accuratamente? Di fatto, quelli che si ripassano solo mentalmente e oralmente, di tanto in tanto, non si esaminano né si penetrano così compiutamente come colui che fa di ciò il proprio studio, la propria opera e il proprio mestiere, che si impegna a un'annotazione costante, con tutta la sua fede, con tutta la sua forza.
Alcuni autori, alcune opere sono e resteranno immortali. Montaigne e la sua opera si trovano, senza alcun dubbio, nella schiera di quei classici che tutti dovrebbero conoscere; un classico che difficilmente smetterà di essere attuale. Siamo di fronte a un’opera capitale, a una delle espressioni più autentiche che la filosofia ha potuto concepire. Non è facile scrivere o prendere appunti in poco spazio su un'opera monumentale come questa. Due volumi di circa 800 pagine ciascuno, di saggi densissimi - parecchi sublimi - che discorrono dei temi più disparati: della vita e della morte, delle malformazioni fisiche e di quelle intellettuali e caratteriali, delle virtù e dei vizi… Dalle malattie personali di Montaigne, dalle sue esperienze di vita (dolorose o felici), dai suoi studi, scaturisce l'intimissima introspezione, il ragionamento chiaro e distinto che il francese ha trascritto per innalzare la filosofia su vette di assoluta freschezza e sublimità.

12 novembre 2011

Il mio Temazcal

Temazcal
Rito di purificazione prima del Temazcal (da Flickr foto di Calos Adampol)

Da quando avevo iniziato a lavorare a Quito in Ecuador, già da un po’ di tempo sentivo parlare tra i miei amici del posto di un rituale ancestrale che si svolgeva in tutto il centroamerica: il Temazcal.
Mi avevano assicurato inoltre che quel rituale era così diffuso che avrei sicuramente incontrato prima o poi qualcuno che lo praticava.
Io, incuriosito come al solito, decido di informarmi tramite un amico che conosce molto bene questo tipo di pratiche, riuscendo a carpirne qualche informazione aggiuntiva.
In primo luogo è un rituale/terapia molto simile nella forma ad un bagno turco, ossia vapore a volontà e sudorazione assicurata con relativa espulsione di tossine.
Il senso generale dovrebbe essere quello di ricongiungimento con la Pachamama, la Madreterra, attraverso lo scambio dei quattro elementi: terra, fuoco, acqua e aria. La terra è quella a cui ti aggrappi quando il vapore è troppo alto per rinfrescarti, il fuoco è appunto dato dal vapore in questione che ti avvolge incandescente, l’acqua è il sudore che ti purifica e l’aria è quella satura che ti penetra nelle narici.
In secondo luogo è una sorta di rituale di buon auspicio in caso di malattia o di qualche evento importante che si deve affrontare.

26 ottobre 2011

L'incredibile storia di un cranio - Giuseppe Bonaviri (Romanzo - 2006)

L'incredibile storia di un cranio

A guardarla, la luna pareva si stesse gonfiando nel suo interno fiato astrale. Porporina disse: «Jehova, facciamo di noi stessi una sola persona fuori da ogni tempo.» Quando i due amanti si unirono e il tempo si sfigurò in tanti punti-eventi, la luna assieme a loro fiottò.
Una Sicilia meravigliosa, magica come le parole usate per descriverla, la presenza costante di un vento sognante che aleggia sulle pagine soffuse d’un odore metafisico, un gruppo di scienziati geniali e malinconici; gli elementi base di un cocktail dal sapore incantato.

18 ottobre 2011

Il caro estinto - Evelyn Waugh (Romanzo - 1948)

il caro estinto
Il corpo sembrava molto più piccolo del vero, ora che, per così dire, era liberato dal tenace involucro della mobilità e dell'intelligenza. Ed il volto con gli occhi obliqui e spenti - il volto era proprio orribile; senza età come una tartaruga e così inumano; una caricatura oscena e sghignazzante nella sua stolida truccatura, di fronte alla quale la maschera diabolica che Dennis aveva visto appesa al cappio diventava un giocoso ornamento; qualcosa che uno zio avrebbe potuto mettersi sul viso per la festa di Natale.
Può una storia semplice, non propriamente geniale, carica di pregiudizi e stereotipi mettere il lettore in condizione di pensare a uno dei tempi più grandi dell’esistenza, come la morte, e al ruolo che può giocare il grado di civiltà di una nazione sui costumi di un popolo? Waugh evidentemente ci riesce.

11 ottobre 2011

Zhimo - Arrivederci Cambridge (audiolettura)

Xu Zhimo

Xu Zhimo è un poeta cinese della prima metà del secolo scorso ed è considerato uno dei maggiori poeti cinesi moderni. Grazie ai suoi viaggi in occidente (specialmente in USA e Inghilterra) scoprì e si lasciò influenzare dalla poesia romantica inglese, Keats e Shelley ma anche dai simbolisti francesi. Tornato in Cina compose poesie dalla forte influenza metrica occidentale.

7 ottobre 2011

Saggi sulla religione - John Stuart Mill (Saggi - 1874)

saggi sulla religione

L'esistenza di Dio non può infatti venir dimostrata dai miracoli, se non si riconosce già un Dio; ciò che ha l'apparenza di miracolo può sempre venir posto a carico di un'ipotesi più probabile che non l'interferenza di un Essere, della cui effettiva esistenza tale miracolo sia supposto costituire l'unica prova.
Le riflessioni milliane sulla religione sono ancora oggi attuali, specialmente se pensiamo al dibattito contemporaneo sulla bioetica. L’atteggiamento pacato, illuminista, tollerante, quasi stranito – l’atteggiamento di chi non possiede certezze - dovrebbe essere da esempio per tutti quegli attori che in questi anni dibattono accanitamente sui temi religiosi e sulla libertà di scegliere il proprio stile di vita. Certo, non tutti sono dubbiosi, e non tutti possono esserlo… Ma cerchiamo di capire le conclusioni che il pensiero milliano ha originato.

20 settembre 2011

Tre croci - Federigo Tozzi (Romanzo - 1920)

tre croci

Egli entrò in camera, e ci si chiuse. Sentì che per lui vivere era doventata una cosa del tutto involontaria. Non gli importava più di niente, e le voci di quelli che parlavano nella stanza accanto gli sembrava che si fermassero a una specie d'ostacolo; che non le lasciava passare oltre. Egli, a un certo momento, si voltò perfino per vedere se quell'ostacolo era visibile!
Ambientato in una Siena che si staglia sullo sfondo con le sue case decadute, metafora se vogliamo di una crisi esistenziale, e non solo, sentita fortissima nei primi decenni del secolo scorso, il romanzo di Tozzi fonde il tema sociale con l’analisi psicologica.

15 settembre 2011

Le intercenali - Leon Battista Alberti (Saggio - 1436?)

le intercenali

Ma io vi chiedo solo questo, fate in modo che possa continuare i miei studi letterari, che possa godere di buoni amici e possa tollerare parenti meno crudeli o per lo meno fate in modo che non debba elemosinare continuamente un pezzo di pane.
È, in verità, un pensiero non recente, ma l'idea che si possa fare filosofia, letteratura, pedagogia in poche pagine, addirittura per frammenti o per briciole, è un’idea che mi solletica e mi spinge alla riflessione. Soprattutto oggi, in un’età in cui ormai c’è troppo da leggere e il nuovo ha poco o nulla che possa paragonarsi con le grandi correnti unitarie del passato (il mio giudizio qui è sia assiologico sia di fatto, e non solo la postmodernità dovrebbe secondo me assecondare questo modello…). Con questa raccolta di brevi scritti, Leon Battista Alberti si rende moderno, gustoso per chi dai libri cerca immediatezza, profondità e al contempo bellezza.

4 settembre 2011

Zola - Thérèse Raquin (audiolettura)

Émile Zola

Thérèse Raquin è senza dubbio uno dei più famosi romanzi di Émile Zola, accattivante e drammatico, intenso e finemente psicologico. Un romanzo che si discosta dal resto della produzione dello scrittore, il quale si cimenterà nel lungo ciclo dei "Rougon-Macquart" e il filone naturalista.

3 settembre 2011

Utz - Bruce Chatwin (Romanzo - 1988)

utz

La tirannia allestisce da sé la propria camera riverberante: uno spazio vuoto i cui segnali confusi vagano qua e là a casaccio; dove un mormorio o un accenno qualsiasi creano panico, così che alla fine è probabile che l'apparato della repressione svanisca non a causa di una guerra o di una rivoluzione, ma di un soffio, o della voce delle foglie cadenti...
Ispirato a una storia vera, l’ultimo romanzo di Chatwin ha un sapore esistenzialista. Angoscia, inquietudine, abbandono, rifugio, illusione, fusione sembrano le categorie su cui si fonda l’intera storia.

26 agosto 2011

La zia Julia e lo scribacchino - Mario Vargas Llosa (Romanzo - 1977)

La zia Julia e lo scribacchino

Fu un contatto molto rapido ma non se l'aspettava e la sorpresa fece sì che questa volta cessasse un momento di ballare. Adesso il suo stupore era totale: spalancava gli occhi ed era a bocca aperta. Quando finì il pezzo, lo zio Lucho pagò il conto e ce ne andammo.

24 agosto 2011

Medioevo postmoderno: tra crisi economica e identità

La quantità si muta in qualità, come ha detto Hegel,
e in particolare basta una semplice differenza di
quantità per passare dalla sfera dell’umano a quella dell’inumano.
(Riflessioni sulla causa della libertà e dell’oppressione sociale, S. Weil)

Ogni crisi si apre con il collasso delle istituzioni e con lo sgretolamento di un sistema costituitosi. Oggi stiamo vivendo una nuova fase di passaggio, la rottura del sistema in auge, dove le incongruenze tra le conquiste dell’uomo dell’era moderna e l’impossibilità di realizzarle e di goderle nella vita odierna, appaiono come il contrasto più vivido, che la nostra società non può più ignorare. Siamo attori e spettatori del più sconvolgente cambiamento antropologico, le cui radici tematiche attecchiscono nell'"antica" tesi freudiana e in quella di Marx
La crisi economica ha generato, oltre allo sconvolgimento delle acclamate strategie di mercato, un default importante ossia quello che inerisce alla deficienza umana e sentimentale che accompagna l’uomo del tempo della tecnica e del progresso, del nostro secolo.

17 agosto 2011

Il volto della Luna - Plutarco (Saggio - I sec. d. C.)

il volto della luna

Giacché da un lato non si è ancora dimostrato che la terra sia il centro dell'universo, dall'altro la coesione e concentrazione in essa degli oggetti di questa parte del mondo ci fa intendere come sulla luna probabilmente ci siano altri oggetti che su di essa cadendo convergono e lì si arrestano.

29 luglio 2011

Lascaux. La nascita dell'arte - Georges Bataille (Saggio - 1955)

Lascaux. La nascita dell'arte
Siamo pervasi da un sentimento di danza dello spirito davanti a queste opere la cui bellezza non consueta emana dei moti febbrili: ciò che ci pervade di fronte ad essa è la libera comunicazione tra l'essere e il mondo; l'uomo s'innalza mettendosi in comunione con il mondo che lo circonda, di cui scopre la ricchezza.
Negli ultimi giorni dell’estate del ’40, nei pressi di Montignac, un gruppetto di adolescenti s’imbatte nello stretto ingresso di una grotta. S’immergono nel buio; trovano la luce dei primissimi passi dell'homo sapiens.

11 luglio 2011

La bella di Lodi - Alberto Arbasino (Romanzo - 1972)

La bella di Lodi

Comunque, in un chiarore diffuso, senza immagini, come quando si aprono lentamente gli occhi emergendo dal sonno pomeridiano alla luce dell'esterno giorno; e lì, due grosse mani solide e controluce, con tutte le loro dita che si muovono lentamente.

26 giugno 2011

Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski (Racconti - 1972)

Storie di ordinaria follia


Il mondo si destava. Certuni si svegliavano coi postumi della sbornia. Certi altri, con pensieri di chiesa. Perlopiù però dormivano ancora. Era domenica. E la sirena - la sirena dal bel culo, dalla dolce fregna morta - era ormai in alto mare. Dove ogni tanto un pellicano si tuffa e torna su con un pesce nel becco, a forma di chitarra, scintillante.
A differenza degli stomachevoli scrittori della beat generation, Bukowski, loro erede forse, è decisamente di un altro livello. Nelle sue storie c'è spazio alla riflessione diretta, all’analisi, alla denuncia, al pessimismo non molto latente, all’illusione, alla fragilità, al non senso della vita. Non si raccontano solo storie senza il piacere di trovarne un senso. Qui siamo di fronte a un uomo, uno scrittore, un pensatore che ha scelto un'esistenza e, tra alti e bassi, ne affronta le conseguenze. I racconti, il cui sottotitolo recita: "erezioni eiaculazioni esibizioni", tutti assillanti, brevi e stilisticamente coerenti, ci ritraggono infatti un personaggio, l'autore stesso ormai cinquantenne che non riesce ad avere ragione dello stile di vita americano, che si abbandona consapevolmente, e senza paura, al soddisfacimento dei suoi bisogni primari. Lavoro, famiglia, credenze religiose e politiche, le grandi e inattaccabili verità della nostra società sono contrapposte e sostituite semplicemente dalla grazia dell’ambigua libertà. Libertà che si traduce nell’avere uno stomaco pieno, un letto morbido su cui dormire e una bella donna al proprio fianco pronta ad appagare i tuoi appetiti sessuali.  Eros e Thanatos camminano a braccetto…

18 giugno 2011

L’empatia come fine

empatia

Se si osservano i mutamenti della storia non sarà difficile notarne un’evoluzione apparentemente lineare, come se la nostra civiltà tendesse verso qualcosa, verso una sorta di finalità o direzione... Ma si può facilmente obiettare asserendo che tale affermazione non è del tutto veritiera perché, in effetti, le vicende storiche a volte paiono ripetersi, gli errori del passato ritornano e la dialettica su certi aspetti della vita sembrano affievolirsi e ricomparire. Se ad esempio ci focalizziamo sull’uso della guerra come espediente per risolvere le controversie tra popoli, potremmo tranquillamente dire che la storia non ha insegnato nulla. Oppure se consideriamo le forme di governo riscontriamo evoluzioni e involuzioni: governi democratici e autoritari, dittature e teocrazie fino ad oggi, senza un’apparente finalità come precedentemente affermato.
Sicché potremmo dire che questa storia, o questi aspetti della storia umana, per quanto fondamentali per la nostra esistenza non paiono sufficientemente adatti per tracciare il profilo della civiltà umana. Ma se invece considerassimo un altro aspetto insito nella storia, troveremmo una nuova coerenza: se fosse possibile misurare con strumenti scientifici il grado di empatia tra persone, potremmo certamente dire che essa è costantemente aumentata nel corso dei secoli e che segna un filo conduttore assai interessante...