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22 settembre 2011

Battiato su Bufalino


Come forse saprete Franco Battiato l'anno scorso presentò il docufilm Auguri Don Gesualdo dove si racconta, con una certa devozione, la vita dello scrittore comisano Gesualdo Bufalino. Durante un'intervista che Mario Andreose fa a Battiato nel corso della passata edizione di Pordenonelegge riguardo la vita dello scrittore, a parte le didascaliche descrizioni del giornalista, colpiscono i ricordi diretti di Battiato. Il cantautore vantando una rispettosa amicizia col comisano racconta lo stile di vita dello stesso, lasciando trapelare una frecciata di Bufalino allo scrittore Vincenzo Consolo. È noto uno storico astio tra i due scrittori, nato forse da vicende legate alla comune amicizia con Leonardo Sciascia; in questo caso possiamo ampiamente dire che la battuta finale è un tipico ossimoro bufaliniano.

17 settembre 2011

Onore al coraggio (che succede in Italia?)

Altai

Di merito non so se si possa parlare perché, a dir la verità, non ho mai letto nessun libro dei Wu Ming; però certamente si può lodare il coraggio e l’audace senso dell’umorismo.
Dunque, nel 2009 esce Altai, romanzo storico che in parte si ricollega al precedente Q. In questi mesi è disponibile una riedizione di Altai, che oggi ho avuto modo di sfogliare in una libreria della mia città. Che c’è di strano? Prima di rispondere a questa domanda ricordo la “calorosa” attenzione che il quotidiano «Libero» ha solitamente riservato ai libri di questo inconsueto collettivo – probabilmente marchiati del peccato originale di apparire, al quotidiano destrorso, dei pericolosi comunisti. Nel sito del gruppo è infatti riportata questa citazione: «E poi, come diavolo scriveranno a dieci mani i favolosi cinque? Capitan Sovietico scrive un capitolo e SuperGuevara un altro? Oppure scrive tutto l’Uomo Maoista e gli altri fanno l’editing?».

14 agosto 2011

Il teppista della letteratura

Giorgio Manganelli

Spulciando su Google – «Gogòl» secondo Berlusconi – ho scoperto una gustosa intervista che Lietta, la figlia di Giorgio Manganelli, ha rilasciato a Francesco Verso nel 2008. Mi rendo conto di essere un po’ in ritardo, segnalando un’intervista di tre anni fa, ma i fatti dei quali hanno discusso si riferivano alla vita del padre che, lo ricordo, è morto nel 1990.

4 giugno 2011

Breve parentesi politica


bruno zevi

Se non si è di sinistra a vent’anni e di destra a cinquanta, non si è capito niente della vita.Ennio Flaiano
Leggendo gli Editoriali di architettura che lo storico e critico Bruno Zevi scrisse per la sua rivista «L’Architettura – cronache e storia», dagli anni Cinquanta alla fine dei Settanta, scopro – senza molto sorprendermi, per la verità – l’abbondante uso di citazioni letterarie: Gadda, Vittorini, Danilo Dolci, Carlo Levi, Robert Musil. Non sorprende se si pensa che in quegli anni l’architettura, in Italia, godeva ancora di rispetto ed era spesso oggetto delle attenzioni degli scrittori e degli intellettuali in genere.

1 giugno 2011

Leggendo Niffoi

il lago dei sogni niffoi


Visto da lontano, allo scurire, Melagravida sembra un grappolo di steariche accese sopra una nuvola. I lampioni dondolano nelle strade come uomini appena impiccati. Culi di luce spaccati da una sottile lama di vento dicembrino. Dentro scatole di granito la gente si copre d’orbace e non riesce più a sognare. Nel buio ruvido si dorme un sogno espiatorio, in attesa del sole che all’alba spara sui tetti la sua farina ambrata dalla punta calcarea di monte Tumbacanes.

Già dall’incipit de Il lago dei sogni, l’ultimo romanzo di Salvatore Niffoi, si capisce che lo scrittore sardo è uno che ha «il senso della frase», come direbbe Pinketts. Ci sono acuti lirici che mi ricordano Vincenzo Consolo, anche per le ambientazioni, di questo come d’altri romanzi, in una Sardegna quasi fuori dal tempo, in un luogo mitico e in un certo senso epico.

31 maggio 2011

Gli autori più tradotti

Index Translationum

Da un non recentissimo articolo letto su Panorama.it apprendo che l’UNESCO cura, dal 1932, l’Index Translationum, cioè un indice mondiale delle traduzioni dei testi. Cliccando, ad esempio, su “statistics” potrete trovare i cinquanta autori più tradotti al mondo che vede ai primi cinque posti: Agata Christie, William Shakespeare, Jules Verne, Lenin (proprio lui!) e la scrittrice inglese – che io non avevo mai sentito nominare – Enid Blyton. Non compare nessun italiano fra i primi cinquanta posti, ma d’altronde non compaiono nemmeno Proust o Mann; infatti la classifica, è bene ricordarlo, come ha fatto Andrea Bressa sull’articolo di «Panorama», è degli autori più tradotti, non necessariamente più letti né, ovviamente, più importanti.

(Gli autori più tradotti in Italia sono: Shakespeare, Simenon, Sant’Agostino, Dostoevskij e Stevenson).

26 maggio 2011

"Io passo per uno scrittore impegnato"

Leonardo Sciascia

Riscoprire i vecchi articoli di grandi scrittori suscita sempre grande curiosità, soprattutto se l'autore in questione è un nome di spessore come Leonardo Sciascia. Per l'uscita del libro Troppo poco pazzi. Leonardo Sciascia nella libera e laica Svizzera a cura di Renato Martinoni: una raccolta di articoli e interviste eseguite nel Canton Ticino nel corso di vari anni, l'edizione online de «La Stampa» alcune settimane fa ha pubblicato l'estratto di un saggio dell'autore siciliano sul Gattopardo.

30 aprile 2011

Una nazione fondata sulla lingua

Gian Luigi Beccaria

E' di qualche giorno fa un estratto dal libro Mia lingua italiana. Per i 150 dell’unità nazionale di Gian Luigi Beccaria (Einaudi, 90 pag., 10 euro) e pubblicato sulle pagine di «La Stampa.it». Un estratto assai interessante che in poche righe riassume le caratteristiche identitarie della nostra Nazione, una Nazione non fondata sul territorio in quanto tale (si vedano le enormi differenze campaniliste) ma sull'unità linguistica. Una lingua che ha raggiunto un'ampia diffusione grazie alla letteratura del passato, a quei grandi nomi come Dante, Petrarca, Boccaccio, ma anche quella spinta proveniente dalla scuola poetica siciliana che dette forza a quella lingua "volgare" che oggi è tanto nota.

13 aprile 2011

Saramago privato

il nobel privato

Narra il gossip letterario che la scrittrice italiana Romana Petri (già premio Mondello, Grinzane-Cavour e finalista allo Strega) abbia conosciuto il suo attuale marito, il portoghese Diogo Madre Deus, perché questi, a capo della casa editrice lusitana Cavalo de ferro, era il suo editore portoghese. La Cavalo de ferro è una casa editrice specializzata in letteratura straniera “di nicchia” (tra gli italiani tradotti, oltre ai classici, figurano Buzzati, Augias, Manganelli e Sanvitale). Il matrimonio con Diogo Madre Deus ha portato la Petri ad amare ancora di più il Portogallo, di cui ha tanto scritto anche nei suoi romanzi, tanto da farla diventare editrice specializzata in letteratura portoghese. Col marito, infatti, la Petri a Roma ha dato vita a Cavallo di ferro, il corrispettivo italiano della casa editrice di Lisbona che, nel nostro paese, si occupa di: «divulgare la letteratura lusofona in Italia».

25 marzo 2011

Italian Noir


Time Shift - Italian Noir: The story of Italian crime fiction è un documentario realizzato da Francis Welch per la BBC, commentato in lingua inglese e con le testimonianze degli scrittori in italiano, molto interessante e ben fatto; un tuffo nella letteratura d'indagine in Italia, fra crime fiction, crime novel e real criminals, con scrittori quali: Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Giancarlo de Cataldo, Barbara Baraldi e Carlo Lucarelli, senza dimenticare un passaggio attraverso i capisaldi del passato come: Carlo Emilio Gadda, conosciuto in tutto il mondo per il suo esplosivo e linguisticamente materico Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, e Leonardo Sciascia con Il giorno della civetta, il primo romanzo a trattare il tema della mafia,  e attraverso un rebus indagativo la complessa struttura di cui è formata.

9 marzo 2011

150 libri per l’Italia

Il prossimo Salone del libro di Torino ospiterà la mostra 1861-2011. L’Italia dei libri. Un modo per ricordare, in 150 libri, 16 case editrici, 15 autori e 15 superLibri la cultura libresca dell’Italia.

4 febbraio 2011

Lo «strategismo» commerciale colpisce ancora

Luigi Alfonso Marra

P: L’essere infatti il mio chiodo fisso – o mio estenuante amore! – è consistito in nonso quanto tempo trascorso struggendomi nell’immaginare di guardarti negli occhi
nel mentre ti toccavo fra le gambe fino a vederti divenire madida di desiderio”
[…]P: Va bene rinunzio: parto. Ti ho tuttavia preso i libri, perché la mia condizione di
filosofo non mi consente gesti sfavorevoli alla crescita delle persone.
[…]P: Ho riletto tutti i nostri sms per cercare di trovarci quello che non riesco a capiredi te. Tra un sms e l’altro, o in risposta a questo o quello di essi, mancano
naturalmente le telefonate, le intere giornate trascorse a parlare in studio, gliincontri, amorosi e non, ma alla fine c’è tutto, e hanno rafforzato la mia convinzioneche il filo conduttore di fondo del tuo comportamento sia lo strategismo.
Abbiamo già scritto di Luigi Alfonso Marra e dell’ostracismo della sinistra di cui, secondo lui, sarebbe vittima. D’altronde, poverino, è anche vittima della sfortuna. Prima ha ingaggiato per la campagna pubblicitaria del sul libro Il labirinto femminile (edito da Omogeneitas1, cioè da se stesso) sua figlia; era stato criticato per la bruttezza dello spot e per il vago familismo mastelliano. Poi, sicuro di fare centro, aveva alzato il tiro ingaggiando Manuela Arcuri, ma lo spietato popolo di internet lo ha “massacrato”. Ha allora optato per un volto più rassicurante, quello da buon padre di famiglia di Lele Mora, ma pochi giorni dopo la messa in onda degli spot il noto manager è stato indagato per sfruttamento della prostituzione nel caso giudiziario che (quasi) tutti conosciamo. Adesso, con una scelta abilmente in bilico tra genialità warholiana e sciocchezza assoluta, il nostro ha ingaggiato Karima El Mahroug, meglio nota per taluni suoi frequentatori come Ruby Rubacuori.

29 gennaio 2011

Marco Paolini in tournée con Galileo

Marco Paolini

Essere geniali, in circostanze difficili, può essere un problema, per gli altri soprattutto.

Parte da questa considerazione il lavoro di approfondimento che Marco Paolini fa su Galileo.
Itis Galileo scritto insieme a Francesco Niccolini è uno spettacolo in cui lo spettatore deve faticare per arrivare alla fine. Dialogo aperto con il pubblico quindi, per porre dei problemi e degli interrogativi. Il padre della scienza moderna, infatti, appare agli occhi dei contemporanei come un grande divulgatore dei propri studi, ma soprattutto come una mente che rimane aperta al dubbio fino alla fine, fino alla vecchiaia; si capisce che lo scienziato non si mette mai in pensione con la testa, anzi, le scoperte più importanti le raggiunge dopo i sessant’anni. Il Galileo di cui si parla nello spettacolo ha accettato di farsi mancare la terra sotto i piedi mettendo in discussione le certezze acquisite.

13 gennaio 2011

Shylock - Il mercante di Venezia in scena

Moni Ovadia,

Shylock personaggio tipico dei nostri tempi, convoca un regista in crisi, che si è ritirato dalle scene perché ritiene finito quel teatro cui è stato legato tutta la vita, quello del sostegno pubblico (argomento attuale se consideriamo la catastrofe che si sta abbattendo nel nostro paese con i tagli al teatro alla cultura). Gangster, trafficante convince il regista a fare lo spettacolo. Questo l’antefatto, da qui in poi si sviluppano strane prove in cui man mano si rivela questo personaggio. Tutto intorno ci sono i caratteri di derivazione shakesperiana: Porzia, Bassanio e ovviamente Shylock interpretato da Shel Shapiro.


9 dicembre 2010

Le città invivibili

Come ogni anno «Il Sole 24 ore» stila la classifica della qualità della vita nelle nostre città. Come ogni anno i primi posti sono riservati alle città del nord (Bolzano, Trento, Sondrio e Trieste quest’anno sono le prime quattro); come ogni anno le peggiori stanno al sud (Trapani, Caserta, Foggia e Napoli le ultime quattro). La classifica finale è il risultato di una media fra tutti gli indicatori che riguardano, ad esempio, il reddito, il lavoro, l’inflazione, le infrastrutture, l’attenzione all’ecologia, la criminalità, ecc.


27 novembre 2010

Acqua in bocca di Camilleri-Lucarelli

Carlo Lucarelli Camilleri
Tempo addietro è andato in onda dopo la consueta puntata di Lucarelli racconta, per la seconda volta su Rai3, un documentario intervista del 2005, dal titolo: A quattro mani, prodotto da Minimum Fax media, i cui protagonisti sono due scrittori esimi esperti della letteratura poliziesca-gialla-noir: il siciliano Andrea Camilleri e il parmigiano Carlo Lucarelli.

24 novembre 2010

(ecco) Che fine ha fatto Alessandro Piperno!

persecuzione piperno

In due post precedenti mi domandavo che fine avesse fatto il più volte annunciato nuovo romanzo di Alessandro Piperno. Mi riferivo a Gli inseparabili, il cui ultimo “avvistamento”, con tanto di copertina e riassunto della trama, era avvenuto sul sito de La Feltrinelli (la libreria, non la casa editrice), e la cui uscita era prevista per giugno di quest’anno. Dopo i continui rinvii finalmente a ottobre ecco riaffiorare Piperno in TV per la promozione del suo nuovo romanzo: Persecuzione. Ma come? E Gli Inseparabili? Attese e continui rinvii perché Piperno voleva ancora limare il testo, come ha dichiarato in una intervista a «Repubblica», e poi esce un altro romanzo? No, non hanno cambiato il titolo, come forse potreste pensare, è che i due testi, indipendenti, fanno parte del dittico Il fuoco amico dei ricordi. Per “questioni editoriali” avranno preferito far uscire prima Persecuzione (Gli inseparabili sarà in vendita nell’autunno del 2011).


18 novembre 2010

«voi che non leggete», quattro citazioni sui libri

wikiquote

Spulciando su Wikiquote – attività autoerotica che pratico da anni – trovo quattro citazioni sui libri e la cultura:

«La lettura rende un uomo completo, la conversazione lo rende agile di spirito e la scrittura lo rende esatto».
(Francis Bacon)


«Oh santa asinità, santa ignoranza,
Santa stoltizia, e pia divozione,
Qual sola puoi far l'anime sì buone,
Ch'uman ingegno e studio non l'avanza!»
(Giordano Bruno)


«Una notte d'amore è un libro letto in meno».
(Honorè De Balzac)


«I libri sono porte che ti fanno uscire in strada […]. Con i libri impari, studi, viaggi, sogni, immagini, vivi altre vite e moltiplichi per mille la tua. […] E servono anche per tenere a bada tante brutte cose: i fantasmi, la solitudine e altre stronzate del genere. A volte mi chiedo come possiate farcela, voi che non leggete».
(Arturo Pérez-Reverte)

16 novembre 2010

Andrea Camilleri: dal Festival di Roma all'aula di un tribunale

Camilleri

Nelle scorse settimane si è molto parlato dello scrittore siciliano Andrea Camilleri, resosi protagonista al Festival di Roma con delle affermazioni sulle condizioni del cinema italiano e soprattutto sulle difficoltà che hanno i giovani di esprimersi: «Si puo' dire ad un giovane solo di essere se stesso, di farsi condizionare il meno possibile da una societa' che finge di darti la massima libertà, e invece ti da' il massimo condizionamento. Io sotto il fascismo ero più libero di voi oggi.» Questo è quanto ha detto lo scrittore durante l’incontro con i ragazzi, organizzato dalla sezione "Alice nella città", dove ha anche parlato della Rai e di quanto sia difficile oggi lavorarvi. Camilleri ha anche parlato del suo rapporto con il cinema commentando le scene di vari film legati alla sua giovinezza e la sensazione di una generalizzata sottovalutazione dell'importanza della cultura.

15 novembre 2010

L'eugenetica di Robin Cook in un classico contemporaneo

La mutazione

Robin Cook, medico e scrittore di fama internazionale, nonché inventore del genere thriller in campo medico, il cosiddetto medical-thriller, apre il suo romanzo La mutazione: un classico contemporaneo di alcuni anni fa, con un’epigrafe tratta dal significativo e ficcante dialogo di Frankenstein di Mary Shelley: «Come osi giocare in questo modo con la vita?».